Papa a petrolieri, vescovi Francia contro derive settarie, sciopero metalmeccanici, Parlamento Ue, emigranti italiani, Mattarella su impegno donne, Parolin su Gerusalemme

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa a petrolieri, vescovi Francia contro derive settarie, sciopero metalmeccanici, Parlamento Ue, emigranti italiani, Mattarella su impegno donne,...

Papa Francesco: a compagnie petrolifere, “gli effetti sul clima saranno catastrofici”. “I nostri figli, i nostri nipoti, non dovranno pagare”

“L’odierna crisi ecologica, specialmente il cambiamento climatico, minaccia il futuro stesso della famiglia umana”. A lanciare l’ennesimo allarme è stato il Papa, ricevendo in udienza, presso la Casina Pio IV, i partecipanti all’Incontro promosso dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale con i vertici delle Compagnie petrolifere mondiali sul tema “La transizione energetica e la tutela della casa comune”. “Gli effetti sul clima saranno catastrofici se oltrepassiamo la soglia degli 1.5ºC delineata nell’obiettivo dell’Accordo di Parigi”, il monito di Francesco, che ha citato il Rapporto speciale di quest’anno sull’impatto del riscaldamento globale, in base al quale “manca solo poco più di una decade per raggiungere questa barriera del riscaldamento globale”: “Di fronte a un’emergenza climatica – la proposta – dobbiamo prendere opportuni provvedimenti, per poter evitare di commettere una grave ingiustizia nei confronti dei poveri e delle future generazioni”. “I nostri figli e nipoti non dovrebbero dover pagare il costo dell’irresponsabilità della nostra generazione”, l’appello. “Mi scuso ma vorrei sottolineare questo”, ha precisato a braccio: “loro, i nostri figli, i nostri nipoti non dovranno pagare, non è giusto che loro paghino il costo della nostra irresponsabilità. Infatti, come sta diventando sempre più evidente, i giovani esigono un cambiamento”. “Il futuro è nostro, gridano i giovani oggi, e hanno ragione!”, ha esclamato ancora fuori testo.

Francia: vescovi contro le derive settarie nelle comunità cattoliche. Da ottobre 2018 a febbraio 2019, 1.300 segnalazioni

Dopo la lotta contro gli abusi sessuali commessi nella Chiesa su minori e persone vulnerabili, i vescovi di Francia rompono un altro tabù: le derive settarie che si registrano purtroppo nelle comunità cattoliche con conseguenze pesanti e durature sulle vittime. Hanno così istituito nel 2016 una “Cellula” con il compito di prendere in carico le segnalazioni, avvertire le autorità competenti perché agiscano secondo giustizia, accompagnare le vittime e aiutarle a trovare i mezzi per riprendere in mano la vita ma soprattutto per trovare il coraggio di andare presso i tribunali competenti. Tra ottobre 2018 e febbraio 2019, la “Cellula” – istituita presso la Conferenza episcopale francese – ha trattato 1.300 segnalazioni: 245 per chiamata telefonica; 1.000 per mail; una ventina di lettere inviate per posta e una decina di persone ricevute. Alla luce delle denunce, emerge che le “derive settarie” si registrano nelle comunità religiose nuove e antiche, nei gruppi religiosi integralisti e tradizionalisti, nei gruppi di “guarigione” e carismatici, nei movimenti religiosi. I dati sono contenuti in un Dossier redatto dalla Conferenza episcopale francese.

Sciopero metalmeccanici: Bentivogli (Fim-Cisl), “l’Italia del lavoro va valorizzata, non mortificata”

“Siamo scesi in piazza perché il governo in quest’anno ha mortificato l’Italia del lavoro, ha mortificato gli italiani onesti con i condoni fiscali. Si è comportato come Schettino: per qualche applauso ha rischiato di far affondare la nave. E adesso ci aspetta un autunno drammatico”. Così Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, ha spiegato al Sir le motivazioni per le quali oggi i metalmeccanici hanno scioperato per otto ore manifestando in diverse piazze d’Italia. “Chiediamo al governo di ridurre le tasse a chi le paga abbassando l’Irpef, fare una vera lotta all’evasione fiscale, sostenere gli investimenti industriali, fare in modo che le pensioni riconoscano le diversità che ci sono nel mondo del lavoro”, le richieste avavnzate da Bentivogli, second cui “ci sono tra gli 80mila e i 280mila posti a rischio” nel settore, per via delle tante vertenze aperte. Anche per questo “l’adesione agli scioperi di oggi è stata straordinaria, con punte del 95%. Le fabbriche si sono veramente svuotate e le piazze sono piene”. La richiesta è quella di “cambiare assolutamente rotta immediatamente” della politica economica e industriale del governo: “Altrimenti continueremo la mobilitazione fino a quando capiranno che l’Italia del lavoro va valorizzata e non mortificata”.

