Giornata rifugiato, Sea-Watch3, Consiglio europeo, Rapporto Istat, Haiti, Acs e cristiani perseguitati, Madonna Consolata

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Giornata rifugiato, Sea-Watch3, Consiglio europeo, Rapporto Istat, Haiti, Acs e cristiani perseguitati, Madonna Consolata

Giornata rifugiato: Papa Francesco, “costruire società più fraterna e comunità cristiana più aperta”. Mattarella, “Ue sviluppi una politica comune”

“Con i rifugiati la Provvidenza ci offre un’occasione per costruire una società più solidale, più fraterna, e una comunità cristiana più aperta, secondo il Vangelo”. Lo scrive Papa Francesco, in un tweet, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si è celebrata oggi.
In questa occasione, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato che “l’Italia, in prima linea nell’adempiere con costanza e determinazione ai suoi doveri di solidarietà, assistenza e accoglienza, vede l’alto impegno morale e giuridico di protezione verso coloro che fuggono dalle persecuzioni, sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, tra i principi fondamentali della nostra Costituzione”. Per il Capo dello Stato, “la giornata odierna ci ricorda anche che nessun Paese è in grado da solo di rispondere a questa sfida”. Per questo, “il superamento della logica emergenziale e la definizione di risposte lungimiranti e sostenibili fondate sui principi di responsabilità e solidarietà vanno concertati e condivisi dalla comunità internazionale e, anzitutto, a livello europeo, come sancito dai trattati”. “L’Unione – ha ammonito Mattarella – deve essere protagonista per sviluppare una politica comune che riesca a mitigare i conflitti e sostenere le esigenze di sicurezza e sviluppo dei popoli più esposti alle crisi umanitarie, attraverso un partenariato strutturato con i Paesi e le comunità che ospitano rifugiati e richiedenti asilo”.

Sea-Watch3: Unchr chiede all’Europa di consentire lo sbarco delle 43 persone a bordo. Il parroco di Lampedusa, “altre piazze d’Italia replicheranno il sit-in” di “vicinanza e solidarietà”

Otto giorni dopo essere stati salvati dalla nave della Ong Sea-Watch3, un gruppo di 43 persone, tra cui tre minori non accompagnati, rimangono bloccate in mare e hanno urgente bisogno di un porto sicuro. L’Unchr, l’Agenzia per delle Nazioni Unite i rifugiati, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, sollecita gli Stati europei “a richiamarsi ai principi di umanità e compassione e a consentire al gruppo di sbarcare. L’appello arriva dopo che dieci persone sono state evacuate a Lampedusa per ragioni mediche lo scorso fine settimana”. Intanto, dalla parrocchia di San Gerlando a Lampedusa è partito – e si sta allargando anche ad altre piazze d’Italia – il sit-in notturno di “vicinanza e solidarietà” con i 43 migranti: da ieri sera un gruppo di persone del “Forum Lampedusa solidale” (che comprende la parrocchia, le Chiese evangeliche e singoli cittadini) dorme la notte in terra, sul sagrato della parrocchia, con il solo riparo delle coperte termiche, le stesse che vengono date allo sbarco ai migranti in condizioni di ipotermia. Stasera si replica dalle 22 e già sono arrivate le prime adesioni da altre località. “Uno spicchio di ogni comunità, cattolica, laica o protestante, sta rispondendo – afferma oggi al Sir don Carmelo la Magra, parroco di San Gerlando a Lampedusa –. So che ci sarà qualcosa di simile a Mestre e stasera ci comunicheranno altre iniziative realizzate”.

Consiglio europeo: lavori in corso tra i 28 leader. Stallo sulle nomine, forse un summit straordinario

(Bruxelles) Come sempre accade, le voci si rincorrono al Consiglio europeo. I capi di Stato e di governo, riuniti in “conclave” il 20 e 21 giugno a Bruxelles, devono fra l’altro decidere le alte cariche dell’Unione (i presidenti di Commissione, Consiglio europeo, Banca centrale e Alto rappresentante per la politica estera) e non si intravvede per ora un accordo. Già si parla di un Consiglio straordinario la prossima settimana. Sbiadisce, nel frattempo, il nome del popolare tedesco Manfred Weber per il ruolo di presidente dell’esecutivo; prende quota invece, e circola con insistenza, il nome di Angela Merkel come possibile guida della Commissione oppure del Consiglio europeo, anche se la diretta interessata non mostra particolare interesse per questi compiti. Il Consiglio deve definire a maggioranza qualificata sul nome del sostituto di Jean-Claude Juncker, e lo dovrebbe fare prima del 2 luglio, giorno dell’insediamento a Strasburgo del Parlamento europeo, che sarà poi chiamato a votare la fiducia allo stesso capo del Collegio dei commissari.

