Morti in container in Inghilterra, udienza, Cile, Libano, Mafia Capitale, Ilva, Sinodo per l’Amazzonia

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Morti in container in Inghilterra, udienza, Cile, Libano, Mafia Capitale, Ilva, Sinodo per l’Amazzonia

39 morti in container: card. Hollerich (Comece), “è uno scandalo morire in Europa così”

(da Bruxelles) “È uno scandalo che in Europa si possa morire ancora così e come cristiani non possiamo tacere”. Sono un grido di orrore le parole pronunciate dal card. Jean-Claude Hollerich, presidente della Comece (Commissione delle conferenze episcopali dell’Ue) commentando la tragedia dei 39 corpi trovati senza vita in un container in una zona industriale nell’Essex, nel sudest dell’Inghilterra. Tra le vittime anche un adolescente. Il camion proveniva dalla Bulgaria e i media del Regno Unito lasciano intendere che la tragedia possa essere legata all’immigrazione clandestina. Il cardinale è sconvolto: “In Europa parliamo di identità cristiana ma io mi chiedo, come parlare di identità cristiana se la gente continua a morire così e queste tragedie non ci toccano più?”.

Papa Francesco: udienza, la Chiesa “non è una roccaforte, ma una tenda” per “dare accesso a tutti”

La Chiesa “non è una roccaforte, ma una tenda capace di allargare il suo spazio perché entrino tutti e di dare accesso a tutti”. Ne è convinto il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha ribadito: “La Chiesa è ‘in uscita’ o non è Chiesa, o è in cammino allargando sempre il suo spazio affinché tutti possano entrare, o non è Chiesa. È una Chiesa con le porte aperte”. “Io quando vedo, in questa diocesi o in quella di prima, qualche chiesetta con le porte chiuse, questo è un segnale brutto”, ha proseguito Francesco a braccio. Al termine dell’udienza il Papa ha anche lanciato un appello per trovare soluzioni alla crisi in Cile.

Cile: Barlocci (Università Cattolica del Norte), “il 90% della popolazione non arriva a fine mese”

“Appena il 10% delle persone stipendiate guadagna a sufficienza per riuscire ad arrivare a fine mese. Il 90% non ci arriva e la metà dei lavoratori ha uno stipendio al di sotto della soglia della povertà”. A spiegare al Sir le ragioni della protesta in Cile è Alberto Barlocci, giornalista e docente di filosofia del diritto dell’Università Cattolica del Norte nella sede di Coquimbo, a nord di Santiago. “L’aumento dei biglietti della metro non avrebbe potuto scatenare quello che è successo – precisa -. Si trattava di soli 5 centesimi di dollaro. Ma quei 5 centesimi sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era l’ultimo anello di una catena di abusi commessi contro la gente, che fatica ad arrivare a fine mese pur lavorando”.

Libano: p. Karam (Caritas), “è tempo di fatti concreti. Evitare strumentalizzazioni delle proteste”

“Il popolo ha ragione a manifestare per esprimere il proprio dissenso sulle scelte politiche che negano anche i diritti minimi. Basta con le promesse, è tempo di fatti concreti”. Padre Paul Karam, presidente di Caritas Libano, sintetizza al Sir l’appello lanciato oggi dall’assemblea dei patriarchi e vescovi libanesi, cattolici, ortodossi e di altre denominazioni cristiane, al termine di una riunione tenutasi a Beirut. All’ordine del giorno le proteste popolari contro il carovita e la corruzione che da giorni stanno riempiendo strade e piazze in moltissime città del Paese.

Mafia Capitale: Fiasco (sociologo) su pronunciamento Cassazione, “il problema della criminalità c’è e resta acuto”

“La banda della Magliana, che è la formazione romana più strutturata e originale nella capitale, non fu qualificata dalla Cassazione come associazione a delinquere di stampo mafioso, anche se il suo modus operandi era quello tipico delle associazioni di stampo mafioso. Ora dopo vent’anni si è riprodotta la stessa situazione, con una costante duplicità di vedute: una statica e una dinamica. La prima, raffigurata dal pronunciamento della Cassazione, la seconda, rappresentata da Giuseppe Pignatone fino alla sentenza della Corte d’appello, che guarda agli scenari evolutivi e individua tutti gli elementi costitutivi della costruzione di un soggetto tipico della criminalità di tipo mafioso”. Lo dice, in un’intervista al Sir, il sociologo Maurizio Fiasco, dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione su Mafia Capitale. Secondo Fiasco, “la Cassazione, con una pronuncia molto conservatrice e non evolutiva, mette in evidenza un’insufficienza del quadro normativo attuale per descrivere il punto d’approdo a cui è arrivata la mafia contemporanea”.

Ilva: mons. Santoro (Taranto), “no al licenziamento di 5mila persone, la politica intervenga”

“La prospettiva di licenziare 5mila persone, più del 50% dei lavoratori dell’Ilva, creerebbe un disagio sociale di enormi proporzioni. La politica deve intervenire perché la proposta della decarbonizzazione è giusta e positiva, però deve essere seguita da provvedimenti adeguati che non permettano la riduzione dei posti di lavoro”. Lo dice al Sir l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, alla luce della possibilità che l’azienda dichiari dai 4 ai 5mila esuberi in seguito allo stop alla produzione a caldo e all’abolizione dello scudo penale che era legato all’esecuzione del Piano ambientale fino all’agosto 2023 e concesso lo scorso agosto ad ArcelorMittal con il decreto “salva imprese”.

Sinodo per l’Amazzonia: card. Gracias, “ci sono tante cose in più che si possono fare per promuovere il ruolo delle donne, anche il Diritto canonico lo consente”

“Il diritto canonico e la teologia possono fare molto di più per promuovere il ruolo delle donne nella Chiesa”. Ne è convinto il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay, che rispondendo alle domande dei giornalisti – durante il briefing di oggi sul Sinodo per l’Amazzonia in Sala stampa vaticana – ha ricordato che “il diritto canonico, per le donne, prevede tutto, tranne che ascoltare la confessione e celebrare la messa”.” Ci sono tante cose in più che si possono fare per le donne, e dobbiamo farlo”, la tesi del cardinale, che ha sottolineato: “Il Papa vuole un decentramento. Noi vescovi non stiamo sfruttando tutte le possibilità che abbiamo a disposizione per promuovere questo processo”.

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Fonte: Sir