5 per mille, Rufa (Lega): “Basta polemiche, la proposta aumenta fondi e introduce novità importanti”

L’esponente della Lega sulla proposta di legge che destinerebbe i fondi del 5 per mille alle forze di polizia. “Chiediamo al terzo settore una più attenta riflessione sui contenuti. Il testo non introduce un fondo assistenza per il personale di Forze di Polizia e delle Forze Armate ‘tout court’ ma li vincola ad una funzione solo previdenziale. E grazie agli emendamenti prevede già un aumento di 300 milioni del fondo previsto per il 5 per mille”

5 per mille, Rufa (Lega): “Basta polemiche, la proposta aumenta fondi e introduce novità importanti”

“Chiediamo al terzo settore una più attenta riflessione sui contenuti del pdl Rufa e di fare squadra per perfezionare il testo del provvedimento, evitando polemiche pretestuose che danneggiano tutti senza migliorare nulla”. E’ quanto afferma il senatore della Lega Gianfranco Rufa, primo firmatario della proposta di legge che porta il suo nome e che, in queste settimane, è finita sotto la lente del terzo settore italiano, soprattutto per la possibilità prevista di utilizzare le risorse del 5 per mille per le forze dell’ordine. Un’eventualità che ha trovato la netta contrarietà del Forum terzo settore.

“Anzitutto occorre specificare che il testo non introduce un fondo assistenza per il personale di Forze di Polizia e delle Forze Armate ‘tout court’ ma li vincola ad una funzione solo previdenziale, come ad esempio il sostentamento per le famiglie di agenti deceduti in servizio – afferma Rufa -. Bisogna poi ricordare che dopo l’approvazione in Senato, il testo ha già visto delle proposte emendative che arrivano proprio dalla Lega. In primis di un aumento di 300 milioni del fondo previsto per il 5 per mille, che passerebbe dagli attuali 500 circa ad un totale di circa 820, garantendo maggiori contributi a disposizione di tutti. Viene inoltre introdotta maggiore libertà di scelta per il cittadino attraverso il meccanismo della multipla distribuzione: una novità attesa da tempo e che darà a ciascuno la possibilità di destinare la propria quota del 5 per mille anche a più realtà e non soltanto ad una”.

“Iniziative importanti e novità che non sono contro le associazioni ma andrebbero a migliorare il sistema del terzo settore, nell’ottica di valorizzare il quadro complessivo – continua l’esponente della Lega -. Peraltro come Lega abbiamo anche proposto al ministro per l’Istruzione di inserire il volontariato nel percorso scolastico come elemento di valutazione, per stimolare i giovani a prendere parte alla cosa pubblica nell’interesse della collettività”.
“In conclusione dire che la proposta di legge Rufa è un ‘pericoloso precedente’ e sostenere che ‘va a snaturare la funzione del 5 per mille’ non solo è scorretto, ma sembra dimostrare che la volontà non è quella di confrontarsi nel merito ma di creare confusione per affossare un lavoro utile anche al terzo settore – conclude il parlamentare -. Auspico che questa polemica possa terminare al più presto e che tutti si possa fare squadra e confrontarsi realmente sui contenuti del testo, che non è contro le associazioni ma ha l’obiettivo di introdurre migliorie e novità utili sia al terzo settore che agli uomini e donne in divisa”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)