Assegno Unico, una legge importante da non svuotare di contenuto

Il Forum delle Associazioni familiari del Veneto, nella persona del presidente Adriano Bordignon, scrive ai 72 parlamentari veneti. E lo fa per mettere l’accento sulla legge delega 46 del 2021, sull’Assegno Unico Universale, una legge che riconosce nei figli un “bene comune” per tutta la società e che, nel contempo, ha eliminato la disparità di trattamento tra quei genitori che percepiscono un assegno per carichi familiari e chi ne è privo (liberi professionisti, disoccupati ed incapienti).

Assegno Unico, una legge importante da non svuotare di contenuto

Una legge che per l’Italia va considerata «un passo verso un’alleanza nuova tra generazioni». Ma che, è la preoccupazione del Forum, non va svuotata nei suoi contenuti. Pur nell’ambito della cornice legislativa, infatti, spetta al Governo la definizione della disciplina e l’accertamento delle risorse economiche. «Questa legge è un’occasione storica per porre il primo pilastro di un nuovo umanesimo», si legge nella lettera. «Occorre ripartire dalla concretezza della famiglia reale, che muove le azioni delle persone ed è in funzione di essa che si muove l’organizzazione sociale, l’economia, il mercato».

Il quadro peraltro non è dei più incoraggianti. I dati Istat diramati in questo mese di maggio, rileva Bordignon, certificano l’ulteriore crollo delle nascite (in Veneto siamo ormai a 1,28 figli per donna) e le prospettive per il 2021 sembrano essere peggiori. «Senza famiglia, senza figli e senza equilibrio intergenerazionale il futuro sarà triste, ma soprattutto insostenibile da un punto di vista economico».

È quindi importante che alle famiglie vada riconosciuto un assegno idoneo. «Chiediamo di sostenere questi temi, affinché non sia sprecata quest’occasione storica», è la richiesta del Forum ai parlamentari. «Ti domandiamo d’impegnarti affinché la Next Generation Eu non si esaurisca in una misura contabile ma sia uno strumento di rilancio per le future generazioni».

Gli estensori ringraziano fin da ora i parlamentari per l’impegno «anche in questa delicata fase di regolamentazione e disciplina del nuovo assegno. Nella rivisitazione complessiva, chiediamo si tenga conto anche delle ricadute fiscali che la loro soppressione o meno determinerà». Secondo l’Istat, la riforma dell’assegno unico determinerà un incremento di reddito per il 68% delle famiglie, in primis gli autonomi che non percepiscono gli assegni familiari, e in genere per i redditi molto bassi.

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Fonte: Comunicato stampa