Papa a Pacora, Venezuela, Regeni, elezioni Parlamento Ue, Sea Watch, reddito di cittadinanza, Macedonia-Grecia

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa a Pacora, Venezuela, Regeni, elezioni Parlamento Ue, Sea Watch, reddito di cittadinanza, Macedonia-Grecia

Papa a Panama: liturgia penitenziale a Pacora, “ognuno di noi è molto più delle sue etichette”. Confessa 5 giovani detenuti

“Ognuno di noi è molto di più delle sue etichette”. A garantirlo è stato il Papa, nell’omelia delle liturgia penitenziale celebrata nel carcere minorile di Pacora con 150 giovani detenuti. “Così Gesù ci insegna e ci chiama a credere”, ha spiegato Francesco: “Il suo sguardo ci provoca a chiedere e cercare aiuto per percorrere le vie del superamento. A volte la mormorazione sembra vincere, ma non credeteci, non ascoltatela. Cercate e ascoltate le voci che spingono a guardare avanti e non quelle che vi tirano verso il basso”. “Il Signore vuole fare festa quando vede i suoi figli che ritornano a casa”, ha ricordato il Papa ai giovani citando ancora una volta la sua parabola preferita, quella del padre misericordioso, in cui Gesù ha manifestato fino all’estremo l’amore misericordioso del Padre. Al termine della liturgia penitenziale hanno avuto luogo le confessioni, durante le quali il Papa ha amministrato il sacramento della penitenza a cinque giovani detenuti. Salutati i 30 giovani carcerati che hanno costruito i confessionali, a bordo di un elicottero militare Francesco è partito alla volta dell’aeroporto Marcos A. Gelabert di Panama, per rientrare in nunziatura.

Venezuela: mons. Parra (Coro), “la cosa più logica è che Maduro faccia un passo indietro”

(da Panama) Un appello al presidente venezuelano Maduro a fare un passo indietro. A lanciarlo è mons. Mariano Parra, arcivescovo di Coro (Venezuela), in una intervista al Sir e a Tv2000, a margine della Giornata mondiale della gioventù in corso a Panama. “Che si ritiri”, dice l’arcivescovo: “La cosa più logica è che faccia un passo indietro. Dica, non sono voluto, non ho fatto bene, me ne vado”. “Personalmente – argomento l’arcivescovo – io non vorrei più lo scettro del comando e sacrificherei la mia posizione a beneficio del popolo. Credo che di fronte all’immensa maggioranza del popolo venezuelano che ha manifestato in questa maniera, io mi ritirerei. Non mi vogliono, non sto facendo bene? Se voglio bene al popolo, io mi ritiro. Quello che chiederei a Maduro è: per favore, pensi a questa possibilità, si renda conto che il popolo non è d’accordo con la politica che sta portando aventi; per favore, passi la mano ad un’altra persona che può risolvere i problemi che abbiamo”.

Giulio Regeni: Conte, “tre ani di attesa sono troppi. Far sì che sia fatta giustizia sulla sua tragica fine”

“Tre anni in attesa della verità sono lunghi, sono troppi. Nel mio ruolo di presidente del Consiglio sento fortemente la responsabilità di riuscire a far s’ che sia resa finalmente giustizia sulla tragica fine di Giulio Regeni”. Lo ha scritto il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in una lettera inviata al presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi, e condivisa poco fa sui social network. “È mio impegno e del mio Governo – prosegue il premier – cercare di infrangere il muro di silenzio che impedisce di individuare i responsabili di un’azione assurda e criminale. Ciò non consentirà di ridare la vita al giovane Giulio, ma certamente sarà un doveroso riconoscimento alle legittime richieste di verità dei suoi familiari e alla partecipe attenzione che in tutto il Paese si è manifestata su questa drammatica vicenda”. “Assicuro – conclude il premier – che ogni iniziativa non sarà risparmiata per il perseguimento della verità e della giustizia”.

