Albo dei fedeli servitori. Grazie a chi rende possibile la vita della Chiesa

Nella solennità di san Prosdocimo, lo scorso anno, è stato consegnato un segno di gratitudine a 31 laiche e laici che si sono spesi con dedizione nella Chiesa. Il vescovo invita le parrocchie a individuarne altri

Albo dei fedeli servitori. Grazie a chi rende possibile la vita della Chiesa

Lo scorso anno – durante la celebrazione eucaristica a Santa Giustina nella solennità di san Prosdocimo, il 7 novembre – il vescovo Claudio ha consegnato un segno di riconoscimento e gratitudine a un gruppo di 31 laiche e laici che si sono spesi con dedizione, gratuità, fedeltà, umiltà nella Chiesa. Questi uomini e donne si erano dedicati a vari ambiti: la catechesi, il servizio liturgico, l’animazione della carità, la visita agli ammalati, il volontariato, la pastorale eucaristica, l’assistenza agli ultimi, la formazione in parrocchia, la propria professione. Questi cristiani sono stati riconosciuti “fedeli servitori” cioè credenti (“fedeli”) che hanno espresso la loro fede in un servizio prolungato e autentico (“servitori”).

Quest’anno, don Claudio torna a “sollecitare” i parroci e i vice presidenti dei consigli pastorali parrocchiali perché individuino i nominativi di quelle persone che «sono state chiamate da Dio a rendere possibile la vita e la missione della Chiesa con la dignità e la forza conferite dal battesimo», si legge nella lettera che ha inviato a metà maggio.

«È anche una occasione di discernimento per i consigli pastorali parrocchiali nella quale possono rilanciare lo spirito con cui in parrocchia si svolge il proprio servizio, e stimolare sempre più a un atteggiamento gratuito, gioioso, evangelico: antidoto contro gelosie o protagonismi. La candidatura nasce prima di tutto da un sentimento di affetto e di gratitudine», afferma don Mattia Francescon, incaricato per il vescovo assieme a don Ruggero Toldo.

Questo riconoscimento ecclesiale «non vuole essere tanto un tributo di onore – sottolinea don Claudio – ma indicare a tutti una testimonianza cristiana, quasi per riconoscere che le chiamate del Signore sono multiformi e che ciascuno può trovare la sua vocazione e la sua strada per servire e annunciare il Vangelo».

L’“Albo dei fedeli servitori” è intitolato a san Prosdocimo, primo vescovo e patrono principale della Diocesi di Padova, e a santa Giustina vergine e martire. Chi entra a far parte dell’albo, a giudizio del vescovo, è invitato «ad aggregarsi alla preghiera oraria della Chiesa (la Liturgia delle ore) – si legge nel decreto – e, quando possibile, ad assumerne l’impegno a parteciparvi nella comunità ecclesiale o a celebrarla privatamente».

Il segno ecclesiale di gratitudine, e la relativa medaglia, viene conferito dal vescovo di Padova durante l’eucaristia del 7 novembre di ogni anno, solennità di san Prosdocimo.

Candidature da inviare entro il 18 giugno

Parroci e vice presidenti parrocchiali sono invitati a inviare le candidature – di persone che rispondono ai requisiti previsti nel decreto vescovile – entro venerdì 18 giugno. Per informazioni: fedeliservitori@diocesipadova.it

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