Reddito di cittadinanza. Alleanza contro la povertà: “Più attenzione a famiglie numerose e stranieri”

In una nota, il cartello di organizzazioni, commenta le indiscrezioni sulle modifiche alla misura in legge di bilancio. “La manovra sembra dar credito prevalentemente alla narrazione distorta sui percettori fannulloni, invece di implementare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa”

Reddito di cittadinanza. Alleanza contro la povertà: “Più attenzione a famiglie numerose e stranieri”

“A giudicare dalle indiscrezioni circolate, le modifiche al reddito di cittadinanza proposte dal Comitato scientifico presieduto da Chiara Saraceno e quelle proposte dall’Alleanza contro la povertà non trovano riscontro nella legge di bilancio”. Così, in una nota, l’Alleanza contro la povertà commenta le notizie circolate in queste ore sulle modifiche alla misura contro la povertà e il report presentato ieri presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dalla presidente del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza, Chiara Saraceno, e dal ministro Andrea Orlando. Secondo l’Alleanza, infatti, le proposte di modifica del Comitato scientifico e dell’Alleanza, “in parte analoghe”, frutto di ricerche empiriche, non trovano però riscontro nelle indiscrezioni in merito alle modifiche che saranno presenti in legge di bilancio. “L’Alleanza chiede che tali proposte possano essere inserite nella Legge di Bilancio nel corso del suo iter parlamentare - si legge nella nota -. La manovra sembra, infatti, dar credito prevalentemente alla narrazione distorta sui percettori “fannulloni” inasprendo le misure punitive verso le persone in povertà, invece di implementare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa, rafforzando la presa in carico di chi è in una situazione di bisogno, necessita di percorsi di formazione mirati ed è in cerca di occupazione. È necessario modificare la legge di bilancio per contrastare la povertà, il disagio sociale, i gap formativi e il lavoro povero”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)