Il boss imprendibile per trent’anni: perché? La responsabilità dei cittadini e la vera sfida dello Stato

La zona grigia. Giancarlo Caselli, noto magistrato, già procuratore generale di Palermo, nel giorno della storica cattura di Matteo Messina Denaro, si sofferma su questo ingrediente fondamentale per l’esistenza dei latitanti di lungo corso, di Cosa nostra e in generale di tutte le mafie.

Il boss imprendibile per trent’anni: perché? La responsabilità dei cittadini e la vera sfida dello Stato
 Definendola, in un’intervista al Corriere, parla di «relazioni esterne con pezzi del mondo legale, politica, amministrazione, istituzioni, società civile, che rappresenta la spina dorsale del potere mafioso. E spesso assicura ai suoi boss complicità e lunghe latitanze». La premier Giorgia Meloni, prontamente volata in Sicilia, ha ragione su una cosa: il 16 gennaio sia una giornata da ricordare (senza sostituirla al 21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie), «un...