Casa Madonnina. Un’oasi di serenità e di vera cultura

Il racconto di uno dei partecipanti agli incontri del Festival biblico

Casa Madonnina. Un’oasi di serenità e di vera cultura

Uno dei primi giorni di maggio riceviamo un messaggio dalla nostra amica Federica, che ci annuncia due incontri a Casa Madonnina, in occasione del Festival biblico. Il primo è tenuto dal priore di Camaldoli, padre Alessandro Barban. Questo già ci stimola, essendo stati alcuni fa a Camaldoli, prima giù al monastero e poi su agli eremi. Al secondo incontro la relatrice è Lidia Maggi, pastore battista valdese. Anche questo incontro ci attira, avendo avuto modo in più occasioni di sentire conferenze e interventi di Paolo Ricca a Padova.

La prima impressione della Casa è stata molto buona, immersa com’è nel verde, con ampi spazi dentro e fuori. Ma è soprattutto il calore dell’accoglienza che si respira in questa casa che mette subito in uno stato d’animo di serenità predisposto all’ascolto e alla riflessione.

La sala delle conferenze era affollata, ma non troppo. I due oratori, con stili molto diversi, hanno catturato l’attenzione di tutti con due lunghe conferenze, in cui si è colta la loro grande conoscenza e competenza biblica e la passione per il tema trattato della convivenza umana, oggi e nel prossimo futuro messa a rischio da tanti fattori.

Non c’è qui spazio per raccontare neppure a grandi linee gli argomenti discussi. Possiamo però aggiungere che una lettura profonda di alcune pagine della Bibbia ci ha aperto nuove prospettive, ha aperto lo sguardo a orizzonti planetari, facendo comprendere che dal nostro modo di vivere e di rapportarci col prossimo dipende il futuro della civile convivenza. Per quelli tra noi che avevano meno esperienza nella lettura della Bibbia, gli incontri hanno insegnato quanto altro si può apprendere da una lettura approfondita dei sacri testi.

Luigi Salce

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