Povertà, Ismu: "I dati confermano la fragilità della popolazione straniera"

La Fondazione analizza il rapporto diffuso oggi dall'Istat: povertà assoluta al 24% per le famiglie composte di soli stranieri contro quasi il 5% per le famiglie di italiani. L’impatto della crisi su settori chiave dell’impiego straniero come ristorazione e turismo. "Usare i dati come una bussola"

Povertà, Ismu: "I dati confermano la fragilità della popolazione straniera"

I dati Istat relativi al 2019 “confermano la nota fragilità della popolazione straniera rispetto a quella italiana sotto il profilo della povertà assoluta”: lo sottolinea la Fondazione Ismu commentano il rapporto diffuso oggi dall’Istituto nazionale di statistica. “L’incidenza della povertà assoluta è quasi cinque volte più elevata rispetto a quanto osservato nell’ambito dei nuclei composti da soli italiani. - si legge in una nota - Essa infatti è pari al 24,4% per le famiglie composte esclusivamente da stranieri contro il 4,9% per le famiglie di soli italiani. Tale valore sale al 31,2% se si considerano le famiglie dove sono presenti minori, soglia che si ferma al 6,3% per i nuclei con minori composti da soli italiani”. 

L’Ismu precisa che i dati Istat derivanti dall’indagine sulle spese delle famiglie è effettuata sui soli nuclei familiari residenti: “Non prende quindi in considerazione, per sua natura, le fasce più deboli della popolazione straniera come chi è privo del permesso di soggiorno o, pur in possesso di un valido titolo di soggiorno, non è residente e quindi verosimilmente meno radicato sul territorio. Si tratta quindi di un dato misurato su quella parte della popolazione che, pur largamente maggioritaria, è anche verosimilmente positivamente selezionata in termini di anzianità migratoria e (eventuale) accesso alle misure di sostegno al reddito”.

“E’ questo lo scenario di criticità su cui si andrà ad innestare la crisi economica attesa in conseguenza del rallentamento delle attività economiche dovute alla pandemia Covid-19. – commenta l’istituto di ricerca - La disoccupazione è infatti uno dei fattori correlati ad una maggiore incidenza di povertà. L’impatto della crisi su alcuni settori chiave dell’impiego straniero come la ristorazione e il turismo rischia di gravare in modo preoccupante sulle famiglie straniere già largamente sovrarappresentate nell’ambito della popolazione in condizioni di povertà assoluta, tra cui si trovano molti minori. E’ necessario utilizzare tali dati come una bussola, e agire in vista dell'atteso aumento delle criticità nella fascia più vulnerabile della popolazione sia italiana che straniera per prevenire un grave peggioramento dello scenario pre-pandemico”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)