Caporalato, Cnca: “Sfruttamento presente in tutta Italia, anche in aziende di primo piano”

Dopo le vicende di cronaca che hanno coinvolto anche i vertici di Grafica Veneta, Fabio Saliceti, coordinatore del Gruppo tematico Caporalato del Coordinamento nazionale Comunità di accoglienza afferma: “Necessario che Regione, enti locali e associazioni datoriali attivino azioni permanenti di monitoraggio e contrasto”

Caporalato, Cnca: “Sfruttamento presente in tutta Italia, anche in aziende di primo piano”

“I fatti gravissimi di sfruttamento, caporalato e violenza che vedono tra gli indagati anche i vertici di Grafica Veneta evidenziano con nettezza – nel caso ce ne fosse ancora bisogno – che tali fenomeni non avvengono solo nel Sud del paese, non riguardano soltanto l’agricoltura e non si limitano ad azienda di piccole dimensioni e scarso rilievo sul territorio. Tutte le ricerche di cui disponiamo e le indagini giudiziarie effettuate finora confermano che caporalato e sfruttamento sono ormai presenti in modo strutturale in tante aree e comparti economici del paese”. Così Fabio Saliceti, coordinatore del Gruppo tematico Caporalato del Coordinamento nazionale Comunità di accoglienza (Cnca), che prende spunto dai fatti di cronaca di queste ore e sugli arresti effettuati nel Padovano.

I fatti. Nelle scorse ore, infatti, i carabinieri di Cittadella (Padova) hanno arrestato nove persone di origine pakistana e messo agli arresti domiciliari proprio due dirigenti di Grafica Veneta, azienda che si occupa della stampa di libri per diverse case editrici italiane. I provvedimenti sono stati adottati in seguito a un’indagine sullo sfruttamento di lavoratori stranieri.
Al centro dell’indagine, partita lo scorso anno, ci sarebbero due cittadini italiani di origine pakistana proprietari di BM Services, azienda si occupa di fornire lavoratori per il confezionamento e il fissaggio di prodotti per l’editoria a varie aziende del Nord, tra cui Grafica Veneta. I due, secondo l’accusa, avrebbero sfruttato diversi lavoratori provenienti dal Pakistan che venivano assunti per brevi periodi e costretti a lavorare da Grafica Veneta fino a 12 ore al giorno.
“Il Cnca - conclude Saliceti - ritiene necessario che le istituzioni prendano finalmente atto di questa realtà e che Regioni ed enti locali attivino, d’intesa con le associazioni datoriali, azioni efficaci e continue di monitoraggio e contrasto al fenomeno. Se il contesto territoriale tollera, quando non agevola, uno sfruttamento pesante e violento di persone in condizione di debolezza, è difficile sradicare prassi illegali di violazioni dei diritti fondamentali che si stanno diffondendo a macchia d’olio per aumentare i profitti e abbassare i costi”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)