Destinati ai comuni gli immobili confiscati in Veneto

È di oltre 3,5 milioni di euro il valore complessivo dei beni confiscati dalle Autorità Giudiziarie di Venezia, Verona, Vicenza, Brindisi, Palermo e Salerno a individui pienamente inseriti nella criminalità che saranno ora affidati ai comuni per uso sociale o istituzionale.

Destinati ai comuni gli immobili confiscati in Veneto

Sono 46 le unità immobiliari che i rappresentanti dell'Agenzia del Demanio, delle Province e dei Comuni hanno esaminato durante la Conferenza di servizi dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc) che si è tenuta mercoledì 30 maggio a Venezia, presso il palazzo del Governo.

I beni esaminati (confiscati dalle Autorità Giudiziarie di Venezia, Verona, Vicenza, Brindisi, Palermo e Salerno a individui pienamente inseriti nella criminalità) sono stati destinati ai rispettivi Comuni di appartenenza (cinque a Camponogara, tre a Paese, uno a Vedelago, due a Gazzo Veronese, tre a Peschiera del Garda, otto a San Giovanni Ilarione, quattro a Progno, quattro a Verona, sei ad Arzignano, due a Bassano del Grappa, una a Cassola, due a Cornedo Vicentino, uno a Montebello Vicentino e quattro a Valdagno) che ora potranno utilizzarli per finalità sociali e istituzionali o assegnarli ad associazioni che li adibiranno a sede di attività sociali.

Il valore complessivo dei beni confiscati è di oltre 3,5 milioni di euro, tra questi un immobile prestigioso a Verona sottratto a un esponente di associazione per delinquere finalizzata all'usura e numerosi appartamenti e terreni di Vicenza e Verona, confiscati, invece, a soggetti di nazionalità indiana, coinvolti sia nel traffico di usura, sia nell'esercizio abusivo di attività finanziarie.

«Siamo l'unico Paese in Italia – spiega Ennio Mario Sodano, prefetto di Bologna e presidente Anbsc – che prevede per legge la destinazione a finalità sociale o istituzionale degli immobili sequestrati alle organizzazioni criminali. Negli ultimi anni gli immobili destinati sono quadruplicati grazie all'informatizzazione voluta dalla Conferenza dei servizi, che permette di rendere i dati relativi ai beni confiscati disponibili su internet, in modo che le amministrazioni possano consultare la documentazione, come mappe catastali, stato, fotografie, per arrivare alla riunione della Conferenza formulando dichiarazioni di interesse puntuali».

Al termine dei lavori, le manifestazioni di interesse hanno riguardato la maggior parte dei beni portati in conferenza. «In Veneto – conclude Sodano – ci sono circa altri 200 immobili che saranno presto disponibili».

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Parole chiave: Mafie (29), beni confiscati (17), Veneto (182)
Fonte: Comunicato stampa
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