Consultazioni Quirinale, messaggio Cei 1° maggio, Siria, Alfie Evans, abusi in Cile, divorziati risposati, Festival di Cannes

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Consultazioni Quirinale, messaggio Cei 1° maggio, Siria, Alfie Evans, abusi in Cile, divorziati risposati, Festival di Cannes

Politica: al Quirinale la prima giornata della seconda tornata di consultazioni. Al Colle si è parlato non solo del nuovo governo ma anche di crisi siriana

Si sta concludendo in questi minuti al Quirinale la prima giornata della seconda tornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Al centro dei colloqui che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto nello studio “alla Vetrata” con le forze politiche rappresentate in Parlamento i possibili equilibri per dar vita ad un nuovo esecutivo, la cui nascita potrebbe avere un’accelerazione viste le condivise preoccupazioni per la crisi siriana e i venti di guerra che sono tornati a soffiare con particolare forza da una parte all’altra del mondo. Dalle dichiarazioni rilasciate dai principali leader politici prima di lasciare il Colle non sono emerse particolari novità rispetto alla situazione emersa la scorsa settimana. Domani mattina, Mattarella concluderà il secondo ciclo di consultazioni con i colloqui con il presidente emerito Giorgio Napolitano, con il presidente della Camera, Roberto Fico, e quello con Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato.

Primo maggio: messaggio Cei, “la quantità, qualità e dignità del lavoro è la grande sfida dei prossimi anni”

“La quantità, qualità e dignità del lavoro è la grande sfida dei prossimi anni per la nostra società nello scenario di un sistema economico che mette al centro consumi e profitto e finisce per schiacciare le esigenze del lavoro”. Lo scrivono i vescovi italiani nel Messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace in vista del 1° maggio. “Oggi l’indebolimento della qualità e della dignità del lavoro porta al paradosso che avere lavoro (che molte volte rischia di essere un lavoretto saltuario) non è più condizione sufficiente per l’uscita dalla condizione di povertà”, sottolineano i vescovi, secondo i quali “innanzitutto necessario innovare il nostro metodo di azione”. “Farsi prossimo agli ultimi, comprendere e condividere le loro urgenze non è solo un compito pastorale ma diventa un’esigenza fondamentale per l’intera società in tutte le sue componenti (art. 2 della Costituzione) e un compito ineludibile per la classe politica”. “Abbiamo bisogno sempre più di forme di sussidiarietà circolare di solidarietà che vedano nuove configurazioni di collaborazione fra tutti i soggetti, senza particolarismi o primogeniture, ma come fondamento e fine del convivere responsabilmente insieme per un futuro di speranza a partire dal lavoro ‘centro di ogni patto sociale’”, proseguono, evidenziando che “dignità della persona non significa essere destinatari di un mero trasferimento monetario ma piuttosto essere reinseriti in quel circuito di reciprocità nel dare e avere, nei diritti e doveri che è la trama di ogni società”. Tre le urgenze individuate, anche a seguito del percorso delle Settimane sociali di Cagliari: “rimuovere gli ostacoli per chi il lavoro lo crea”, “avere istituzioni formative all’altezza”, e l’urgenza di “una rete di protezione per i soggetti più deboli”.

Ue: Bruxelles segue la crisi siriana e indica la “soluzione politica”, senza ricorso alle armi

(Bruxelles) Le istituzioni europee seguono da vicino l’evolversi della crisi siriana e Bruxelles si mantiene “in stretto contatto” con le cancellerie d’Europa e con Washington. Lo conferma il servizio dei portavoce della Commissione europea, mentre eguale preoccupazione viene espressa in sede di Parlamento Ue, che la prossima settimana si riunirà in plenaria a Strasburgo. “Il presidente Juncker sta seguendo personalmente l’evolversi della situazione in Siria con contatti ad alto livello”, conferma il portavoce di Juncker, Margaritis Schinas. Dal palazzo Berlaymont, sede dell’Esecutivo, si “condanna con forza l’uso di armi chimiche, che è un crimine di guerra e contro l’umanità”. Domani l’Alto rappresentante della Ue per la politica estera, Federica Mogherini, incontrerà a Bruxelles il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: al primo punto nell’agenda figura la crisi in Siria e i venti di guerra che coinvolgono Stati Uniti, Russia, Turchia e l’area mediorientale.

Regno Unito: la mamma di Alfie Evans su Facebook, “triste che qualcuno possa dirti dove e quando tuo figlio morirà”

“Quanto è triste che qualcuno possa dirti dove e quando tuo figlio morirà”, ha scritto stamane Kate James, la mamma del piccolo Alfie Evans, sul suo profilo Facebook. Ieri la Corte suprema aveva deciso “una data e un’ora in cui saranno tolti ad Alfie Evans i sostegni vitali”, aveva comunicato l’ospedale pediatrico di Liverpool dove si trova il piccolo, affetto da una grave malattia degenerativa, chiedendo “rispetto per la privacy della famiglia” e aggiungendo che non avrebbe più diramato alcun ulteriore commento. La mamma nel suo post di stamane ha lamentato: “Nessun piano di cura adeguato e nessun rispetto per noi come famiglia! Nessuna privacy o niente!”. E ancora: “Conosco la data e l’ora in cui mio figlio morirà e non abbiamo nemmeno avuto il tempo come famiglia per misurarci con questo”. La triste vicenda del piccolo Alfie Evans si va ad aggiungere a quella di altri due bambini inglesi, Isaiah Haastrup e Charlie Gard, a cui sono stati sospesi i trattamenti di mantenimento in vita per volontà dei medici e il consenso dei tribunali inglesi e della Corte europea di Strasburgo, ma contro la volontà dei genitori.

