Vincent Lambert, Emanuela Orlandi, ordinanza chiese terremotate, anniversario Srebrenica, titoli accademici pontifici, maltempo a Pescara

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Vincent Lambert, Emanuela Orlandi, ordinanza chiese terremotate, anniversario Srebrenica, titoli accademici pontifici, maltempo a Pescara

Vincent Lambert: è morto stamattina. Dal 2 luglio erano state sospese cure e alimentazione. Il Papa, “Dio Padre lo accolga tra le sue braccia”

È morto questa mattina Vincent Lambert, l’uomo tetraplegico da oltre 10 anni, simbolo in Francia della lotta per il fine vita. Dopo l’ultima decisione del tribunale, i medici gli avevano sospeso cure e alimentazione dal 2 luglio della scorsa settimana.
In un tweet pubblicato sull’accaount @Pontifex, Papa Francesco così si è espresso: “Dio Padre accolga tra le sue braccia Vincent Lambert. Non costruiamo una civiltà che elimina le persone la cui vita riteniamo non sia più degna di essere vissuta: ogni vita ha valore, sempre”.
Il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ha riferito che “abbiamo accolto con dolore la notizia della morte di Vincent Lambert. Preghiamo affinché il Signore lo accolga nella sua Casa ed esprimiamo vicinanza ai suoi cari e a quanti, fino all’ultimo, si sono impegnati ad assisterlo con amore e dedizione”.
Di “una sconfitta per la nostra umanità” ha parlato invece la Pontificia Accademia per la vita che, attraverso un tweet, ha fatto sapere che “mons. Paglia e tutta la Pontificia Accademia per la vita pregano per la famiglia di Vincent Lambert, per i medici, per tutte le persone coinvolte in questa vicenda”.

Vincent Lambert: p. Magnin (vescovi francesi), “la grandezza di una vita umana va ben oltre le sue condizioni”

Raccogliersi, pregare, e trarre un monito da questo dramma affinché non si ripeta più. Ma anche sperare in un cammino di riconciliazione familiare, pur se lungo e difficile, perché “la vita di Vincent Lambert lo merita”. Così p. Thierry Magnin, nuovo segretario generale della Conferenza episcopale francese, in un’intervista pubblicata sul quotidiano cattolico “La Croix” dopo la morte, questa mattina, di Lambert. Descrivendo la propria reazione all’annuncio del decesso, p. Magnin parla di raccoglimento e di “profonda tristezza”. Raccoglimento “davanti alla morte di un uomo colpito duramente da un terribile incidente” e davanti alla “grandezza di una vita umana a prescindere dalle sue condizioni, una grandezza che va ben oltre tutti gli argomenti a favore o contro la scelta che i medici e la giustizia hanno fatto per porvi fine”. Tristezza “perché il dramma dell’incidente è reso doppio da una tragedia che può essere anche peggiore, la lacerazione di una famiglia, intensificata da una battaglia legale che appariva senza speranza”.
Intervistato dal Sir, il giurista Alberto Gambino, presidente di Scienza & Vita e prorettore dell’Università europea di Roma, ha parlato di “un momento di grande tristezza e di rispetto verso il dolore della famiglia di Vincent Lambert. Ma non si può tacere che questa vicenda ha avuto dei contorni giudiziari particolarmente cruciali”. Gambino ha ricordato che “c’è stato un intervento di un Comitato delle Nazioni Unite che aveva chiesto alla Francia di soprassedere rispetto all’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione. Davanti a questa richiesta che interviene, dopo che per dieci anni sono state portate avanti alimentazione e idratazione, francamente non averla accolta è sembrato, mi si passi l’espressione, un atto di superbia di uno Stato che non ritiene di dover sottostare a richieste di organismi internazionali, di cui la Francia peraltro fa parte ma che non rappresentano tuttavia la giurisdizione francese”.

Emanuela Orlandi: Gisotti, “le ricerche al Campo Santo Teutonico hanno dato esito negativo”

“Si sono concluse alle ore 11.15 le operazioni al Campo Santo Teutonico nell’ambito delle incombenze istruttorie del caso Orlandi. Le ricerche hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie. L’accurata ispezione sulla tomba della Principessa Sophie von Hohenlohe ha riportato alla luce un ampio vano sotterraneo di circa 4 metri per 3,70, completamente vuoto. Successivamente si sono svolte le operazioni di apertura della seconda tomba-sarcofago, quella della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Al suo interno non sono stati rinvenuti resti umani. I familiari delle due Principesse sono stati informati dell’esito delle ricerche”. Lo ha affermato il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. Agli accertamenti hanno collaborato il personale della Fabbrica di San Pietro, il professor Giovanni Arcudi, coadiuvato dal suo staff, alla presenza di un perito di fiducia nominato dal legale della famiglia di Emanuela Orlandi. Erano presenti l’avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, e il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi. Al termine delle operazioni, conclude Gisotti, “ci teniamo a ribadire che la Santa Sede ha sempre mostrato attenzione e vicinanza alla sofferenza della Famiglia Orlandi e in particolare alla mamma di Emanuela. Attenzione dimostrata anche in questa occasione nell’accogliere la richiesta specifica della famiglia di fare verifiche nel Campo Santo Teutonico”.

