Carrè, Chiuppano e Caltrano: dal 10 al 24 ottobre "Parole a confine"

Carrè, Chiuppano e Caltrano: saranno queste le terre che torneranno ad essere luoghi di incontro, contatto e presenza dal 10 al 24 ottobre 2020.

Carrè, Chiuppano e Caltrano: dal 10 al 24 ottobre "Parole a confine"

Il 10 ottobre, alle 20.45, avverrà l’apertura del festival affidata a Marta Cuscunà, presso l’Auditorium di Chiuppano. Marta Cuscunà, autrice e perfomer di teatro visuale, una delle voci più originali e sferzanti del panorama italiano scuoterà con le sue pupazze e il suo "E’ BELLO VIVERE LIBERI". Lo spettacolo, Premio Scenario per Ustica 2009, è ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz.

Invece mercoledì 14 ottobre, alle 20.45, presso il Centro Culturale Caradium di Carré, Stefano Zattera presenterà la sua graphic novel IL BUCO NOIR, storia di dittatura ed assenza di memoria, resistenza e riscatto. Il tutto nell’inconfondibile stile post apocalittico e pop di Stefano Zattera.

Sarà la volta di L’Aura, Sabato 17 ottobre, alle 20.45, presso la Palestra di Caltrano, in uno spettacolo acustico per piano e voce. Lei, con la sua potenza sofisticata e i suoi testi, che mescolano poesia e pop, percorrerà quei conflitti dell’io che si tormenta, interroga, soffre e torna a sentire. E così a vivere.

Giovedì 22 ottobre, alle 20.45 presso la Sala Parrocchiale di Caltrano, Giuseppe Mendicino presenterà “Portfolio Alpino: orizzonti di vita, letteratura, arte e libertà”, racconto di uomini e donne che hanno tenuto fede con caparbietà alla voglia di libertà. Tutti appassionati di montagna, riflessivi, capaci di passare dalla solitudine del silenzio all’azione e all’impegno, come Mario Rigoni Stern, autore prediletto da Mendicino.

Venerdì 23 ottobre sarà la volta di Giorgio Scianna che, all’Auditorium di Chiuppano, alle ore 20.45, presenterà il suo libro “Cose più grandi di noi”. Per raccontare gli intrecci tra Storia e storie, vita pubblica e privata, terrorismo e relazioni familiari. E ripercorre gli anni di piombo guardandoli dalle mura domestiche, vivendone così le sfaccettature più personali, intime, spesso contraddittorie.

Il 24 ottobre, il finale del festival è riservato a Dente e al suo concerto acustico, presso la Palestra delle Scuole Elementari di Carrè, alle 20.45. Parole a Confine si affida ai suoi giochi di parole, al suo bisogno di uscire dal guscio, di farsi ispirare dalla strada, dai muri, dalle città, dalle cose che incontra. Dalla sua voglia di trasformare i silenzi dei ricordi in scoperta.
Parole a Confine è anche, come sempre, Festival dei Ragazzi, che quest’anno è ispirato a Gianni Rodari. Incontri, spettacoli, racconti notturni, letture in lingua originale, un magazine riservato ai ragazzi, una antologia rodariana per festeggiare la leggerezza di questo maestro delle idee e il potere della sua fantasia. Che libera, unisce, varca confini e diversità.
Per info e dettagli: www.paroleaconfine.it, pagina Facebook ParoleAConfine, o presso le Biblioteche di Caltrano, Carré, Chiuppano.

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