Cei su migranti, Nicaragua, Borsellino, dl Terremoto, azzardo, incontro mondiale famiglie, Mostra Venezia

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Cei su migranti, Nicaragua, Borsellino, dl Terremoto, azzardo, incontro mondiale famiglie, Mostra Venezia

Migranti: Cei, no “soluzioni a buon mercato”, sì all’“accoglienza diffusa”

“Come Pastori della Chiesa non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto”. Così la presidenza della Conferenza episcopale italiana in una nota, appena diffusa, dopo l’ennesima tragedia di migranti morti in mare. “Gli occhi sbarrati e lo sguardo vitreo di chi si vede sottratto in extremis all’abisso che ha inghiottito altre vite umane – scrive la presidenza Cei, riferendosi a Josephine – sono solo l’ultima immagine di una tragedia alla quale non ci è dato di assuefarci. Ci sentiamo responsabili di questo esercito di poveri, vittime di guerre e fame, di deserti e torture. È la storia sofferta di uomini e donne e bambini che – mentre impedisce di chiudere frontiere e alzare barriere – ci chiede di osare la solidarietà, la giustizia e la pace”. “Camminiamo con le nostre comunità cristiane, coinvolgendoci in un’accoglienza diffusa e capace di autentica fraternità”, prosegue la nota nella quale viene espressa “gratitudine a quanti – accanto e insieme a noi – con la loro disponibilità sono segno di compassione, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva, capace di proteggere, promuovere e integrare”.

Nicaragua: don Gutiérrez, “stiamo vivendo una dittatura peggiore” di Somoza

“La città è completamente militarizzata, le barricate non ci sono più, ma la polizia speciale va di casa in casa, in cerca soprattutto dei giovani che capeggiavano la resistenza. Pare che le vittime del 17 luglio siano quattro, tra cui un poliziotto. I feriti sono molti e così le persone che sono state portate via e incarcerate. Molti sono fuggiti”. Con voce ancora emozionata, padre César Augusto Gutiérrez descrive al Sir quello che sta accadendo a Masaya, avamposto della resistenza del Nicaragua, dopo l’attacco delle forze paramilitari del governo Ortega che hanno riconquistato il quartiere di Monimbó: “È stata una giornata di repressione molto violenta, portata avanti con armi pesanti”, racconta il sacerdote salesiano, cui è affidata la cura pastorale della chiesa più centrale di Masaya, quella di San Sebastiano. Impossibile resistere, anche per la fiera popolazione di Masaya: “Sono persone pacifiche, non abituate a combattere, hanno lanciato pietre, qualche granata artigianale”. L’ordine era chiaro: Monimbó andava riconquistata prima del 19 luglio, giorno di festa nazionale, trentanovesimo anniversario della deposizione di Somoza. “Ma ora – fa notare padre Gutiérrez – stiamo vivendo una dittatura ancora peggiore”.

Paolo Borsellino: Mattarella, “onorare la memoria significa non smettere di cercare la verità”

“Onorare la memoria del giudice Borsellino e delle persone che lo scortavano significa anche non smettere di cercare la verità su quella strage”. Lo h affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 26° anniversario della stage di via D’Amelio, a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina. “Borsellino – ricorda Mattarella – era un giudice esemplare: probo, riservato, coraggioso e determinato. Le sue inchieste hanno costituito delle pietre miliari nella lotta contro la mafia in Sicilia”. Per il Capo dello Stato, “insieme al collega e amico Giovanni Falcone, Borsellino è diventato, a pieno titolo, il simbolo dell’Italia che combatte e non si arrende di fronte alla criminalità organizzata”.

Terremoto: sì della Camera al decreto legge sugli aiuti per le popolazioni del Centro Italia

La Camera dei deputati ha approvato questa mattina la conversione del decreto legge sugli interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia nel 2016 e nel 2017. Il provvedimento ha ottenuto 398 sì, 98 astenuti e nessun voto contrario. Il testo aveva già ricevuto l’approvazione del Senato, quindi è legge. Le Regioni interessate sono Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. Tra i temi affrontati dal decreto, la proroga fino a fine anno dello stato di emergenza; la proroga per il pagamento dei mutui; la proroga dello stop del pagamento di bollette, premi di assicurazione e contributi previdenziali e assistenziali. Il testo prevede, inoltre, una procedura accelerata per le domande di sanatoria relativa a piccoli abusi e agevolazioni per la ricostruzione delle chiese colpite dal sisma.

