Bassetti su Siria, Cuba, rifugiati in Ue, Osservasalute 2017, Hollerich su Europa, Rapporto Giovani 2018, circoncisione in Islanda

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Bassetti su Siria, Cuba, rifugiati in Ue, Osservasalute 2017, Hollerich su Europa, Rapporto Giovani 2018, circoncisione in Islanda

Siria: card. Bassetti, “iniziativa di riflessione e di spiritualità per la pace nel Mediterraneo”

“Abbiamo visto ammainare la bandiera nera dell’Isis, ma la strage degli innocenti non si ferma”. Così in una nota per il Sir il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, a proposito della guerra in Siria. Il porporato parla di una strage che “continua con il ricorso alle armi chimiche. Continua con il coinvolgimento diretto delle grandi potenze, che, come ha osservato Papa Francesco domenica 15 aprile, ‘nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale’, faticano a ‘concordare un’azione comune in favore della pace’”. Il cardinale Bassetti, per descrivere lo scenario nel Paese, ricorda anche le parole del Nunzio apostolico a Damasco, card. Mario Zenari. E delinea una realtà in cui sono all’opera “gli eserciti più potenti del mondo con linee rosse molto vicine e cacciabombardieri siriani, russi, israeliani e della coalizione di 60 Paesi a guida americana”. Ma anche “tanti buoni samaritani, Chiese, organizzazioni umanitarie, Ong, disposti a farsi prossimo nelle mille forme della carità solidale”. In questo scenario si inserisce la volontà del presidente della Cei di organizzare “un’iniziativa di riflessione e di spiritualità per la pace nel Mediterraneo” come ribadito anche nell’ultimo Consiglio permanente. Pace che “rimane un lavoro artigianale, che richiede passione, pazienza, esperienza, tenacia”.

Cuba: Miguel Díaz-Canel eletto ufficialmente presidente, si apre il dopo-Castro

Dopo il via libera di ieri, è stato eletto ufficialmente poco fa dal Parlamento cubano il nuovo presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel. Il cinquantasettenne, finora numero 2 del Governo, è la prima figura esterna alla famiglia Castro a guidare il Paese dopo la rivoluzione comunista-castrista. Succede infatti a Raúl Castro, presidente dal 2008 e oggi ottantasettenne, che a sua volta aveva preso il posto del fratello Fidel, il Líder Máximo padre della rivoluzione, morto a fine 2016. Raúl Castro resterà segretario del Partito comunista. Diaz-Canel ha ottenuto il 99,83% dei voti. Interpellato dal Sir dopo l’elezione del neopresidente, lo storico Gianni La Bella, docente di Storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia e punto di riferimento della Comunità Sant’Egidio per l’America Latina, ha commentato che “il cambio generazionale è un dato di fatto, ed è da studiare con attenzione e partecipazione”, anche se “solo fino a un certo punto possiamo parlare di fine del castrismo”. Verso il nuovo presidente ci sono le attese di una società “che ha voglia di normalità. Si tratta di un sentimento crescente – spiega La Bella – che ho sperimentato anche di persona, dentro a una situazione sociale ed economica pesante”.

Ue: nel 2017 accordata protezione a 538mila richiedenti asilo, un quarto in meno dell’anno prima. Germania Paese più accogliente

(Strasburgo) Sono 538mila i richiedenti asilo che nel 2017 hanno ottenuto protezione nei Paesi Ue e la Germania, da sola, ne ha accolti il 60%. Una cifra del 25% inferiore a quella del 2016. Lo rileva Eurostat con uno studio pubblicato oggi. La principale provenienza dei rifugiati è la Siria (175mila persone, un terzo del totale, di cui 124mila accolte in Germania), seguita da Afghanistan (101mila) e Iraq (64mila). Il secondo Paese per numero di persone che accorda protezione è la Francia (40.600), quindi Italia (35.100), Austria (34mila), Svezia (31.200). Le domande totali presentate nel corso dell’anno erano state 970mila.

