Azione Cattolica di Padova. L’entusiasmo di ripartire

Motori già caldi per l’associazione a tutti i livelli: in parrocchia, vicariato e sul “fronte” diocesano. Sullo sfondo linee programmatiche e Sinodo

Azione Cattolica di Padova. L’entusiasmo di ripartire

La voglia di ripartire è palpabile. L’Azione cattolica di Padova, a tutti i livelli, sta scaldando i motivi – forse sono rimasti sempre accesi – per il nuovo anno associativo. «Con i responsabili vicariali ci siamo già incontrati – racconta Enrico Martignon, presidente del vicariato del Graticolato – Io ero un po’ preoccupato, perché a quella prima riunione c’era un certo di via vai... dovuto al fatto che tutti siamo impegnati su molti fronti, nello stile di servizio tipico dell’Ac, per aiutare le nostre comunità parrocchiali a tornare a vivere. Quando poi vedi i responsabili dei settori arrivare già con la bozza di calendario pronta; quando anche chi si trasferisce per studio in un’altra città vuole continuare a portare avanti il proprio impegno associativo... la preoccupazione svanisce».

Certo, ritrovarsi “al completo” sarà importante «per riattivare o rinsaldare i legami e ripensare il nostro impegno con una visione strategica, senza cadere nella tentazione di rifare tutto come prima. Sarà un’opportunità preziosa, inoltre, per proseguire il cammino di unità dell’Azione cattolica dei due ex vicariati di San Giorgio delle Pertiche e Villanova, che proprio appena uniti sono stati subito “divisi” dal Covid. Questi i cantieri aperti per l’Ac del Graticolato: formazione degli educatori, cura di issimi e giovani, adesione e partecipazione al cammino sinodale».

«Ci siamo fermati solo poche settimane in agosto – spiega Roberto Bergo, presidente parrocchiale di Casalserugo – Ora, insieme al nostro parroco, stiamo definendo come ripartire. Siamo stati una parrocchia fortunata: durante la pandemia abbiamo sempre tenuto gli incontri in presenza con i ragazzi dell’Acr e i giovanissimi. Speriamo sia un anno migliore in quanto a “presenza” durante gli appuntamenti, soprattutto per gli adulti che li hanno vissuti tutti on-line. L’inaugurazione a breve del nuovo centro parrocchiale credo darà ulteriore slancio a questo aspetto per tutte le età».

Con le linee programmatiche “in mano”, l’Ac di Casalserugo si impegna a coltivare la spiritualità e la formazione degli educatori, “vecchi” e nuovi. «Partecipare agli spazi di dialogo del Sinodo, poi, è un’opportunità da non perdere come associazione».

«Non vedo l’ora che l’anno cominci! Mi sento carico di un entusiasmo contagioso e penso che il settore giovani dell’Ac diocesana abbia il compito e la responsabilità di trasmettere questo entusiasmo ai giovani in ciascun vicariato e parrocchia. Sento l’esigenza di un’Ac “in uscita”, che sa decentrarsi e farsi prossima alle realtà di base»: è questo il sentire di Gianluca Carraro, vicepresidente diocesano dei giovani.

L’anno associativo che inizia sarà certamente più “in presenza” dello scorso: «Potersi incontrare diventa, per il settore giovani di Ac, l’occasione di rimettere al centro il gruppo parrocchiale (di giovanissimi e giovani), con la consapevolezza che è sia necessità fondamentale di relazioni fraterne e cura reciproca sia segno di vicinanza di Dio e della comunità. Questa opportunità porta con sé anche la sfida di “ri-vedere” i percorsi associativi alla luce delle tracce che la pandemia ha direttamente o indirettamente lasciato in educatori, giovanissimi e giovani».

Tre i fronti sui cui l’equipe del settore giovani ha deciso di puntare quest’anno: «La formazione degli educatori di giovani e giovanissimi, la cura del Creato e la fraternità. Sono aspetti che da un lato esprimono la necessità di ritornare a ciò che sta alla base del servizio in Ac e dall’altro lato vogliono stare al passo coi tempi con l’ambizione di individuare nuovi orizzonti. La centralità della formazione nel servizio educativo verrà proposta nella prima parte dell’anno con la proposta “Ai blocchi di partenza” ideata con l’ufficio diocesano di Pastorale giovanile. La cura del Creato è invece oggetto di un cantiere nato in Ac a livello unitario. Infine, soprattutto i giovanissimi faranno esperienza di fraternità interparrocchiale con la proposta “Gemellissimi” (4-5 giugno 2022), che riprenderà le dinamiche dei gemellaggi vissuti con Radar».

Pillole di Ac

Gusto e interiorità, olfatto e fraternità, tatto e responsabilità, udito ed ecclesialità, vista e formazione. «Abbiamo fatto l’esercizio, all’interno dell’equipe di promozione associativa, di associare i cinque sensi ai pilastri dell’Azione cattolica – spiega Filippo Nale, responsabile per la promozione associativa di Padova – Ne è uscito uno strumento, Le pillole di Ac, ispirato al Progetto formativo e pensato per raccontare l’associazione e i suoi valori portanti a chi desidera conoscerla». Le pillole di Ac saranno presto disponibili, insieme a materiali anche multimediali per l’approfondimento, sul sito acpadova.it «Ai diversi eventi associativi, inoltre, verrà consegnata una brochure illustrativa con descritto ciascun pilastro dell’Azione cattolica, il senso a cui è abbinato, e il rimando al Progetto formativo. Conterrà anche un’esperienza concreta riferita a ciascun “abbinamento”».

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