Migranti, Miraglia (Arci): questa regolarizzazione non basta

Per il responsabile immigrazione dell'associazione "non è quello che serviva e quello che ci saremmo aspettati" perché alimenterà "corruzione e ricatti" e "lascerà fuori decine di migliaia di persone che un lavoro ce l'hanno"

Migranti, Miraglia (Arci): questa regolarizzazione non basta

"La conferma del provvedimento di emersione parziale del lavoro irregolare degli stranieri (e non solo) nel testo approvato dal CdM è una buona notizia, come lo è qualsiasi notizia che consenta anche solo ad una persona di uscire dalla condizione terribile di ricattabilità e sfruttamento nella quale oggi sono costrette migliaia di persone di origine straniera. Non è però quello che serviva e non è quello che ci saremmo aspettati".

Così in una nota Filippo Miraglia, responsabile immigrazione per Arci.

Miraglia prosegue: "Come l'esperienza più che trentennale delle regolarizzazioni insegna (7 dal 1986 al 2012 per un totale di 1,8 milioni di persone regolarizzate) a cui periodicamente ricorrono i governi, in assenza di vie d'accesso legali per lavorare nel nostro Paese, ogni condizione, ogni ostacolo posto all'accesso al provvedimento si trasforma in compravendita di documenti e prove volte ad ottenere un titolo di soggiorno"

Per il responsabile Arci "la retorica della legalità si trasforma immediatamente e concretamente nel suo contrario: corruzione e ricatti. Purtroppo tutte le condizioni emerse dalla mediazione nella maggioranza, oltre ad alimentare gli imbrogli e foraggiare gli imbroglioni, lasceranno fuori decine di migliaia di persone che un lavoro ce l'hanno". 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)