Collaboratrici apostoliche diocesane. Simonetta, una vita per la Chiesa

Lunedì 29 ottobre nella Chiesa del Corpus Domini a Padova alle 18.30 si tiene la cerimonia di dedizione temporanea di Simonetta Giraldin che entrerà così a far parte delle collaboratrici apostoliche diocesane che ricevono un mandato pastorale dal Vescovo per portare un servizio in diverse realtà, nelle parrocchie, a scuola o nelle case di spiritualità. Simonetta presterà servizio nelle parrocchie di Rio e San Leopoldo di Ponte san Nicolò nella catechesi e nella liturgia, in modo da stare vicino alle persone e crescere insieme nella fede. Nella nostra diocesi sono 7 le collaboratrici con dedizione definitiva e due invece temporanea seguite da don Stefano Margola, il loro assistente. Si mantengono con il loro lavoro che diventa luogo di testimonianza di uno stile sobrio, accogliente, di relazione, di condivisione.

Collaboratrici apostoliche diocesane. Simonetta, una vita per la Chiesa

«Nel 1982, durante un ritiro spirituale, facendo deserto e leggendo una pagina del Vangelo in cui il Signore rivolge una domanda a Pietro, come lui ho sentito chiedermi “Simonetta mi ami tu?”». Racconta così Simonetta Giraldin, 54 anni, la sua esperienza di ricerca. E a quella domanda Simonetta ha risposto iniziando il percorso come collaboratrice apostolica diocesana che lunedì 29 ottobre alle 18.30 la porterà alla dedizione temporanea nella chiesa del Corpus Domini a Padova. Una cerimonia semplice, durante una messa feriale: dopo l’omelia infatti l’appello nominale, le domande su povertà, castità e obbedienza, la preghiera di benedizione, infine l’abbraccio di pace. Il tutto allietato dal coro dei genitori della parrocchia di Voltabarozzo.

«Dentro di me c’è molta serenità – racconta Simonetta – c’è voglia di condividere, di impegnarmi. La mia storia è molto semplice. Lo scoutismo mi ha lasciato alcuni valori importanti, ma sentivo di dover abbracciare qualcosa di più grande e ho iniziato così il cammino come collaboratrice apostolica diocesana. Nel 2012 ho dovuto affrontare un momento difficile della mia vita. Ho accettato questa prova e per la seconda volta mi sono affidata al Signore, mi sono messa nelle sue mani». Una lunga esperienza di scoutismo alle spalle, ma anche di servizio in parrocchia e una voglia di vivere l’amore del Signore, un lavoro alla cooperativa Angoli di Mondo e alla Caritas e una passione per la montagna, luogo privilegiato per amare il Signore. Questa è Simonetta.

«Siamo donne consacrate al servizio della pastorale diocesana – spiega Manuela Riondato, responsabile delle collaboratrici apostoliche diocesane – Facciamo cioè la consacrazione nelle mani del vescovo e riceviamo un mandato pastorale per portare un servizio nelle realtà in cui ci manda: nelle parrocchie, a scuola o nelle case di spiritualità. Ci manteniamo con il nostro lavoro che diventa luogo di testimonianza del nostro stile sobrio, accogliente, di relazione, di condivisione».

Nella nostra diocesi sono sette le collaboratrici con dedizione definitiva e due invece temporanea – Simonetta è fra queste  – seguite da don Stefano Margola, il loro assistente. «Non ho grandi competenze di studi teologici – continua Simonetta Giraldin – ma ho molta esperienza di vita pastorale e sto facendo dei corsi di formazione. Presterò servizio nelle parrocchie di Rio e San Leopoldo di Ponte san Nicolò, nella catechesi e nella liturgia, per stare vicina alle persone e crescere insieme nella fede. Sono uno strumento umile, forse anche indegno, ma utile nelle mani di Dio. Quando chiudo gli occhi sento una gioia profonda e so che il Signore la sente. Ho incontrato il Signore nella mia vita e questo mi rende felice, siamo testimoni di questo amore. Abbiamo la possibilità di collaborare ed essere filtro e legame con le persone in una comunità. La nostra pastorale però si svolge anche fuori, nel nostro ambito lavorativo, con persone che non frequentano la vita parrocchiale».

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