Al San Gaetano, il 4 novembre, "Canti e testi per la pace"

L’occasione del 4 novembre, nel centenario dell’ultimo anno della Grande Guerra, richiama tutti noi ad una festevole celebrazione e nello stesso tempo ad una riflessione sugli avvenimenti che tanto segnarono la storia del nostro paese. Questo ricordo della guerra intende essere in realtà e in definitiva un appello per la pace, se è vero che quei morti ci hanno insegnato qualcosa.

Al San Gaetano, il 4 novembre, "Canti e testi per la pace"

La Stagione Armonicadomenica 4 novembre, ore 18 nella Chiesa di San Gaetano, propone un itinerario di rimembranza con l’esecuzione di brani corali alternati alla lettura di testi, in poesia e in prosa, espressione diretta di autori che vissero quei momenti drammatici in prima persona.I brani musicali che aprono il concerto sono espressamente dedicati al ricordo della prima guerra mondiale e utilizzano testimonianze dirette di Ungaretti e di Slataper. Le citazioni dei salmi portano alla meditazione e al ripudio di ogni violenza; le due parti dal Requiem di Pizzetti e più ancora il Miserere di Alessandro Scarlatti sono intesi come una catarsi e una richiesta di perdono per i mali di tutte le guerre e una tensione morale verso la pace. La declamazione di testi scritti in quel tempo ci riporta al clima di allora, fornendo improvvisi squarci di immagini e fatti d’arme. La sinergia tra la musica corale e la narrazione parlata contribuisce a ricreare l’ambiente della guerra, mentre il testo cantato acquista una forza e un’intensità espressiva che ben si addice a questo momento solenne. È il momento celebrativo di un evento che ha contribuito molto alla formazione di una coscienza degli italiani; è giusto ricordare quel momento glorioso della nostra storia, ma senza retorica, ricordando quell’aforisma di Thomas Mann che dice: “La guerra è solo una fuga codarda dai problemi della pace”. La Stagione Armonica. Fondato nel 1991 dai madrigalisti del Centro di Musica Antica di Padova, l’ensemble è specializzato nel repertorio rinascimentale e barocco. Ha collaborato con musicisti quali Anthony Rooley, Nigel Rogers, Jordi Savall, Gustav Leonhardt, Andrea Marcon, Ottavio Dantone. A partire dal 2009 ha partecipato a diverse produzioni dirette da Riccardo Muti, tra cui la Missa Defunctorum di Paisiello al Festival di Salisburgo e il Requiem di Cherubini al Ravenna Festival. Tra le esecuzioni di maggior rilievo si distinguono inoltre, l’Oratorio di Natale, la Passione secondo Giovanni e la Messa in si minore di Bach; il Messiah di Handel; l’oratorio Il re del dolore di Caldara sotto la direzione di Ottavio Dantone; la Via Crucis di Liszt diretta da Michele Campanella; Curlew River di Britten con la direzione di Jonathan Webb; l’opera mozartiana Il ratto dal serraglio con René Jacobs. La Stagione Armonica ha registrato concerti per la RAI e per le emittenti radiotelevisive di Germania, Francia, Belgio e Svizzera. Insieme all’Accademia degli Astrusi ha partecipato alla registrazione del pluripremiato CD SemiramideLa Signora regale realizzato da Anna Bonitatibus. Sergio Balestracci. Dopo gli studi al Conservatorio di Piacenza, Sergio Balestracci si è diplomato in flauto dritto con Edgar Hunt al Trinity College of Music di Londra e in storia moderna all’Università di Torino. Ha intrapreso la carriera artistica come flautista, dedicandosi ben presto anche alla direzione. Svolge una intensa attività concertistica, avendo contribuito, tra i primi in Italia, alla riscoperta del repertorio rinascimentale e barocco. Dal 1996 è direttore artistico dell’ensemble vocale e strumentale La Stagione Armonica. Tra le numerose produzioni realizzate con il suo ensemble si distinguono esecuzioni in forma di concerto di opere quali Totila di Legrenzi, Orfeo di Monteverdi, Pygmalion di Rameau, La clemenza di Tito di Caldara. Ha diretto i capisaldi del repertorio vocale sacro barocco e pagine del Novecento, da Schönberg a Stravinskij e Weill. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti

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