Tanti funerali, pochi battesimi. E la politica guarda altrove

La natalità contrinua a crollare. L'Italia è sempre più vecchia. Il nuovo parlamento si occupi degli uomini e delle donne che fanno più di un figlio, ormai una minoranza. Ma la politica, in questa campagna elettorale, tace.

Tanti funerali, pochi battesimi. E la politica guarda altrove

I numeri, assieme alle considerazioni degli esperti, ve li presentiamo nell’articolo a pagina 35 del numero della Difesa del 18 febbraio. Vale però la pena introdurli con una semplice riflessione, perché quello che descrivono è uno scenario che solo un paese irresponsabile può continuare a prendere sotto gamba invece di dedicargli l’attenzione (e le risorse...) che merita. Eppure sono tre anni di seguito che l’Istat certifica il crollo della natalità. Viviamo sempre più a lungo, ma non facciamo più figli: appena 464 mila nel 2017, toccando un nuovo minimo storico.

I nostri preti ormai si sono abituati a celebrare più funerali che battesimi, e non solo perché il numero dei credenti è in calo. Il fatto è che in appena tre anni è scomparsa una città grande pressapoco come Padova unita ad Albignasego, Vigonza, Noventa, Selvazzano, Limena, Vigodarzere e Rubano: 300 mila abitanti in meno in un’Italia che rimane appena sopra i 60 milioni di residenti solo perché altri ne arrivano dall’estero. E nemmeno loro, dicono i numeri, basteranno a frenare la discesa.

Siamo sempre meno, siamo sempre più vecchi e – problema non secondario – sempre più concentrati nelle grandi aree urbane, mentre ampie fette del nostro Paese si vanno inesorabilmente spopolando. Di questo passo, ammoniscono gli esperti, tempo qualche decennio e non saremo più in grado di garantire pensioni, sanità, un’istruzione di qualità.

E allora? Lungi da noi pensare che basti una legge a invertire dall’oggi al domani un quadro così fosco. È questione di cultura, di generosità, di stili di vita. Ma colpisce il silenzio assordante della politica, come se non fosse questo il problema prioritario per una società preoccupata del futuro e non ripiegata sulla contingenza e sul calcolo elettorale.

E allora, sia permessa una provocazione: il passato parlamento ha dedicato tempo, energie, risorse ai “diritti” di tante minoranze. Provi, quello futuro, a fare altrettanto con la famiglia. Dati alla mano, gli uomini e le donne che si ostinano a fare più di un figlio non sono infatti ormai anch’essi, purtroppo, una minoranza?

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