Vescovi su riscaldamento globale, legge culti in Bulgaria, Libia, Lello Di Segni, fine vita, migranti Honduras, Sinodo

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Vescovi su riscaldamento globale, legge culti in Bulgaria, Libia, Lello Di Segni, fine vita, migranti Honduras, Sinodo

Clima: episcopati dei cinque continenti chiedono ai governi “azione immediata contro il riscaldamento globale”

I vescovi delle Conferenze episcopali regionali di Europa, Asia, Africa, America Latina ed Oceania hanno firmato oggi a Roma, nella sede di Radio Vaticana, una dichiarazione congiunta per chiedere ai leader dei governi di tutto il mondo “una azione immediata” per contrastare “gli effetti devastanti” dei cambiamenti climatici. In vista del summit Cop24 che si svolgerà a dicembre a Katowice, in Polonia, i vescovi chiedono di giungere ad un accordo per limitare l’innalzamento del riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi. Il processo è sostenuto da Caritas internationalis, Cidse e The Global catholic climate movement. Nel documento viene ricordata l’urgenza di “una giustizia intergenerazionale” nei confronti dei giovani; di “tutelare la dignità umana e i diritti, in particolare dei più vulnerabili”; di “preservare e proteggere il sapere e le tradizioni delle comunità indigene”, di cambiare il “paradigma finanziario”, “trasformare il settore energetico” e “ripensare il settore agricolo”.

Bulgaria: i vescovi contro la legge sui culti, “minaccia la libertà delle Confessioni”

“Le modifiche alla legge sui culti, già approvate in prima votazione, preoccupano molto e hanno un contenuto discriminatorio che minaccia la libertà delle Confessioni e prevede un intervento inaccettabile da parte dello Stato all’autonomia delle Chiese e delle religioni presenti in Bulgaria”. Lo affermano i membri della Conferenza episcopale bulgara nella loro posizione riguardo la legge sui culti, inviata al Parlamento e firmata dal presidente dei vescovi bulgari, mons. Christo Proykov. La proposta di legge contenente una serie di articoli non accettabili per le Confessioni religiose è stata approvata in prima votazione dal Parlamento l’11 ottobre. Contrari alle modifiche sono anche la Chiesa ortodossa, la maggiore Confessione, gli islamici e i protestanti. “La legge – affermano i vescovi – è una restaurazione dei permessi che erano richiesti durante il comunismo, tratta in modo diseguale le Confessioni religiose registrate, viola i principi dello Stato di diritto, nega la libertà delle religioni in conflitto con la Costituzione e gli atti internazionali ai quali la Bulgaria aderisce”.

Libia: vertice Conte-al Serraj a Palazzo Chigi, “perseguire, con ogni sforzo, il massimo coinvolgimento di tutti gli attori locali e internazionali”

“Perseguire, con ogni sforzo possibile, il massimo coinvolgimento di tutti gli attori locali e internazionali che hanno a cuore l’evoluzione positiva della situazione in Libia, nell’interesse delle sue popolazioni e delle sue istituzioni”. È la necessità su cui hanno concordato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e il presidente del Consiglio presidenziale del Governo di accordo nazionale della Libia, Fayez al Serraj, nel corso del “lungo e dettagliato incontro” svoltosi oggi a Palazzo Chigi “durante il quale sono stati affrontati vari temi in vista della Conferenza sulla Libia in programma a Palermo”. “Il Presidente al Serraj – si legge in una nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – ha confermato la sua presenza alla Conferenza sulla Libia il 12 e 13 novembre, ribadendo insieme al presidente Conte l’importanza di assicurare le condizioni di sicurezza e di sviluppo economico, nonché il rafforzamento del quadro politico-costituzionale quale base per un ordinato processo politico fondato sul Piano d’azione delle Nazioni Unite”.

