Centro Universitario. La festa di santa Caterina in preghiera e musica

Sarà un momento di preghiera e musica quello che si vivrà domenica 25 novembre alle 18 nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, in centro città. Si ricorda la santa, patrona dell’Università di Padova, con la recita dei vesperi accompagnati da un coro e un’orchestra di giovani. I repertori sono di Antonio Vivaldi e Giovanni Tartini, compositore settecentesco le cui spoglie riposano all'interno della chiesa di via Cesare Battisti.

Centro Universitario. La festa di santa Caterina in preghiera e musica

Tornano domenica 25 novembre le celebrazioni in memoria di santa Caterina d'Alessandria nella chiesa a lei dedicata in via Cesare Battisti. Alle 18, "Magnificat" propone la recita del vespero accanto alla musica classica. L’occasione è data dalla festa della patrona dell’Università di Padova, sul cui stemma è raffigurata insieme al Cristo benedicente. «Abbiamo recuperato questa data dieci anni fa – spiega don Roberto Ravazzolo, direttore del Centro universitario, organizzatore dell’evento – Quest’anno la festa coincide con la solennità di Cristo Re, che liturgicamente prevale, ma nella celebrazione del vespero ricaveremo uno spazio per ricordare tutti i martiri, non solo santa Caterina, che per Cristo hanno dato la vita. I testi della liturgia e la musica si intrecceranno per celebrare la forza generativa della fede».

Il vespero sarà accompagnato dall'orchestra Bottega Tartiniana e dal coro Iris Ensemble. L’orchestra è composta principalmente da allievi del conservatorio così come il coro, per due terzi formato da giovani sotto i 25 anni. Il repertorio è incentrato su composizioni di Antonio Vivaldi. «Il Magnificat è il brano più significativo, con cui concluderemo la celebrazione - spiega il maestro, Marina Malavasi – ma ci saranno anche il Beatus Vir e il Lauda Jerusalem, due salmi con cui viene recuperata una tradizione antichissima sia dal punto di vista musicale che liturgico». I salmi saranno intervallati da musiche di Giuseppe Tartini, violinista settecentesco le cui spoglie riposano proprio nella chiesa di Santa Caterina. «Siamo contenti di eseguire i suoi repertori – aggiunge Giancarlo Rizzi, direttore dell’orchestra – anche perché poco conosciuti seppur molto belli e di valore. Insieme ai giovani ci sarà il maestro Piero Toso, decano dei violinisti in Veneto».

Oltre all'appuntamento di domenica, a ingresso libero, è possibile assistere alle prove generali del coro venerdì 23 novembre alle 21. «Proporre musica cosiddetta classica in contesto liturgico – conclude don Ravazzolo – ci ha visto pionieri in città e sono molto contento che la cosa ormai si sia allargata e venga proposta anche in altri contesti. Per noi non si tratta di un semplice evento culturale, è una proposta pastorale sulla quale da alcuni anni stiamo investendo energie e persone. Un modo per educare i giovani (e non solo) alla bellezza e all'arte, in un’ottica di formazione globale della persona e di ricerca spirituale».

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