Lettera Papa a vescovi Cile: mons. Silva (Cech), “non abbiamo fatto tutto ciò che era sufficiente”

“Non abbiamo fatto tutto ciò che era sufficiente”. Queste le prime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente della Conferenza episcopale cilena (Cech), mons. Santiago Silva Retamales, nel rendere nota la lettera di Papa Francesco ai vescovi del Paese sul “caso Osorno”. Nel testo il Santo Padre riconosce di essere caduto “in gravi equivoci di valore e percezione della situazione, specialmente per mancanza di informazioni vere ed equilibrate”: “Fin da ora chiedo perdono a tutti coloro che ho offeso e spero di poterlo fare di persona, nelle prossime settimane, con i rappresentanti delle persone intervistate”. Il presidente della Cech, in un testo e in un file audio riportati sul sito della Chiesa cilena, parla di “autocritica” per “non aver saputo “far fronte in modo adeguato” di fronte “a diversi elementi di abuso sui minori”. E manifesta “tutto l’impegno perché tutto questo non torni a ripetersi”. Il presidente Cech ha confermato che tutti i vescovi parteciperanno all’incontro convocato dal Santo Padre in Vaticano la terza settimana di maggio.

Divorziati risposati: mons. Regattieri (Cesena-Sarsina), “l’esclusione dai sacramenti non costituisce motivo di separazione dalla Chiesa”

“Consapevole delle laceranti ferite che vi hanno toccato, desidero entrare in casa vostra, in punta di piedi, mettendomi in atteggiamento di ascolto e di dialogo”. Lo scrive mons. Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, nella lettera agli sposi che vivono situazioni di separazione, di divorzio e di nuova unione, dal titolo “Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue misericordie”, pubblicata sul settimanale diocesano “Corriere Cesenate”. Per consentire un “colloquio” il presule in calce alla lettera ha segnato i propri “riferimenti telefonici e informatici”: “Sono disponibile a incontrarvi, conoscervi e dialogare con voi. Non abbiate paura a contattarmi”. “Non siamo estranei”, sottolinea il vescovo, “perché è la fede in Cristo che ci unisce e ci fa comunque sentire fratelli, appartenenti tutti alla stessa famiglia, la grande famiglia della Chiesa”. “L’esclusione dai sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia non costituisce motivo di frattura, di separazione e di allontanamento – sottolinea mons. Regattieri –. Cristo vi ama, siete suoi figli. E la Chiesa pure vi ama”. Il vescovo chiede ai destinatari della lettera “perdono”, “se mai in passato vi fossero stati nei vostri confronti atteggiamenti di giudizio negativo, di critica preconcetta e di aperto rifiuto, o da parte di uomini di Chiesa o di altri”. Il vescovo chiede ai divorziati risposati di “non allontanarvi dalla vita di fede e dalla vita della Chiesa”. “Vi sollecito perciò a partecipare nel giorno del Signore, alla santa Messa, a fare la comunione spirituale. Anche la missione educativa nei confronti dei vostri figli, che vi appartiene, resta un campo di azione importantissimo da condividere nella comunità cristiana”. Ma “solo un cammino di discernimento, serio e continuativo con un sacerdote, potrà individuare la strada giusta da percorrere”.

71° Festival di Cannes: Giraldi (Cnvf), “Presenza italiana significativa. Dà ragione di un momento di ricchezza del nostro cinema”

A distanza di tre anni, il cinema italiano torna in gara al Festival di Cannes con due film: “Dogman” di Matteo Garrone e “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher. Una scelta, commenta Massimo Giraldi, presidente della Commissione nazionale valutazione film Cei (Cnvf), che “appare particolarmente importante, perché si tratta di due autori che definiscono bene l’attuale cinema italiano. Matteo Garrone ha una lunga consuetudine con il festival francese, avendo vinto per due volte il Grand Prix della giuria, nel 2008 con ‘Gomorra’ e nel 2012 con ‘Reality’. Alice Rohrwacher, a sua volta, arriva quest’anno alla terza presenza al festival dopo ‘Corpo Celeste’ (2011) e ‘Le meraviglie’ (Gran premio della giuria, 2014)”. “Va aggiunto – prosegue il presidente della Cnvf – che nella sezione ‘Un certain regard’ è in gara anche Valeria Golino con ‘Euphoria’, mentre è stata accolta con qualche sorpresa l’esclusione dalla competizione principale del film di Paolo Sorrentino ‘Loro’ e di ‘Soldado’ di Stefano Sollima”.

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