Parlamento Ue: 4 mesi al voto, nuovo sito web con l’abc delle elezioni di maggio

(Bruxelles) Mancano quattro mesi dalle elezioni europee, che si terranno dal 23 al 26 maggio prossimi, e il Parlamento europeo ha inaugurato un sito web che spiega come votare in ogni Stato membro o dall’estero. “Il sito web – chiarisce una nota – è progettato per aiutare le persone a trovare tutte le informazioni pertinenti di cui hanno bisogno in un unico spazio”. Uno strumento al servizio dei cittadini elettori, dunque, nel quale figurano le notizie relative a quando e come si vota, alla composizione e al ruolo dell’Euroassemblea, ai sistemi elettorali. Le regole di voto nazionali per ogni Paese “sono spiegate in formato di domande e risposte, comprese le informazioni sul giorno di votazione, l’età di voto, i termini di registrazione per esercitare il diritto di voto, il numero totale di deputati europei da eleggere per ciascuno Stato, e collegamenti ai siti web delle autorità elettorali nazionali”. Il sito offre ulteriori informazioni su come votare dall’estero (se si proviene da un altro Paese dell’Unione o da un Paese terzo).

Sea Watch: mons. Pappalardo (Siracusa), “accogliere i migranti per i cristiani è un dovere”

“Le leggi non le conosco e quindi non posso pronunziarmi su quello che non è di mia competenza. Però, dinanzi a una persona che rischia la vita, ognuno di noi per la propria parte si deve attivare per assicurare la migliore accoglienza e salvaguardia della vita e della dignità di queste persone”. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, è intervenuto sulla vicenda della nave dell’ong Sea-Watch 3 con 47 migranti a bordo, da oggi alla fonda nella baia di Santa Panagia, durante la conferenza stampa per il nuovo portale dell’arcidiocesi di Siracusa. “Non possiamo pensare e ragionare in maniera tale che queste persone non abbiano nessun diritto. Hanno diritto alla vita, hanno diritto a poter esser accolti e rispettati come persone umane e perciò quello che è nelle nostre possibilità dobbiamo farlo e mi auguro che in alto loco si pensi in maniera corretta”, ha ammonito mons. Pappalardo. In merito alla eventuale disponibilità della Curia ad accogliere i 47 migranti, l’arcivescovo di Siracusa ha evidenziato che “ovviamente anche noi abbiamo il compito e, direi, forse più degli altri per quella testimonianza che dobbiamo dare al Vangelo, non lo dimentichiamo. Accogliere i forestieri non è una cosa specifica dei cristiani, perché il fenomeno delle migrazioni c’è sempre stato nella storia con diverse vicende. Ma, per noi cristiani è un dovere”.

Reddito di cittadinanza: mons. Santoro (Cei), “sia incentivo al lavoro e no assistenzialismo”

“Guardiamo con attenzione ma anche con un certo occhio critico al reddito di cittadinanza, uno strumento che è stato affinato, lo dobbiamo riconoscere, ma rimane, al di là dei difetti del piano, la grande necessità di misure concrete di sviluppo lavorativo”. Lo ha affermato mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, intervenendo al XIII Congresso nazionale del Movimento cristiani lavoratori. “O il reddito di cittadinanza è orientato al futuro dello sviluppo dell’occupazione o che futuro ha?”, ha domandato mons. Santoro per il quale “è urgente investire sul lavoro”. Il reddito di cittadinanza, ha detto, “ha senso come incentivo al lavoro, non come fatto assistenziale perché la persona è degna quando può esprimersi e non quando ha un fondo di garanzia”.

Macedonia-Grecia: accordo sul nome, via libera da Atene. Ue, “esempio di riconciliazione, nuovo impulso a prospettiva europea della regione”

Dopo una discussione durata 38 ore, il parlamento ellenico ha adottato oggi l’accordo di Prespa, firmato dal primo ministro greco Alexis Tsipras e quello di Macedonia Zoran Zaev lo scorso 17 giugno. La Macedonia cambierà il suo nome costituzionale nella Repubblica della Macedonia del Nord, e in cambio, la Grecia smetterà di porre il veto all’adesione di Skopje all’Unione europea e alla Nato. Favorevoli 153 parlamentari, contrari 146. Da Bruxelles subito parole di congratulazioni da parte del presidente Jean-Claude Juncker, dell’Alto rappresentante Federica Mogherini e del commissario Johannes Hahn che hanno salutato il voto come “esempio di riconciliazione per l’Europa nel suo insieme”, “ulteriore impulso alla prospettiva europea della regione”. “Atene e Skopje hanno, insieme, scritto oggi una nuova pagina del nostro futuro comune dell’Ue” si legge nel messaggio congiunto. Anche il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha espresso la sua soddisfazione.

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Fonte: Sir