Custodi di pace. Mercoledì 23 novembre in Cattedrale. Una luce da tenere accesa insieme

Custodi di pace Mercoledì 23 in Cattedrale si tiene la prima tappa di una staffetta di preghiera che toccherà otto luoghi della Diocesi in altrettanti mesi

Custodi di pace. Mercoledì 23 novembre in Cattedrale. Una luce da tenere accesa insieme

Una parola può perdere di significato se viene ripetuta da tutti ma con accezioni diverse, spesso contrastanti. Anche la
parola “pace”. Per difendere e invocare la pace – ma anche per restituire verità alla parola stessa – la Chiesa di Padova, attraverso l’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, propone fino a giugno 2023, una staffetta di iniziative intitolata “Custodi di pace”. Primo appuntamento mercoledì 23 novembre, alle 20.45, in Cattedrale, con l’intervento del vescovo Claudio e la riflessione del biblista don Andrea Albertin. «L’idea – spiega suor Francesca Fiorese, direttrice dell’ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro – è quella di iniziare tra la festa di Cristo Re e la prima domenica di Avvento, quindi all’inizio dell’anno liturgico, e concludere a giugno, al termine dell’anno pastorale, per vivere “un anno di pace”».
Un appuntamento mensile, da Padova a Piove di Sacco toccando, di mese in mese, località dove negli anni recenti si è svolta la Marcia per la pace diocesana. All’interno del calendario rientra anche l’edizione 2023, in programma il 29 gennaio da Fellette a Bassano (dalle 14.30), che ha per titolo “Terre di Pace” e vedrà la partecipazione congiunta dei vescovi di Treviso, di Vicenza e di Padova, che al termine concelebreranno l’eucaristia nel palazzetto PalaDue di Bassano. Altre tappe: 14 dicembre a Dolo, 15 febbraio a Valdobbiadene, 15 marzo ad Abano Terme, 19 aprile a Montagnana, 17 maggio a Conselve e 14 giugno a Piove di Sacco.

Due le costanti degli appuntamenti. La prima è la riflessione di un teologo o di un biblista al fine di ancorare alla Parola di Dio il desiderio di pace di tutti. La seconda costante è il gesto simbolico che avverrà alla fine di ogni incontro: alcuni fedeli della zona in cui svolgerà l’incontro successivo raccoglieranno il testimone della “lampada della pace”, attorno alla quale, nel mese tra un appuntamento e l’altro, si organizzeranno localmente iniziative, incontri e momenti di preghiera. «La lampada – osserva suor Fiorese – va custodita dai venti, va protetta e va alimentata perché la fiamma non si spenga. Allo stesso modo anche la pace va custodita, protetta e alimentata dall’educazione alla pace. La lampada, dopo ogni incontro, sarà consegnata e condivisa, così anche la pace va condivisa». Sono parole che possono apparire scontate dopo mesi di dibattiti tra esperti e attivisti mentre continua, a un giorno d’automobile da noi, la guerra tra Russia e Ucraina: «Da quando è scoppiata, siamo entrati in una perenne discussione “di pancia” alimentata dai numerosi interventi di esperti in geopolitica. Ci stiamo purtroppo abituando al conflitto. Come cristiani dobbiamo riscoprire l’essenza della nostra fede come risposta alla dimensione di violenza, da uomini e donne di pace che lavorano per il Regno di Dio». Alle radici della vera pace: «Per questo, come Chiesa di Padova, abbiamo voluto ribadire le ragioni della nostra fede, tanto che il vescovo Claudio ha auspicato il coinvolgimento dei nostri teologi per offrire alle comunità contributi per i momenti di preghiera». Argomenti di spessore, dunque, ma in funzione sempre della comunità che, insieme, supplica il Padre: «Una preghiera per la pace vera, un’esperienza che ti converte, ti fa capire davvero cos’è la pace e ti fa adoperare realmente per essa, senza gli eccessi dell’ideologia, senza gli slogan vuoti, ma anche senza l’irrazionalità di chi non affianca il pensiero alla sua preghiera». Alla concretezza della preghiera per la pace si affianca quella dell’impegno missionario in zone difficili: «Come Chiesa di Padova – osserva suor Fiorese – stiamo aprendo una comunità in Brasile ai confini con il martoriato Venezuela. Invochiamo la pace con tutte le nostre forze e allo stesso tempo ci impegniamo con le azioni per essa: il messaggio che ne scaturisce è che non ci arrendiamo alla guerra».

Villa Immacolata: i Vangeli dell’Avvento

Dal 23 novembre al 21 dicembre Villa Immacolata propone, ogni mercoledì alle 21 nella web radio, il commento al Vangelo della domenica da parte di Marzia Filipetto e don Federico Giacomin a partire dall’illustrazione di Debora Spolverato. Info: villaimmacolata.net

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