Brasile, dopo il voto la riconciliazione. Urne aperte e tensione alle stelle. Il ruolo della Chiesa

Mentre tutti gli occhi di noi italiani sono rivolti a Roma dove si consumano giornate storiche per il varo del primo governo a guida di un presidente del Consiglio donna; mentre l’attenzione degli europei è catturata dagli sviluppi del conflitto in Ucraina dove non è ancora chiaro quale esito avranno le ostilità; mentre echi lontani continuano a giungere dall’Iran che non sopporta più le prevaricazioni inflitte dal regime degli Ayatollah, e dalla Cina dove Xi Jinping perpetua il suo potere assicurando che l’indipendenza di Taiwan ha gli anni (o i mesi?) contati; mentre gli sguardi di tutti sembrano rivolti a Est, domenica 30 ottobre è a Ovest che accade l’evento più importante e anche il più rischioso sulla scena mondiale.

Brasile, dopo il voto la riconciliazione. Urne aperte e tensione alle stelle. Il ruolo della Chiesa
Il secondo turno delle elezioni brasiliane hanno una rilevanza planetaria, non possiamo più nascondercelo, e l’esito che ne deriverà segnerà per lungo tempo le sorti dell’interno continente e oltre. La sfida Bolsonaro-Lula è di certo il confronto tra due modi di vedere il mondo, di intendere la politica e il futuro del gigante latinoamericano. Ma rappresenta anzitutto una frattura in seno alla società brasiliana che ha vissuto in questi quattro anni una esasperazione delle tensioni tali da sperimentare una polarizzazione...