Osservasalute 2017: in Italia meno morti per tumori e malattie croniche se si fa prevenzione

La salute degli italiani è più al sicuro, laddove la prevenzione funziona, con meno morti per tumori e malattie croniche come il diabete e l’ipertensione: diminuiti del 20% in 12 anni i tassi di mortalità precoce per queste cause. Gli italiani, inoltre, cominciano timidamente a occuparsi in maniera più proattiva della propria salute, tendono a fare più sport: nel 2016 il 34,8% della popolazione contro il 33,3% nel 2015; ma scontano ancora tanti problemi, in primis quelli con la bilancia: nel periodo 2001-2016 è aumentata la percentuale delle persone in sovrappeso – 33,9% contro 36,2% – e soprattutto la quota degli obesi – 8,5% contro 10,4% -; c’è poi il vizio del fumo: nel 2016 si stima fumi il 19,8% della popolazione over-14 anni. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla XV edizione del Rapporto Osservasalute (2017), analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell’assistenza sanitaria condotta dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane che è stata presentata questa matitna a Roma, al Policlinico Gemelli.

Comece: mons. Hollerich (presidente), “guerra civile” in Europa è “un’espressione forte che designa bene le ombre che possono sovrastare” il continente

“‘Guerra civile’ è un’espressione molto forte. Ma designa bene le ombre che possono sovrastare l’Europa, se non si agisce e soprattutto se non si è sufficientemente coscienti del pericolo”. Lo ha affermato in un’intervista rilasciata oggi al Sir mons. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), a commento del discorso pronunciato dal presidente francese Emmanuel Macron. Parlando per la prima volta alla plenaria degli eurodeputati di Strasburgo, Macron ha messo in guardia contro il rischio di una guerra civile in Europa a causa della rinascita di populismi ed egoismi nazionali. “I populismi sono una grave minaccia”, osserva mons. Hollerich. “Perché la semplificazione non aiuta a superare e risolvere i problemi e rappresentano una mancanza di democrazia. Combattono un processo di mondializzazione che non solo è inevitabile ma anche sempre più forte. E se non si è coscienti della complessità verso cui il mondo attuale tende, non si è in grado di proporre e realizzare politiche che mettano al centro la persona umana”. Riguardo al ruolo che in questo contesto le Chiese possono giocare, il presidente dei vescovi dell’Unione europea risponde: “Credo che il nostro compito sia quello di mobilitare i cristiani per l’Europa. Non spetta alla Chiesa fare proposte politiche concrete. L’Europa in sé è un progetto di pace e l’Europa è sempre stata un progetto di solidarietà, chiamata per vocazione a lavorare per il bene comune. Credo però che le persone non si rendano abbastanza conto che un’Europa senza Unione europea, sarebbe una Europa molto più pericolosa e molto più povera”.

Politica: Rapporto Giovani 2018, quasi il 41% degli under 35 si sente lontano da tutta l’offerta in campo

Il 35,1% dei giovani italiani esprime una vicinanza alta e convinta per almeno un partito, il 24,2% pur non sentendosi vicino ad un partito esprimono un interesse potenziale per una forza politica mentre il 40,7% è disaffezionato, si sente cioè lontano da tutta l’offerta in campo. È quanto emerge dalla quinta edizione del Rapporto Giovani, l’indagine curata dall’Istituto Toniolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo. “Nonostante l’attuale quadro poco incoraggiante – si legge in una nota – il 73,8% degli intervistati si dichiara convinto che sia ancora possibile impegnarsi in prima persona per cercare di far funzionare meglio le cose in Italia”. Tra gli altri aspetti indagati dal Rapporto Giovani 2018 l’hate speech e l’odio sul web, l’atteggiamento generale rispetto all’immigrazione, le aspirazioni professionali e le credenze religiose.

Circoncisione maschile: proposta di legge islandese. Ccee e Kek, vietarla è “una violazione della libertà di religione”

“Il divieto della circoncisione in Islanda equivarrebbe a mettere al bando nel Paese due religioni mondiali, l’ebraismo e l’islam. Questo sarebbe una violazione della libertà di religione o di credo, uno dei diritti umani fondamentali”. E’ quanto affermano il Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) e la Conferenza della Chiese cristiane in Europa (Kek) in un comunicato congiunto diffuso oggi. I segretari generali dei due organismi europei, mons. Durate da Cunha e padre Heikki Huttunen, hanno fortemente sostenuto la conferenza che si è svolta il 17 aprile scorso a Reykjavík, in Islanda, organizzata dal Forum Inter-Fede dell’Islanda per discutere la proposta di legge presentata nel Parlamento islandese (Althing) che vieta la circoncisione dei bambini di sesso maschile in assenza di prescrizione medica. Se la proposta venisse convertita in legge, i genitori potrebbero essere condannati fino a sei anni di carcere nel caso in cui eseguano una circoncisione sul loro bambino. Ccee e Kek si augurano che “tale proposta di legge venga ripensata”.

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