Papa messa Ceneri, Commissione Ue su migrazioni, economia, Nicaragua, abusi su religiose Francia, parità di genere, tendopoli San Ferdinando

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa messa Ceneri, Commissione Ue su migrazioni, economia, Nicaragua, abusi su religiose Francia, parità di genere, tendopoli San Ferdinando

Papa Francesco: messa delle Ceneri, “i beni sono provvisori, il potere passa, il successo tramonta”. “La cultura dell’apparenza è un grande inganno”

“I nostri pensieri inseguono spesso cose passeggere, che vanno e vengono”. A denunciarlo è stato il Papa, che nell’omelia della Messa delle Ceneri, presieduta nella basilica di Santa Sabina all’Aventino, si è soffermato sul segno della cenere in testa come mezzo “per ritrovare la rotta” nella vita. “Il lieve strato di cenere che riceveremo – ha spiegato Francesco a proposito del tradizionale rito di inizio Quaresima – è per dirci, con delicatezza e verità: di tante cose che hai per la testa, dietro cui ogni giorno corri e ti affanni, non resterà nulla. Per quanto ti affatichi, dalla vita non porterai con te alcuna ricchezza. Le realtà terrene svaniscono, come polvere al vento”. “I beni sono provvisori, il potere passa, il successo tramonta”, la lista stilata dal Papa, secondo il quale “la cultura dell’apparenza, oggi dominante, che induce a vivere per le cose che passano, è un grande inganno. Perché è come una fiammata: una volta finita, resta solo la cenere”. “La Quaresima è il tempo per liberarci dall’illusione di vivere inseguendo la polvere”, la proposta di Francesco in preparazione alla Pasqua.

Commissione Ue: bilancio in materia di migrazione. “Portare avanti i progressi compiuti negli ultimi 4 anni”

(Bruxelles) “In materia di migrazione è indispensabile un approccio globale che comprenda azioni con partner al di fuori dell’Ue, alle frontiere esterne, e all’interno dell’Unione. Concentrarsi sulle questioni più urgenti non è sufficiente. La situazione richiede un’azione continua e determinata, che coinvolga tutti gli aspetti dell’approccio globale”. È un passaggio del documento steso dalla Commissione europea in vista del Consiglio europeo del 21-22 marzo, con il “bilancio sui progressi compiuti negli ultimi 4 anni”, comprendente i provvedimenti “ancora necessari per affrontare le sfide, immediate e future, che si pongono in materia di migrazione”. “Di fronte alla più grave crisi dei rifugiati che ha colpito il mondo dopo la Seconda guerra mondiale, l’Ue è riuscita a realizzare un cambiamento radicale nella gestione della migrazione e nella protezione delle frontiere”, vi si legge. L’Unione europea “ha offerto protezione e sostegno a milioni di persone, ha salvato vite umane, ha smantellato reti di trafficanti e ha fatto scendere gli arrivi irregolari in Europa al livello più basso registrato in 5 anni. Occorre tuttavia fare di più per rendere la politica comune in materia di migrazione realmente adeguata alle esigenze future”.

Economia: Conte, “congiuntura sfavorevole, accelerare il nostro processo riformatore”

“Di fronte ad una congiuntura sfavorevole la linea è di intensificare il nostro impegno, accelerare il nostro processo riformatore che riguarda misure economiche, sociali, giuridiche”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa congiunta con il presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vučić, al termine del loro incontro a Belgrado. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il premier ha sottolineato che “siamo perfettamente consapevoli che stiamo vivendo una congiuntura economica sfavorevole che nasce e si sviluppa sul piano internazionale”. “La guerra dei dazi non ci fa bene”, ha osservato Conte, secondo cui “dobbiamo agire su due fronti”: si tratta, ha spiegato il presidente del Consiglio, di “sostenere il nostro export, che è molto forte e questo ci rende anche più forti nel resistere alla congiuntura sfavorevole sul piano internazionale” e di “rafforzare anche la domanda interna”. Rispetto al reddito di cittadinanza, “siamo convinti che avrà un impatto significativo sulla domanda interna ma non rimettiamo solo al reddito di cittadinanza le misure di stimolo”.

Nicaragua: il card. Brenes invitato al Dialogo nazionale come testimone. Il nunzio unica figura internazionale ammessa al tavolo

