Centro Mondo Amico di Mandria. La comunità diventa protagonista del servizio

La nuova gestione. Gli organismi di comunione hanno deliberato l'esigenza di mantenere aperto il Centro per gravi marginalità. Le parole del parroco.

Centro Mondo Amico di Mandria. La comunità diventa protagonista del servizio

Centro Mondo Amico cambia gestione, modello organizzativo ma non missione, anzi, la intensifica rendendo la comunità sempre più partecipe.

«Sarà sempre un polo a servizio delle donne – annuncia il parroco della Mandria don Lorenzo Voltolin – Sarà sempre un centro di accoglienza e si avvalerà della collaborazione degli assistenti sociali e della questura».

Centro Mondo Amico sarà gestito dalla cooperativa Città Solare, ma con la collaborazione dei volontari della parrocchia: «Ne abbiamo discusso in seno agli organismi di comunione: questo passaggio è stato vissuto serenamente da tutta la comunità. Ci siamo accorti di come ci sia ancora bisogno di questo servizio: si può dire come il problema non si sia mai posto. Ma se fino ad adesso c’erano le suore e la Caritas, ora tocca alla comunità essere sempre più coinvolta». Don Voltolin parla addirittura di un Centro Mondo Amico come “casa visitabile”: «Bisogna passare dalla delega al protagonismo. Certo, la cooperativa avrà un ruolo importante dato che non abbiamo da soli gli strumenti per occuparci di questioni così delicate, eppure la comunità sarà sempre presente. Sarà creato un direttivo dove siederà sia un legale rappresentante della cooperativa, ma vi saranno anche il parroco e alcuni tra i volontari, per confermare la presenza, l’attenzione e la buona gestione in modo che tutti si facciano carico».

La comunità sarà un soggetto attivo: «Non basta affidare un’ala del patronato a una cooperativa, ma costruire un progetto in cui tutti abbiano il loro ruolo». In queste settimane il Centro Mondo Amico sta venendo ritinteggiato, tra fine settembre e inizio ottobre inizieranno ad arrivare le prime ospiti.

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