Confesercenti: "Lanciato un segnale nel settore del commercio. E la risposta c'è stata"

Nel corso del 2019 Confesercenti ha deciso di provocare il settore del commercio. Abbiamo lanciato un segnale,  dichiara il Presidente Rossi, l’ultima chiamata. La risposta, possiamo dire con soddisfazione, c’è stata.

Confesercenti: "Lanciato un segnale nel settore del commercio. E la risposta c'è stata"

A partire da marzo di quest’anno, Confesercenti ha lanciato un calendario di incontri nei territori delle due province di Padova e Vicenza, per informare i commercianti e le piccole imprese delle numerose opportunità in termini di aggregazioni del commercio e dei distretti.

Il 2019 è un anno di svolta per i negozi di vicinato e per le piccole e piccolissime imprese del terziario. Un svolta in termini fiscali: abbiamo iniziato con l’avvio della fatturazione elettronica, strumento innovativo che potrà dare in futuro risposte positive ma che per il momento si è tradotto in ulteriori oneri ed impegni burocratici soprattutto per le piccolissime imprese. A luglio l’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi per tutte le imprese con un volume d’affari superiore ai 400.000 euro. Obbligo che dal 1 gennaio prossimo scatterà per tutti. 

Ma anche una svolta in termini di sfida da cogliere. Pensiamo ai 5 milioni di euro stanziati dalla Regione Veneto a favore delle amministrazioni comunali per la prosecuzione delle attività dei DISTRETTI DEL COMMERCIO.

Ma pensiamo ai 5 milioni di euro sempre dalla Regione Veneto (più 3 milioni per il 2020), con i fondi POR FESR, per incentivare le aggregazioni nel commercio, l’innovazione e gli investimenti.

A queste si aggiungono altre iniziative  da parte del sistema camerale legate alla rigenerazione urbana, ad IMPRESA 4.0, nonché le possibilità di ottenere crediti di imposta per registratori di cassa ed innovazione. 

Ecco perché quando siamo partiti a marzo con gli incontri “l’Ultima chiamata” abbiamo voluto lanciare una provocazione, continua Rossi. L’ultima chiamata per cogliere le opportunità dedicate al settore. Delle opportunità che non potevamo permetterci di perdere.

Con grande soddisfazione voglio oggi presentare alcuni risultati:

BANDO AGGREGAZIONI: 

Dopo 13 incontri tra marzo e luglio, centinaia di imprese che hanno partecipato agli incontri (286 in provincia di Padova e 108 in provincia di Vicenza) e oltre 200 consulenze avviate, possiamo dire che il commercio ha risposto alla chiamata. 

Come associazione abbiamo presentato 11 progetti nel bando per le aggregazioni per un totale di circa 3 milioni di investimenti. 60 le aziende coinvolte dei settori commercio e ristorazione del Padovano con qualche contaminazione proveniente dal vicentino.

Il tutto dimostra l’interesse delle singole aziende nello sviluppo delle aggregazioni e di progetti condivisi

Le tematiche vanno da innovativi progetti “no plastic” ovvero per promuove delle modalità operative per la gestione delle materie prime senza l’uso delle plastiche. A progetti legati al tema della mobilità alternativa e quindi della bici. Nello specifico verranno offerti al cicloamatore ed ai professionisti dei punti di ristoro che possano offrire menù dietetici specifici per le loro esigenze (Cycle Energy Food).  Nel settore del food abbiamo presentato proposte legate alla responsabilità sociale nell’ambito della ristorazione, promuovendo processi virtuosi per quanto rigurada il trattamento del cibo ma anche il miglioramento del welfare dei dipendenti. Per il commercio fisso son ostate proposte nuove modalità di far rete tra negozianti  con soluzioni digitali legate agli strumenti social.

Con questo bando viene quindi finalmente superato il concetto dello stare soli a favore dell’aggregazione. 

BANDO DISTRETTI DEL COMMERCIO:

Per quanto riguarda i Distretti, lo ricordiamo sono 58 in Veneto, abbiamo presentato 10 progetti in provincia di Padova (Abano Terme, Campodarsego, Camposampiero, Cittadella, Mestrino, Montagnana, Noventa Padovana, Padova, Piove di Sacco, Urbana)  e 2 a Vicenza (Bassano e Trissino) coinvolgendo 29 comuni. In provincia di Vicenza 2 progetti, a Venezia 1 e a Rovigo 2. 

Complessivamente si tratta di 15 progetti che genereranno interventi strutturali e non per un importo superiore agli 8 milioni di euro, di cui il contributo Regionale si attesta sui 3 milioni 685 mila euro.

Per la sola Provincia Padovana gli interventi sono  di 5 milioni e 600mila euro con 2milioni e 440 mila euro di contributi Regionali. 

Non solo, perché sempre attraverso il nostro Centro studi Cescot Veneto abbiamo formato attraverso una Master Class di 90 ore, 15 manager di Distretto che potranno operare da subito nei territori coinvolgendo le imprese, commerciali e non e coinvolgendo i cittadini con l’obiettivo di migliorare il contesto urbano e l’accessibilità . Effettuare degli studi sul riuso degli spazi sfitti. Effettuare itinerari di attrattività e placemaking per rivitalizzare piazze e giardini. Facendo comunicazione coordinata, analogica e digital nonché eventi tradizionali per il territorio.

BANDO CCIAA SULLA RIGENERAZIONE URBANA

Nell’ultima scadenza legata al bando camerale della rigenerazione urbana abbiamo presentato 12 progetti su 22, coinvolgendo 16 comuni sotto i 50 mila abitanti con iniziative legate alla rigenerazione, alle attività di Natale e all’animazione dei comuni a favore del commercio. 

E-COMMERCE 

Non solo l’e-commerce ha ridefinito le abitudini di consumo, ma sta avendo ricadute ben visibili sulla logistica delle nostre città andando a colpire non solo il consumo di suolo, ma anche la produzione di rifiuti da imballaggio e la viabilità (vedi caso di Vigonza). 

E’ fondamentale pertanto introdurre la nuova destinazione d’uso logistica per l’e – commerce perchè la funzione d’uso attuale è genericamente «produttiva» con le conseguenti facilità e convenienze insediative. Commercio e strutture fisiche per l’e-commerce andrebbero assoggettate al medesimo flusso autorizzativo urbanistico ed edilizio previsto per il commercio tradizionale affinchè non si ripeta quanto accaduto sul territorio con la Grande Distribuzione quando la legge 50/2012 è arrivata troppo tardi. 

L’impegno che chiediamo alla Regione è di regolarizzare il commercio online con una normativa apposita e, al contempo, continuare a sostenere il sistema-città attraverso la valorizzazione dei negozi di vicinato come sta facendo con i bandi di aggregazione e per i distretti. 

MERCATI AMBULANTI

Per quanto riguarda il commercio su aree pubbliche, comparto molto importante nell’economia regionale, chiediamo che sia previsto il rinnovo tacito o automatico delle concessioni in scadenza ed una rivisitazione della normativa regionale, anche alla luce delle normative nazionali intervenute.

Fonte: Confesercenti del Veneto Centrale

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Fonte: Comunicato stampa