Rapporto Istat: prosegue la “recessione demografica”, nel 2018 oltre 439mila nascite (-140mila rispetto al 2008). Straniero l’8,7% della popolazione

Secondo i dati provvisori relativi al 2018 sono stati iscritti in anagrafe per nascita oltre 439mila bambini, quasi 140mila in meno rispetto al 2008, mentre i cancellati per decesso sono poco più di 633mila, circa 50mila in più. È quanto emerge dal “Rapporto annuale 2019” diffuso oggi dall’Istat. La popolazione residente in Italia è in calo dal 2015. Al 1° gennaio 2019, l’Istat stima che la popolazione ammonti a 60 milioni 391 mila residenti, oltre 400mila residenti in meno rispetto al 1° gennaio 2015 (-6,6 per mille). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55 milioni 15 mila unità, mentre i cittadini stranieri residenti sono 5 milioni 234 mila (+43,8 per mille rispetto al 1° gennaio 2015). La stima dell’incidenza della popolazione straniera sul totale ha raggiunto l’8,7 per cento nel 2019 (era il 5,2 per cento nel 2008). Il Rapporto conferma due tendenze già emerse riguardo ai cittadini stranieri: il loro contributo alla natalità della popolazione residente si va lentamente riducendo mentre si alza l’età media. La “recessione demografica”, che già manifesta i suoi effetti, avrà ricadute preoccupanti in futuro. Stando ai dati diffusi, nel 2050 la quota dei 15-64enni potrà scendere al 54,2% del totale, circa dieci punti percentuali in meno rispetto a oggi. Si tratta di oltre 6 milioni di persone in meno che alimenterebbero la popolazione in età da lavoro. Il processo di riduzione, avviatosi già dalla metà degli anni ’90, sembra destinato a subire una brusca accelerazione tra il 2030 e il 2040.

Haiti: anno di preghiera e adorazione per il Paese. Vescovi, “l’ora è grave!”

“L’ora è grave! Gli eventi di questi ultimi giorni devono interpellare il senso di cittadinanza e la coscienza patriottica di tutti. Dobbiamo agire in sinergia per salvare Haiti, la nostra patria e la nostra casa comune. Non dobbiamo essere indifferenti. Haiti non è ‘affare’ degli altri, ma di ciascun haitiano”. Lo scrive la Conferenza episcopale haitiana (Ceh) in un accorato messaggio, nel quale segnala ancora una volta la difficile situazione del Paese caraibico e lancia l’iniziativa di una grande preghiera per Haiti, fino alla Pentecoste del 2020. “Consapevoli di tutto ciò che sta accadendo nel nostro Paese e dell’importanza della corresponsabilità dell’uomo rispetto all’azione di Dio nella trasformazione della città, noi, i vescovi di Haiti, vogliamo, attraverso questa nota, rinnovare la nostra chiamata all’amore, al patriottismo, alla conversione e alla preghiera, per condurre la nostra gente fuori dall’abisso dove sono e guidarli su un sentiero di speranza e dignità. Volgiamo gli occhi a Cristo, Redentore e Salvatore dell’uomo e dell’umanità tutta intera”. I vescovi rilanciano la proposta, già formulata nello scorso mese di maggio, di “un anno di preghiera e adorazione per la salvezza del Paese”, iniziato con la solennità di Pentecoste e destinato a proseguire fino alla Pentecoste del 2020.

Acs: Rapporto 2018, raccolti oltre 111 milioni di euro per la Chiesa povera e perseguitata

111.108.825 euro per la Chiesa povera, oppressa e perseguitata in tutto il mondo. È il totale delle offerte raccolte nel 2018 da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) attraverso le sue 23 sedi nazionali e la sede internazionale. Tale raccolta, ottenuta esclusivamente grazie a donazioni private degli oltre 330mila benefattori che Acs conta a livello internazionale, ha permesso di realizzare 5.019 progetti in 139 Paesi. È quanto emerso, oggi a Roma, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto annuale 2018 di Aiuto alla Chiesa che soffre. Presenti il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, Thomas Heine-Geldern, presidente esecutivo Acn-International, Alfredo Mantovano, presidente Acs-Italia, e Alessandro Monteduro, direttore Acs-Italia. Particolarmente generosi i benefattori italiani che sono aumentati di numero, passando dai 10.696 del 2014 ai 17.230 del 2018: in totale hanno donato 4.493.660 euro. Il rapporto evidenzia che “gran parte delle offerte è stata devoluta a progetti in Africa (27%) e in Medio Oriente (25%). Nella regione mediorientale la Fondazione pontificia ha realizzato, dal 2011, interventi per un totale di 92 milioni di euro, di cui oltre 18 milioni nel solo 2018.

Diocesi: mons. Nosiglia (Torino), “no a una religione considerata solo come un bello scenario di cartapesta”

“La festa della Madonna Consolata ripropone con evidenza il fatto che Dio interviene nella storia umana con segni concreti di cambiamento che operano salvezza per tutti. La Madonna Consolata, con i suoi interventi miracolosi a favore della nostra terra, ci ricorda quanto Dio sia operante e presente nel tessuto della storia che sembra a volte dipendere tutta da noi, dalle nostre forze, volontà, progetti, impegni. E invece non è così. Proprio l’incarnazione di Cristo ci rivela che, dentro la storia umana fatta di guerre, tragedie e sofferenze, di conquiste affascinanti della scienza e della tecnica, di bellezza e di amore, c’è la presenza forte, amorevole e determinante di Dio, del suo Figlio Gesù Cristo il Dio con noi”. Lo ha detto questa mattina mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, nell’omelia della Messa al santuario della Consolata, che prelude alla processione che vi sarà stasera per le vie della città. “Maria Consolata – ha spiegato mons. Nosiglia – ha rivelato con i suoi materni interventi quest’azione potente e misericordiosa di Dio e si è mostrata nella storia di Torino e del suo territorio costruttrice di pace e di solidarietà, custode di valori fondamentali per lo stesso progresso non solo spirituale ma anche culturale e sociale della nostra gente. Questo fatto dice no a una religione considerata solo come un bello scenario di cartapesta posto alle spalle del teatro dove si recita la vita e la storia degli uomini, un riferimento concettuale e virtuale che ha poco a che fare con il vissuto quotidiano del nostro amare, sperare, soffrire, progettare e lavorare”.

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Fonte: Sir