Morte Lello Di Segni: Dureghello (Comunità ebraica Roma), “non permettere a chi vuole cancellare la Storia di prendere il sopravvento”

È scomparso nella notte Lello Di Segni, ultimo sopravvissuto alla deportazione nei campi di sterminio a fare ritorno tra quanti furono catturati nella retata nazista del 16 ottobre 1943. Cordoglio è stato espresso dalla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, per quella che rappresenta “una perdita gravissima per l’intero ebraismo italiano e romano”. Lello Di Segni era nato a Roma il 4 novembre del 1926 da Cesare Di Segni ed Enrichetta Zarfati. Il padre venditore ambulante, la madre casalinga. Arrestato insieme ai suoi cari, è condotto ad Auschwitz-Birkenau (da dove è separato dalla madre e dai tre fratelli, tutti più piccoli di lui). “La sua sua perdita, oltreché essere un dolore per la nostra Comunità, è purtroppo un segnale di attenzione e un monito verso le generazioni future. Con lui – Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma – viene a mancare la memoria storica di chi ha subito la razzia del 16 ottobre tornando per raccontarcela. Da oggi dobbiamo trovare il coraggio per essere ancora più forti, per non dimenticare e non permettere a chi vuole cancellare la Storia e a chi vorrebbe farcela rivivere di prendere il sopravvento. Alla sua famiglia l’abbraccio dell’intera Comunità”.

Fine vita: Enoc (Bambino Gesù), “famiglie non sono sole, qui curiamo e accompagniamo bambini dichiarati inguaribili”

“All’Ospedale Bambino Gesù abbiamo fatto la scelta di curare anche quei bambini definiti inguaribili”. Lo ha ricordato Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico romano, sottolineando che questa scelta si fa “con le famiglie” e rappresenta “un accompagnamento”. “Anche i bambini che la scienza dichiara inguaribili noi li curiamo, fino a quando la vita fa il suo corso o i genitori prendono altre decisioni”, ha spiegato Enoc a margine della conferenza stampa di presentazione di “Dottori in corsia – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù”, una docu-serie in dieci puntate, ideata da Simona Ercolani e prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction. “Ciò che è importante è dire alle famiglie come stanno le cose e far sentire loro che non saranno abbandonate”, ha aggiunto la presidente del “Bambino Gesù”.

Migranti Honduras: Unicef, circa 2.300 bambini in viaggio verso il Messico hanno bisogno di protezione e aiuto

Circa 2.300 bambini, che viaggiano con la carovana di migranti partiti da El Salvador, Guatemala e Honduras, hanno bisogno di protezione e accesso a servizi essenziali come assistenza sanitaria, acqua pulita e servizi igienici adeguati. Lo afferma l’Unicef, presente sul campo con i propri operatori per portare aiuto e assistenza alle decine di migliaia di persone che si trovano ora nel Messico meridionale. Il lungo e faticoso viaggio ha lasciato i bambini esposti alle intemperie, comprese le temperature pericolosamente calde, con accesso limitato ad un riparo adeguato. Alcuni si sono già ammalati o hanno sofferto di disidratazione. Molti dei bambini e delle famiglie della carovana stanno fuggendo da bande e da violenze di genere, estorsioni, povertà e accesso limitato a un’istruzione di qualità e a servizi sociali nei loro Paesi d’origine. In Messico, Unicef sta lavorando con il governo e altri partner per garantire che i bambini sradicati ricevano il sostegno e i servizi di cui hanno bisogno e che i loro diritti siano rispettati.

Sinodo 2018: card. Bassetti, “basta stereotipi, occorre prendersi cura dei giovani”

“Ci troviamo a vivere un drammatico paradosso in cui si parla molto dei giovani ma lo si fa con sconcertante superficialità. Siamo circondati da una narrazione stereotipata”. Lo scrive il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nella sua lettera per il numero di novembre di “Vita pastorale”, anticipato al Sir. La convinzione del porporato è che “i tempi sociali nel nostro Paese non siano al passo con i nostri giovani”. Citando l’“I care” di don Milani, il presidente della Cei sostiene che “questi giovani ci stanno a cuore”. “Per questo dobbiamo dire con forza: il tuo futuro, caro ragazzo, mi sta a cuore. E mi sta a cuore così tanto che mi impegno forte per te. Mi impegno a farti crescere nella fede e nell’amore; ad aiutarti a diventare uomo o donna; a pensare una formazione adeguata ai tuoi interessi. E mi impegno a riconoscere un’etica del lavoro che difenda la tua dignità come persona umana”.

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Fonte: Sir