Gioco d’azzardo: mons. Feroci (Caritas), con Di Maio “confronto leale e libero, sintonia sui contenuti”

Abolizione della pubblicità sul gioco d’azzardo, regolamentazione degli orari delle sale slot e distanza minima dai luoghi sensibili come le scuole, maggiore collaborazione tra i ministeri dell’Economia, della Salute e dell’Istruzione per migliorare le attività di prevenzione ed educazione. Sono questi i suggerimenti che mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, ha dato al vicepremier Luigi Di Maio, titolare dei due ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro e politiche sociali, in visita stamattina alla Cittadella della Carità “Santa Giacinta” della Caritas di Roma per un incontro con gli operatori e i volontari impegnati nel contrasto alla ludopatia. “È stato un confronto molto leale e libero – riferisce mons. Feroci in una intervista al Sir –. Ho l’impressione che ci sia sintonia sui contenuti. Gli abbiamo esposto in maniera chiara le nostre preoccupazioni e i nostri dolori. Gli abbiamo detto che Roma è diventata la capitale d’Europa del gioco d’azzardo, con 25mila slot machine. Abbiamo chiesto a Di Maio di togliere la pubblicità perché induce a pensare che sia normale giocare d’azzardo. Ci ha risposto che cercheranno di toglierla. 102 miliardi spesi l’anno per l’azzardo sono tutte risorse tolte alla produttività, mentre milioni di persone si rovinano. Poi abbiamo evidenziato il problema culturale, ossia la mentalità di persone e giovani che pensano di risolvere tutti i loro problemi con un colpo di fortuna. Questo è diseducativo”.

Incontro mondiale famiglie: mons. Martin (Dublino), il Papa “sfiderà la Chiesa irlandese a essere Chiesa in una cultura mutata”

“Papa Francesco ha un ‘appeal’ particolare, è una specie di star religiosa globale e la sua umanità e calore umano attraggono. Papa Francesco, che ha più di 80 anni, appare come un Papa moderno e alla gente questo piace”. Sono parole che l’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin ha pronunciato stamane nel corso della conferenza stampa di presentazione della festa per le famiglie che si terrà a Croke Park, Dublino, sabato 25 agosto. Mons. Martin ha parlato del “vero talento” di Papa Francesco nel “conquistare i cuori per ciò che implica l’insegnamento di Gesù, non attraverso l’imposizione e il giudizio, ma convincendo e attraendo”. “Papa Francesco non farà miracoli”, ha aggiunto; in 36 ore “non gli sarà possibile definire una nuova tabella di marcia per la Chiesa irlandese” ma offrirà “gli strumenti su cui disegnare una nuova road map”, considerando che oggi le mappe sono “interattive e costantemente aggiornate”. Francesco “sfiderà la Chiesa irlandese a essere autenticamente Chiesa in una cultura mutata”.

Venezia75: “First Man” apre la Mostra. Giraldi (Cnvf), “scelta curiosa, ma anche di qualità”

A distanza di soli due anni dopo “La La Land”, il regista Premio Oscar Damien Chazelle, classe 1985, torna a inaugurare la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia con “First Man” (“Il primo uomo”), film inserito anche nel concorso principale. La 75ª edizione del Festival (29 agosto – 8 settembre 2018), diretto da Alberto Barbera e presieduto da Paolo Baratta, ha scelto di puntare sulla storia di Neil Armstrong negli anni dal 1961 al 1969, raccontando il primo sbarco sulla Luna. L’annuncio del film avviene in concomitanza con il 49° anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 11, il 20 luglio del 1969. “È una scelta curiosa, ma al tempo stesso una garanzia di qualità”, ha commentato al Sir Massimo Giraldi, presidente della Commissione nazionale valutazione film della Cei.

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Fonte: Sir