Alla fine l’invito è arrivato. Il Governo del Nicaragua e l’opposizione di Alianza Civica hanno fatto pervenire al card. Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua e presidente della Conferenza episcopale nicaraguense (Cen), l’invito formale a partecipare alla prosecuzione del Dialogo nazionale nella sede dell’Incae (Istituto centroamericano per l’amministrazione delle imprese). L’invito, contemporaneamente recapitato anche ai rappresentanti degli Evangelici, riguarda comunque una presenza tra i “testimoni”, i “consulenti” e gli “accompagnatori”. Secondo quanto riferito dal segretario generale e portavoce della Cen, mons. Abelardo Mata, al giornalista in esilio Uriel Velazquez, i vescovi di riuniranno venerdì per dare una risposta all’invito, che esclude un ruolo diretto di mediazione e la presenza di altri vescovi al tavolo. L’unico rappresentate internazionale ammesso al tavolo sarà al momento il nunzio apostolico, mons. Waldemar Stanislaw Sommertag, mentre è stato rinviato il nodo della presenza di organismi internazionali di garanzia. Il rappresentante di Alianza Civica, Carlos Tünnermann, ha detto ieri di considerare “indispensabile” la presenza dei vescovi, i quanto la Cen è l’Istituzione “più credibile” nel Paese. L’Episcopato chiede segnali chiari, in particolare sulla liberazione dei detenuti politici e sul ritorno di un clima di libertà nel Paese, mentre si temono tattiche dilatorie da parte dell’Esecutivo, alle quali la Chiesa non intende prestarsi.

Francia: in onda ieri sul canale “Arte” docu-film su abusi subiti da religiose. Vescovi, “profonda indignazione, tristezza e rabbia”

Sentimenti di “profonda indignazione, tristezza e rabbia” sono stati espressi dalla Conferenza episcopale francese e dalla Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia, in seguito alla proiezione, ieri sera, sul canale “Arte” di un documentario “terribile e drammatico sull’abuso sessuale su suore vittime di sacerdoti religiosi o sacerdoti diocesani”. “È innanzitutto alle religiose e ai religiosi vittime di questi abusi che la Conferenza episcopale rivolge i suoi pensieri e le sue preghiere”, si legge in un comunicato dei vescovi francesi. “La lotta contro gli abusi sessuali e tutti gli altri tipi di abuso nella Chiesa è oggi una priorità di fronte alla quale tutti devono assumersi piena responsabilità. Questo è il messaggio che i presidenti delle Conferenze episcopali in tutto il mondo hanno condiviso di recente a Roma durante l’incontro per la protezione dei minori con Papa Francesco” ed è “con questa convinzione” che vescovi e congregazioni religiose di Francia “continuano i loro sforzi per accogliere e ascoltare le vittime ma anche per continuare, con loro, questa lotta contro ogni abuso nella Chiesa: abuso di potere, abuso di coscienza, abuso sessuale”. In un comunicato firmato da Sr. Véronique Margron, padre Marc Botzung e padre Daniel Federspiel, la Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia definisce “agghiacciante” il docu-film.

Giornata della donna: Parlamento Ue, “parità di genere nelle istituzioni per sostenere diritti e giustizia”

(Bruxelles) Raggiungere la parità di genere nella rappresentanza politica “è necessario per sostenere la giustizia sociale e i diritti delle donne”, ed è “condizione importante di una democrazia reale”. Oggi “le donne rimangono gravemente sottorappresentate” nelle istituzioni democratiche. Sebbene “la presenza equa non significhi parità di potere”, è comunque “condizione necessaria, ma non sufficiente, dell’uguaglianza di genere in ambito politico”. Questi passaggi sono tratti dallo studio “Le donne nel processo decisionale politico in vista delle prossime elezioni europee” commissionato dal Dipartimento di politica del Parlamento europeo per i diritti dei cittadini e gli affari costituzionali su richiesta della Commissione parlamentare diritti della donna e uguaglianza di genere (Femm). Lo studio analizza la rappresentanza delle donne all’interno del Parlamento europeo e delle istituzioni Ue, esamina i fattori chiave che influenzano l’equilibrio di genere tra i rappresentanti eletti, e propone strategie per promuovere l’equilibrio di genere.

Sgombero tendopoli San Ferdinando: don Alampi (Caritas Oppido), “bisogna trovare soluzioni alternative”

“Anche la nuova tendopoli è una sistemazione temporanea, perché per i migranti del territorio bisogna trovare soluzioni alternative”. A dirlo è don Cecè Alampi, responsabile della Caritas diocesana di Oppido-Palmi, che guida i volontari dell’organismo diocesano impegnati nella tendopoli di San Ferdinando. Sono iniziate questa mattina all’alba le operazioni di sgombero della baraccopoli, che nell’ultimo anno e mezzo ha visto tre persone perdere la vita. “Molti migranti sono andati via spontaneamente nei giorni scorsi, altri lo faranno da oggi è troveranno posto nei centri di accoglienza della Regione”. Lunga la fila di migranti che troveranno posto nella nuova tendopoli, edificata pochi mesi fa in un’area meglio bonificata. “Sono circa 280-300, in possesso di permesso umanitario e in regola secondo la normativa attuale”, precisa Alampi, che sottolinea l’“impegno per rendere le tende idonee ad ospitare in maniera dignitosa i migranti che vi faranno ingresso”. Il responsabile Caritas evidenzia che “tranne qualche piccola protesta, la loro risposta è stata positiva”.

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Fonte: Sir