Parlamento europeo: costituiti i gruppi politici, Ppe il più numeroso, poi S&D e Renew Europe

(Bruxelles) L’Ufficio stampa del Parlamento europeo diffonde i dati aggiornati della composizione dell’emiciclo, considerando l’adesione – ad oggi – dei 751 eurodeputati eletti ai diversi gruppi politici che compongono l’Assemblea. Ogni gruppo deve avere almeno 25 eurodeputati provenienti da non meno di 7 Paesi. Non si esclude che nuovi gruppi possano formarsi nei prossimi giorni (ipotesi peraltro remota); la nuova legislatura prenderà inizio il 2 luglio a Strasburgo. Al momento, quindi, i gruppi sono così composti: Ppe – Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani), 179 deputati; S&D – Gruppo dell’Alleanza progressista di socialisti e democratici, 153 seggi; Ecr – Gruppo dei conservatori e riformisti europei, 61; Re – Renew Europe (già gruppo dei Liberaldemocratici, cui si aggiungono i deputati macronisti), 106; Gue/Ngl – Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, 38; Verdi/Ale – Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea, 75; Efdd – Gruppo Europa della libertà e della democrazia diretta, 43; Id – Identity and Democracy (già Enf), 73; Ni – Non iscritti, 9; Altri – Neoeletti senza appartenenza a un gruppo politico del Parlamento uscente, 14.

Emigrazione: Fond. Migrantes, “in 12 anni aumento del 64,7%, mobilità ricchezza per l’Italia”

“Venendo all’oggi e ai cittadini italiani cioè agli italiani con passaporto e cittadinanza residenti all’estero e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, dal 2006 al 2018 il loro numero è aumentato del 64,7% passando, in valore assoluto, da poco più di 3,1 milioni a più di 5,1 milioni”. È quanto si legge nel rapporto “Rim-Junior 2018-2019 – Le migrazioni italiane nel mondo raccontate ai ragazzi”, a cura della Fondazione Migrantes, presentato oggi alla Camera dei deputati. Rispondendo alla domanda se “la mobilità di così tanti italiani è oggi per l’Italia un danno o una ricchezza”, nel rapporto si afferma che “la mobilità in sé è una ricchezza perché, come abbiamo visto, spinge ad andare oltre se stessi facendo incontrare l’altro per sua natura diverso, per cultura, lingua e tradizioni”. “L’incontro con l’altro diverso da me è sempre un potenziale arricchimento”, si legge. Viene considerato, invece, un “problema” il fatto che “dall’Italia oggi si è obbligati a partire perché i giovani, i giovani adulti ma anche i cinquantenni rimasti disoccupati non riescono a trovare una occupazione e, una volta all’estero, non hanno la possibilità di tornare, perché le condizioni in Italia restano per loro proibitive”.

Donne: Mattarella, “protagoniste in ogni cosa, in maniera crescente. Questo arricchisce il Paese, lo rende più forte”

“Il beneficio che la Repubblica riceve dall’impegno protagonista delle donne è crescente ed è un contributo di straordinaria portata per la vita del nostro Paese. I risultati vi sono”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale le vincitrici del Premio “Donne ad alta quota” promosso dalla Fondazione Marisa Bellisario. Ricordando che “vi sono esempi tra di voi, ciascuno è un esempio di impegno nelle diverse generazioni e nei diversi ambienti, dalla vita economica del Paese, dall’attività produttiva, alla diplomazia, al giornalismo, alla Tv”, il Capo dello Stato ha sottolineato che “questa sorta di rassegna antologica, di campi di impegno che voi rappresentate dimostra come le donne siano protagoniste in ogni cosa, in maniera crescente e questo, ripeto, arricchisce il nostro Paese, lo rende più forte”. “Introduce anche un tratto particolare: quello – ha proseguito Mattarella – di far comprendere, negli impegni che si svolgono, l’importanza del sentirsi comunità di vita per il nostro Paese. Il contributo delle donne non è mai separato da questo, è più sensibile rispetto a questa esigenza di convivenza, di vivere insieme che il nostro Paese deve avvertire sempre di più”.

Santa Sede-Israele: card. Parolin, Gerusalemme “è patrimonio comune per tutti i fedeli delle tre grandi religioni monoteistiche e del mondo intero”

“Gerusalemme, città della pace” è “patrimonio comune per tutti i fedeli delle tre grandi religioni monoteistiche e del mondo intero”. Lo ha detto il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nel discorso pronunciato ieri, al Tempio Maggiore di Roma, in occasione della commemorazione del 25° anniversario delle relazioni diplomatiche tra lo Stato di Israele e la Santa Sede, durante il quale si è soffermato sulla “natura speciale” di tali relazioni, che emerge proprio dal carattere unico della Terra Santa, così ricca di storia e di fede e così cara al cuore dei credenti, siano essi ebrei, cristiani o musulmani”. “Il nostro impegno religioso e politico favorisca la vocazione della città ad essere un luogo di riconciliazione e di incontro tra le religioni, nonché un simbolo di rispetto e di coabitazione pacifica”, l’auspicio del porporato, che ha ricordato come “questo Tempio ha visto negli ultimi decenni la presenza di vari Papi, a partire dalla visita di San Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986, presenza che costituisce il segno visibile della trasformazione del rapporto tra cristiani ed ebrei negli ultimi 50 anni”. Poi la citazione delle parole pronunciate da Papa Francesco il 17 gennaio 2016: “Cari fratelli maggiori, dobbiamo davvero essere grati per tutto ciò che è stato possibile realizzare negli ultimi cinquant’anni, perché tra noi sono cresciute e si sono approfondite la comprensione reciproca, la mutua fiducia e l’amicizia”. In questo contesto, per Parolin, “si inserisce anche lo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e Israele, con l’apertura, il 15 giugno 1994, delle due Missioni diplomatiche a Tel Aviv e in Vaticano, a seguito dell’Accordo Fondamentale tra la Santa Sede e lo Stato di Israele, firmato il 30 dicembre 1993”.

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Fonte: Sir