Calcroci e Lughetto. I giovani hanno riflettuto sui loro limiti. E li hanno messi in scena

Intrapreso, durante l’estate, un percorso di teatro... ma anche di fede

Calcroci e Lughetto. I giovani hanno riflettuto sui loro limiti. E li hanno messi in scena

Con due spettacoli, uno a Camponogara e uno a Campagna Lupia, è arrivato a conclusione il laboratorio teatrale che ha accompagnato i giovani delle parrocchie di Calcroci e Lughetto nei mesi estivi, rimasti orfani del grest.

"Angelina... sono io", scritto e diretto dai ragazzi insieme al gruppo Barbamoccolo, si basa sul canovaccio di una fiaba per bambini, Antonino e il suo pentolino, per poi approfondire la tematica dei limiti che gravano sulle nostre vite.

«I giovani – spiega don Andrea Zanchetta, parroco delle due comunità – hanno intrapreso un percorso di teatro ma anche di fede: una trentina di loro ha vissuto due giornate a settimana di teatro, preghiera e riflessione sul tema. È stato offerto loro uno stimolo a riflettere sui propri limiti e su come questi limiti ci spingerebbero a scomparire. Se nello spettacolo è un aiuto esterno a salvare la protagonista, nella vita di ogni giorno è Gesù che ci fa risorgere con i nostri limiti».

Lo spettacolo, accolto con grande favore dal pubblico, ha in sè una nota di stile non comune: la "rottura della quarta parete". «Al termine, infatti, una contro-rappresentazione ha attualizzato il messaggio della rappresentazione, dimostrando l'interesse dei giovani per le tematiche proposte come a ribadire: non abbiamo potuto fare il grest ma ci siamo messi comunque in gioco». (G. S.)

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