Ucid Padova. Istruzione, strumento di inclusione. Si chiude la trilogia di incontri dedicati al tema dell'istruzione

Con l'incontro ISTRUZIONE, STRUMENTO DI INCLUSIONE, che si terrà IN PRESENZA venerdì 29 ottobre 2021 alle ore 18.00 presso l’Auditorium dell’Opera Immacolata Concezione (OIC) di via Toblino 51 a Padova, si chiude la trilogia che l’UCID sezione di Padova nel 2021 ha voluto dedicare al tema più ampio dell’Istruzione  quale leva per lo sviluppo e la democrazia.

Ucid Padova. Istruzione, strumento di inclusione. Si chiude la trilogia di incontri dedicati al tema dell'istruzione

«Il Covid ha reso tutto più difficile – commenta il Presidente UCID Padova Massimo D’Onofrio – ivi compreso l'accesso all'istruzione per le fasce sociali più deboli. Un tema, quello dell’Istruzione quale leva fondamentale per lo sviluppo e la crescita della democrazia, che ci sta molto a cuore. Da tempo, infatti, Ucid Padova sostiene il progetto “Crescere con l’Istruzione” che contribuisce all'acquisto di libri nella fase di istruzione obbligatoria per le famiglie a basso reddito e che quest’anno ha registrato ancora più ampia adesione. Nell’incontro del 29 ottobre prossimo si cercherà di comprendere come l’acculturamento possa contribuire ad attivare e favorire l’ascensore sociale riducendo in parallelo il rischio di marginalizzazione.»

Un incontro che compie una sorta di percorso circolare nella declinazione del concetto di istruzione inclusiva esaminata anche alla luce del difficilissimo periodo che il mondo della scuola e della formazione ha vissuto e sta vivendo a causa della pandemia: dalla inclusione nella didattica delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di Primo e Secondo Grado con l’intervento del Dottor Filippo Sturaro dirigente tecnico del Ministero dell’Istruzione presso Ufficio Scolastico Regionale Veneto, alla inclusione nei programmi di didattica universitaria su cui riferirà la Professoressa Laura Nota direttrice del Master interateneo di 2° livello, inclusione e innovazione sociale – UniPd.

Il delicato passaggio del concetto di inclusione delle giovani generazioni nell’accompagnamento dalla loro formazione professionale all’ingresso nel mondo del lavoro verrà testimoniato dai progetti di didattica esperienziale e di cittadinanza digitale riferiti dalla Dottoressa Roberta Callegaro - direttore Scuola Professionale Padova e Progetti Speciali Enaip Veneto.

«La pandemia ha manifestato nella sua prima fase una criticità riguardo l’inclusione degli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali legata al periodo di attivazione della Didattica a distanza – anticipa Filippo Sturaro dirigente del Ministero dell’Istruzione presso Ufficio Scolastico Regionale Veneto, difficoltà poi superata grazie ai provvedimenti governativi che hanno consentito, in via generale, l’attività in presenza per gli studenti con bisogni educativi speciali –. Con la ripresa della didattica in presenza queste criticità si stanno progressivamente attenuando: la didattica deve infatti favorire la socialità, la relazionalità e lo sviluppo di efficaci progetti inclusivi. Ma l’inclusione deve essere anche e soprattutto di ordine culturale, concentrandosi su una idea di attenzione alle differenze di cui ciascuno è espressione. Vanno quindi allestiti ambienti di apprendimento che tengano conto delle differenti biografie, delle storie personali, dei mondi di appartenenza che ciascuno porta nel proprio percorso di vita e anche nella scuola. Inclusione, quindi, non deve essere solo obiettivo da raggiungere, ma anche condizione strutturale di pensiero attraverso cui la comunità educativa possa guardare alla scuola del futuro.»

«Stiamo vivendo tempi bui –anticipa Laura Nota direttrice del Master interateneo di 2° livello, inclusione e innovazione sociale dell’Università di Padova –. Le disuguaglianze e le discriminazioni sono a discapito delle fasce più vulnerabili della società, e tra queste le giovani generazioni che hanno una visione senza speranza per il proprio futuroVa rilevato un certo disinvestimento nella formazione. E una società che accetta questo si riduce le opportunità per il futuro. Per muoverci nella direzione della inclusione abbiamo bisogno di creare nuove formae mentis che abbiano nel loro cuore pulsante l’inclusione per le nuove generazioni, ma anche per chi le sta formando. Abbiamo bisogno di considerare la persona nella sua globalità e nella sua interezza comprensiva di ogni differenza. Se non riusciremo a compiere questo cambio di passo saremo destinati a mantenere lo status quo con tutto ciò che comporta, e a doverci confrontare con forme di discriminazione sociale molto più consistenti. Fortunatamente abbiamo dei progetti pilota portati avanti dai nostri docenti, pensati proprio per prendere in mano le redini di una ricostruzione sociale e per investire in formazione, educazione e pensiero critico.»

«Inclusione per noi non è più collegata alle disabilità e ai bisogni speciali – precisa Roberta Callegaro direttore Scuola Professionale Padova e Progetti Speciali Enaip Veneto –. Abbiamo compiuto una sorta di superamento di questo concetto di base: i nostri percorsi si basano sulla istruzione e sulla formazione, concetto più ampio che coinvolge la crescita della persona, facendo riferimento alle nuove differenze  di etnia, lingua , alle religioni, alle condizioni sociali e famigliari. Noi ci basiamo su esempi pratici basati sulla Didattica Esperienziale che non trasmette solo conoscenze ma fa vivere esperienze mediante soluzioni di casi concreti grazie a competenze specifiche nelle varie aree di studio. I nostri curricula formativi con la Didattica esperienziale sono studiati per portare i nostri studenti giovani e adulti a utili esperienze concrete in formazione per il lavoro; con la pandemia è emerso il gap digitale  e abbiamo investito nell’emergenza in sviluppo e dotazioni tecnologiche per permettere la frequenza ai corsi di formazione a distanza e anche con  donazione di tablet ad alcuni studenti per garantire loro una inclusione anche di tipo digitale. Ora siamo impegnati in drivers di formazione alle competenze di  cittadinanza digitale in linea con quanto definito  dal PNRR e dalla Dichiarazione di la dichiarazione di Osnabrück nov 2020 dei Ministri Europei sull'IeFP come fattore abilitante per la ripresa e alle giuste transizioni verso economia digitale e green in vista della nuova programmazione europea 2021-2027.»

Programma dell’Incontro

Saluti e Introduzione:  Massimo D’Onofrio - presidente UCID Padova

Relatori:

Laura Nota - direttrice del Master interateneo di 2° livello, inclusione e innovazione sociale – UniPd

Filippo Sturaro - dirigente del Ministero Pubblica Istruzione presso Ufficio Scolastico Regionale Veneto

Roberta Callegaro - direttore Scuola Professionale Padova e Progetti Speciali Enaip Veneto.

Don Marco Cagol, consulente ecclesiastico UCID Padova, chiuderà con riflessioni alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa.

L'ingresso, su prenotazione, è libero purché in possesso dei requisiti previsti dalla normativa anti Covid. L'evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale youtube UcidPadova.

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Fonte: Comunicato stampa