Coronavirus, indagine sulla sieroprevalenza: in Lombardia i valori massimi con il 7,5%

Primi risultati diffusi da ministero della Salute e Istat. I picchi a Bergamo (24%) e Cremona (19%). In Italia il 2,5% della popolazione ha sviluppato gli anticorpi. Più colpiti gli operatori della sanità. Più del 27% è asintomatico

Coronavirus, indagine sulla sieroprevalenza: in Lombardia i valori massimi con il 7,5%

È la Lombardia la regione che raggiunge il massimo valore di sieroprevalenza con il 7,5%. I picchi a Bergamo (24%) e Cremona (19%). È quanto emerge dai primi risultati dell'Indagine sulla sieroprevalenza Covid-19, condotta dal 25 maggio al 15 luglio, e diffusi da ministero della Salute e Istat.
I valori lombardi sono "7 volte il valore rilevato nelle regioni a più bassa diffusione, soprattutto del Mezzogiorno. Il caso della Lombardia è unico: da sola questa regione assorbe il 51% delle persone che hanno sviluppato anticorpi".

Secondo l’indagine in Italia sono un milione e 482 mila le persone che hanno sviluppato gli anticorpi per il Covid-19, pari al 2,5% della popolazione residente. Gli operatori della sanità sono i più colpiti dal coronavirus (9,8%) insieme agli addetti alla ristorazione che superano il 4%.

Il 27,3% delle persone che ha sviluppato anticorpi Covid-19 non ha avuto alcun sintomo. "Un dato elevato- si legge- che sottolinea quanto sia importante l'identificazione immediata delle persone affette dall'infezione, nonché di tutti gli individui con cui, a loro volta, sono entrate in contatto".

Oltre agli asintomatici - ed escludendo il 6,5% di non rispondenti - il restante insieme di coloro che hanno avuto sintomi si divide tra persone con uno o due sintomi (esclusa la perdita dell'olfatto e/o del gusto) che rappresentano il 24,7% e persone con almeno tre sintomi. Queste ultime includono anche coloro che presentano i soli sintomi di perdita di olfatto e/o di gusto, e rappresentano il 41,5% della popolazione che ha sviluppato anticorpi.

Tra i sintomi più diffusi nell'ambito dei soggetti con uno o due sintomi si osservano la febbre (27,8%), la tosse (21,6%), il mal di testa (19,2%). I sintomi più diffusi dei soggetti con almento tre sintomi oppure perdita di gusto o di olfatto sono: febbre (68,3%), perdita di gusto (60,3%), sindrome influenzale (56,6%), perdita di olfatto (54,6%), stanchezza (54,6%), dolori muscolari (48,4%), tosse (48,1%), mal di testa (42,5%). In proposito, è importante sottolineare come alcuni sintomi siano maggiormente associati alla positività nell'indagine di sieroprevalenza. Su 100 persone che hanno presentato il sintomo di perdita del gusto il 27,5% è risultato positivo; analogamente su 100 persone che hanno presentato il sintomo di perdita dell'olfatto è risultato positivo il 25.4%. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)