Papa rientrato in Vaticano, terremoto in Albania, droga, Premio Sacharov a Sentsov, Medio Oriente, Venezuela, funerali Penelope Cossaro

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa rientrato in Vaticano, terremoto in Albania, droga, Premio Sacharov a Sentsov, Medio Oriente, Venezuela, funerali Penelope Cossaro

Papa Francesco: atterrato a Fiumicino al termine del viaggio in Thailandia e Giappone

È atterrato a Fiumicino, intorno alle 16.25, dopo oltre 12 ore di volo, il Boeing 787 della compagnia giapponese Ana, partito da Tokyo quando nella notte italiana erano le 3.43 circa, con a bordo Papa Francesco, il seguito e i giornalisti. Si è concluso così il 32° viaggio apostolico che per la quarta volta – dopo Corea (2014), Sri Lanka e Filippine (2015) e Myanmar e Bangladesh (2017) – ha portato il Pontefice in Estremo Oriente, prima in Thailandia poi in Giappone. Prima di far rientro in Vaticano, Papa Francesco si è recato nella basilica romana di Santa Maria Maggiore per pregare dinanzi all’icona mariana di Maria Salus Populi Romani e per ringraziarla per la riuscita del viaggio apostolico in Thailandia e Giappone. Tanti i temi affrontati nella consueta conferenza stampa sul volo aereo di ritorno: dalla pace agli armamenti nucleari, dalla pena di morte alla legittima difesa, dal bullismo alla violenza, dall’uso delle finanze vaticane fino alla situazione di Hong Kong e di diversi Paesi dell’America latina.

Terremoto in Albania: vescovi albanesi, “attivate le nostre strutture di aiuto per la popolazione più colpita”

“In questo momento di profondo dolore per ognuno di noi e in modo particolare per le persone che per di più hanno sofferto e continuano a soffrire le conseguenze naturali del terremoto, la Chiesa in Albania con i suoi fedeli, ma anche la solidarietà delle Chiese sorelle dai diversi Paesi del mondo, esprimano la loro profonda vicinanza”. Lo scrivono i vescovi dell’Albania in un messaggio rivolto alle comunità, dopo il sisma che nella scorsa notte ha devastato il Nord del Paese balcanico. Al momento sono almeno 20 le persone morte e 600 quelle ferite. Il pensiero dei presuli è rivolto alle persone “la cui vita è stata interrotta”. “Alle loro famiglie esprimiamo le condoglianze sincere e la preghiera continua per i loro cari. Siamo vicini alle persone che da questa tragedia naturale sono rimaste ferite, sia nel fisico che nello spirito. Preghiamo per la speranza e per il recupero, perché usciremo più forti da questo dolore. Stiamo vicino e sosteniamo tutte le strutture di soccorso e ricerca impegnate per la salvezza delle persone”. I vescovi annunciano anche che “come Chiesa abbiamo attivato le nostre strutture caritative e di aiuto concreto per venire incontro alla popolazione maggiormente colpita dalla ondata distruttiva del sisma”.

Droga: Emcdda-Europol, “europei spendono 30 miliardi l’anno per consumo di stupefacenti”. Fiorente mercato cannabis, cocaina, eroina

(Strasburgo) “Gli europei spendono almeno 30 miliardi di euro l’anno per il consumo di stupefacenti”: il dato emerge dalla Relazione 2019 curata da Emcdda (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze) e da Europol e diffusa oggi con cifre e analisi del “mercato” delle sostanze illecite in tutta l’Ue. “Il mercato della droga è un importante fonte di proventi per le organizzazioni criminali nell’Ue – spiegano gli esperti –. Circa due quinti (39%) della spesa totale sono rappresentati dalla cannabis, il 31% dalla cocaina, il 25% dall’eroina e il 5% da anfetamine e Mdma” (ecstasy). La Relazione è frutto di un lavoro congiunto delle due agenzie dell’Ue. Analizza anche le tendenze lunga la “filiera della droga”, esaminando le fasi di produzione, traffico, distribuzione e vendita. Descrive inoltre le “vaste ripercussioni” del mercato delle droghe sulla salute pubblica e la sicurezza e illustra possibili risposte “per efficaci politiche di controllo degli stupefacenti”.
Proprio oggi è stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di revisione della normativa sulle droghe, dpr 309 del 1990. Ad avanzarla le principali reti dei servizi del pubblico e del privato sociale che operano nel settore. In un’intervista al Sir, Luciano Squillaci, presidente della Fict, spiega i dettagli.

