Le tragedie d’estate. Quel “qualcosa” che supera le fredde analisi

Neppure le notizie tristi vanno in ferie, arrivano nei luoghi della villeggiatura nel tempo in cui si vorrebbe staccare la spina: la morte di una bimba abbandonata dalla madre, un nigeriano assassinato in una via della città nell’indifferenza dei passanti, un quindicenne che nell’ombra del padre uccide la madre, il numero delle vittime della guerra in Ucraina che sale, le navi cariche di grano bloccate nei porti del mar Nero, la fuga di altri disperati attraverso il Mediterraneo, quattro bimbi strappati ai loro genitori dall’alluvione nel Kentucky, le catastrofi provocate dagli incendi, il prolungarsi della pandemia, una politica malata..

Le tragedie d’estate. Quel “qualcosa” che supera le fredde analisi
Certo, ci sono anche notizie che raccontano fatti di speranza e di solidarietà ma non attenuano lo sconcerto e il turbamento. C’è un’inquietudine che suscita domande sul senso della vita e sul futuro dell’uomo. Non basta una passeggiata tra il verde o una nuotata in acque limpide per allontanarle. Si possono rinviare ma non cancellare, prima o poi tornano non per sconquassare un meritato riposo ma per non lasciarlo in balìa di illusioni o di vane speranze.I commenti degli esperti e degli opinionisti riempiono giornali e...