Terremoto Centro Italia: ordinanza avvio lavori chiese. Pompili (Rieti), “un passo nella direzione giusta”. Boccardo (Spoleto-Norcia), “aperta una strada per ridare identità”

“Finalmente, era ora. Aspettavamo da circa un anno e mezzo”. È il commento, rilasciato al Sir, del vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, dopo che ieri il Commissario straordinario Piero Farabollini ha emanato l’ordinanza per far partire i lavori in 600 delle 3.000 chiese danneggiate dal sisma del 2016 in Centro Italia. L’ordinanza stanzia 275 milioni di euro e prevede procedure semplificate per interventi al di sotto della soglia dei 600mila euro di lavori. “Il premier Conte, dopo la riunione ai primi di giugno in Cei con i vescovi delle diocesi terremotate, aveva assicurato, resosi conto dell’obiettivo ritardo, della necessità di un’ordinanza sollecita che desse il sapore di un cambio di passo, sempre auspicato a parole ma lontano dall’essere poi realizzato. Si tratta, quindi, di una scelta importante – rileva Pompili – se si verificherà quello che era stato promesso: la definizione di regole trasparenti e snelle legate a doppio filo a una normativa che faccia premio sulla velocità, senza la quale il recupero di migliaia di chiese sarà un sogno, e la possibilità per le diocesi di fare da soggetto attuatore. L’ordinanza, in questo senso, pare andare nella direzione giusta”.
Per mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, “si è aperta una strada che ci permetterà di mettere mano seriamente ad alcuni cantieri per restituire alle comunità qualcuna di queste chiese che sono anche espressione della loro identità”. “Le diocesi potranno assumere il ruolo di soggetto attuatore e gli interventi saranno di fatto equiparati alla ricostruzione privata”, ha spiegato al Sir l’arcivescovo, sottolineando che “è ciò che come diocesi avevamo più volte chiesto al commissario straordinario e anche al presidente Conte a giugno alla riunione in Cei con i vescovi delle diocesi terremotate”.

Srebrenica: Mogherini e Hahn commemorano oggi il genocidio. “Uno dei momenti più oscuri dell’umanità”

(Bruxelles) “Questa tragedia ci perseguita ancora, benché siano passati ventiquattro anni”. Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Ue, e il commissario Johannes Hahn oggi commemorano il genocidio di Srebrenica e ricordano “le vittime e tutti coloro le cui vite sono state colpite da quegli eventi tragici”. I giorni dall’11 al 16 luglio del 1995, quando furono uccisi oltre 8mila musulmani dalle milizie dell’armata serbo-bosniaca guidate dal generale Ratko Mladić, sono “uno dei momenti più oscuri dell’umanità, nella storia europea moderna”, hanno detto Mogherini e Hahn. Oltre al “dovere di ricordare sempre”, “abbiamo la responsabilità di ancorare fermamente la pace e assicurare un futuro stabile per tutti gli abitanti della Bosnia ed Erzegovina e della regione”. I due leader europei chiedono di “porre fine all’impunità e superare i retaggi del passato”, senza alcuna “retorica incendiaria, negazionismo, revisionismo o glorificazione dei criminali di guerra”.

Università: dal 25 luglio in vigore il riconoscimento dei titoli accademici pontifici in Italia

Entra in vigore il 25 luglio e costituisce un risultato importante per tutte le Facoltà Teologiche e gli Istituti Superiori di Scienze Religiose e le altre istituzioni accademiche ecclesiastiche in Italia: è il Decreto del Presidente della Repubblica, pubblicato il 10 luglio sulla Gazzetta Ufficiale, che dà esecuzione allo scambio di Note verbali sul riconoscimento dei titoli accademici pontifici nelle discipline ecclesiastiche, seguite all’accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede del 13 febbraio scorso. L’accordo prevede una estensione delle discipline “concordatarie” riconosciute dallo Stato italiano, che prima si limitavano alla Teologia e alla Sacra Scrittura, e che ora comprenderanno anche il Diritto Canonico, la Liturgia, la Spiritualità, la Missiologia e le Scienze religiose. Si attiveranno ora, come da accordi, tavoli tecnici per definire le intese tra il Miur e la Congregazione per l’Educazione Cattolica per l’individuazione di procedure congrue per l’esecuzione del riconoscimento.

Maltempo: De Dominicis (Caritas Pescara-Penne), “alcuni danni a mezzi e tetti” ma anche “episodi di solidarietà che ci hanno commosso”

Rientrata l’emergenza maltempo, ora inizia la conta dei danni dopo la violenta grandinata e la bomba d’acqua che ha colpito ieri, 10 luglio, le località che si affacciano sull’Adriatico e, in particolare, la zona di Pescara in Abruzzo. Anche la Caritas della diocesi di Pescara-Penne si è confrontata con l’Amministrazione comunale di Pescara per gestire questo evento meteorologico che ha gettato nel panico la zona facendo registrare allagamenti e feriti. Orari straordinari per la “Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II” che ha tenuto aperti i battenti anche oltre l’orario previsto per offrire riparo, vitto e alloggio ai senza dimora che si trovano a Pescara. “Non ci sono state particolari criticità ma, a causa della grandine e della pioggia, abbiamo registrato anche noi dei danni a dei mezzi e ai tetti di alcune strutture”, ha dichiarato al Sir Corrado De Dominicis, vicedirettore della Fondazione Caritas, che sottolinea come siano già all’opera i periti e i tecnici della diocesi per quantificare i danni. Una disgrazia che ha però messo in mostra anche alcuni episodi di solidarietà che, come confessa De Dominicis, “ci hanno commosso”.

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Fonte: Sir