Ucraina. Baranes (Banca Etica): “Finanza sostenibile è strumento di pace, non ha senso investire in armi”

Il vicepresidente di Banca Etica intervenuto alle lezioni online dell’Università Lumsa. “Quando parliamo di industria bellica stiamo parlando di una di quelle fondamentali per la finanza mondiale: parliamo di miliardi di dollari investiti da gruppi di grandi banche. Per questo le decisioni degli investitori sono fondamentali”

Ucraina. Baranes (Banca Etica): “Finanza sostenibile è strumento di pace, non ha senso investire in armi”

Andrea Baranes, vicepresidente di Banca Etica, ospite degli INNOVATION TALKS, le lezioni online aperte a tutti organizzate dall’Università Lumsa, interpellato sul ruolo della finanza come strumento di prevenzione dei conflitti, ha dichiarato: “Credo sia un fondamentale strumento di cambiamento della mentalità delle persone. Se dicessero a chiunque di noi di investire cento euro nella guerra di un dittatore di un qualunque stato, per riavere indietro il doppio nel giro di una settimana, nessuno di noi direbbe di sì. Allo stesso modo, è fondamentale sapere dove e come vengono usati i nostri soldi quando li affidiamo a una banca o a un fondo di investimento. È vero che i soldi di ciascuno di noi sono solo una goccia nel mare, se paragonati all’enormità dei mercati finanziari, ma è anche vero che ogni goccia può fare la differenza, e provocare un cambio di mentalità nella produzione di armi o nelle industrie che operano in settori come quello del nucleare e del petrolio”.

“Possiamo fare molto, non solo nella situazione cui stiamo assistendo, ma anche per tutti i conflitti di minore intensità in giro per il mondo – ha affermato Baranes -. Quello di cui dobbiamo renderci conto è che quando parliamo di industria bellica stiamo parlando di una di quelle fondamentali per la finanza mondiale: parliamo di miliardi di dollari investiti da gruppi di grandi banche. Per questo le decisioni degli investitori sono fondamentali: se tutti scelgono di non investire in determinati settori, certamente si possono cambiare le cose, sia nel concreto sia nel modo di ragionare e approcciare alla finanza e agli investimenti”.
“Questa è una delle ragioni per cui, quando parliamo di finanza sostenibile, intendiamo sostenibile a 360 gradi: non ha senso parlare di ‘climate change’ se non parliamo anche di armi”, ha concluso.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)