Parlamento Ue: Premio Sacharov. Sentsov, “accolgo il premio per tutti i prigionieri politici ucraini che si trovano nelle prigioni russe”

(Strasburgo) “Non avrei immaginato che il mio nome fosse associato alla lista dei nomi di coloro che hanno ricevuto il premio Sacharov”. Esordisce così Oleg Sentsov alla cerimonia di conferimento del premio oggi di fronte agli eurodeputati che nel 2018 avevano attribuito a lui, che si trovava in prigione, il riconoscimento. “È un onore enorme e una grande responsabilità”, ha continuato. “Accetto il premio non a titolo personale, ma per tutti i prigionieri politici ucraini che si trovano nelle prigioni russe” e per tutti gli attivisti che lottano per l’indipendenza. Sentsov era stato arrestato, processato e condannato a 20 anni di reclusione con l’accusa di aver complottato e programmato atti terroristici, in relazione al suo impegno per l’indipendenza della Crimea. Dopo 5 anni di detenzione scontati in Siberia, Sentsov è stato liberato lo scorso settembre nel quadro di uno scambio di prigionieri di guerra.

Venezuela: massacro contro la popolazione Ikabarú nel sudest del Paese. Nella zona forti interessi minerari

Ancora un massacro di una popolazione indigena, in Venezuela. Lo denuncia la rivista Sic del Centro Gumilla di Caracas, espressione dei gesuiti, in un documentato articolo della giornalista Minerva Vitti. Si tratta del popolo Ikabarú, che vive nel comune di Gran Sabana, nello stato sud-orientale del Bolívar, ai confini con il Brasile. Venerdì scorso un gruppo armato ha sparato in modo indiscriminato contro la popolazione. “Sono arrivati e hanno iniziato a sparare”, si sostiene in alcune testimonianze. Otto, finora, le vittime accertate, secondo l’ong Provea. Pur non essendo conosciuta con precisione l’identità del gruppo armato, è probabile che si tratti di bande armate legate allo Stato venezuelano, così com’era accaduto in precedenti occasioni. La rivista sottolinea il fatto che quella del popolo Ikabarú (un’etnia mista, di indigeni e non indigeni, di circa 2.500 persone) è una zona inclusa nel Piano strategico nazionale dell’Arco minero dell’Orinoco, che prevede l’indiscriminata estrazione mineraria, attualmente condotta in modo quasi esclusivamente illegale e nonostante tale popolazione abbia titolo per essere garante e amministratrice del suo territorio.

Medio Oriente: Kiwan (Libano), “i cristiani non sono stranieri e non hanno bisogno di garanti ma di cittadinanza”

“La situazione in Medio Oriente è preoccupante. I fenomeni che attraversano questa regione calda non sono solo di natura politica ma toccano temi come il terrorismo, il settarismo, il concetto di minoranza”. Lo ha spiegato al Sir Saad Kiwan, giornalista e intellettuale libanese, tra i promotori dell’incontro del laicato arabo cristiano che si è svolto il 23 novembre a Parigi. Circa 100 rappresentanti di diversi riti e provenienze hanno dibattuto su come portare avanti l’idea di fratellanza e cittadinanza, quale base su cui individuare la soluzione ai problemi della regione e dei rispettivi Paesi. “È bene ricordare che i cristiani non sono stranieri in Medio Oriente ma sono gli abitanti originari e non hanno bisogno di nessuna protezione”, ha aggiunto l’intellettuale, puntando l’indice contro quegli attori regionali e internazionali che stanno “cercando di lanciare un’alleanza delle minoranze offrendo protezione davanti al bubbone del terrorismo sunnita dello Stato Islamico”.

Diocesi: mons. Mazzocato (Udine), “uniti ai genitori e a quanti hanno amato Penelope, portata via dalla morte in modo straziante ed impensabile”

“Col cuore e con la preghiera mi unisco alla celebrazione della santa messa di esequie in suffragio della cara Penelope. Il modo straziante ed impensabile con cui la morte l’ha strappata ai suoi genitori e a quanti le volevano bene, ha fatto entrare questa bambina nel cuore di tutti noi e ci ha uniti nell’affetto e in un profondo e incredulo dolore”. Questo un passaggio del messaggio di partecipazione che mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, ha inviato per i funerali della piccola Penelope Cossaro, celebrati oggi nel duomo di Udine. La piccola di 7 anni è morta lo scorso 21 novembre, travolta da un’acquasantiera in marmo nella chiesa di Santa Chiara a Udine. La bimba si trovava nella chiesetta del Trecento con il direttore spirituale del Collegio Uccellis e altri otto compagni di scuola con cui si stava preparando alla prima comunione. “Il vuoto improvviso e senza spiegazioni che Penelope ha lasciato, rende vana ogni nostra parola – sottolinea mons. Mazzocato –. Solo la fede e la speranza in Gesù, che ha vinto la morte, ci aiuta a pronunciare poche e sofferte parole che non possono che essere di preghiera”.

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Fonte: Sir