Don Giovanni Giraldo ha raggiunto la gloria del cielo

Don Giovanni Giraldo ci ha lasciati il 6 marzo scorso. Era nato il 22 giugno 1925 a Campolongo Maggiore (VE) ed era poi stato ordinato prete il 9 luglio 1950 con una bella schiera di compagni, i primi ordinati a Padova dal vescovo Girolamo. Le esequie sono state celebrate dal Vescovo emerito Antonio Mattiazzo a Solesino, sabato 9 marzo 2019.

Don Giovanni Giraldo ha raggiunto la gloria del cielo

Don Giovanni Giraldo ci ha lasciati il 6 marzo scorso. Era nato il 22 giugno 1925 a Campolongo Maggiore (VE) ed era poi stato ordinato prete il 9 luglio 1950 con una bella schiera di compagni, i primi ordinati a Padova dal vescovo Girolamo, nel contesto della ricostruzione post bellica, piena di fervore e di operosità, tanto che il loro operare in mezzo alla gente fu indubbiamente attento alle esigenze dell’animazione pastorale, ma anche premuroso nell’interpretare le necessità delle popolazioni, quali il lavoro, la povertà, la famiglia, il vivere sociale, la diffusione del Vangelo.

Dopo l’ordinazione era stato chiamato a collaborare nella tipografia del Seminario e nella Libreria Gregoriana. Nell’ottobre 1951 era diventato collaboratore a Pernumia e dieci anni dopo, nell’agosto del 1961, vicario adiutore a San Michele della Badesse, prima di diventarne parroco nel settembre 1965. Nell’ottobre del 1969 era stato nominato parroco di Solesino dove rimase per lungo tempo fino alla rinuncia nel settembre 2003. Dapprima si era ritirato nella Scuola materna, per passare poi, nel dicembre del 2015, nella nuova Casa di riposo di Solesino, energico, tenace e lucido fino alla fine.

Sicuramente don Giovanni ha sempre inteso e vissuto il suo ministero in maniera attiva in tutte le stagioni del suo servizio. Uomo aperto e sincero, Intraprendente e operoso, dalla parola franca e cordiale, ha lasciato ovunque una impronta ed un ricordo precisi, anche per la sua personalità immediata e coinvolgente, capace di sogni e di iniziativa.

In particolare a Solesino ebbe modo di manifestare la sua determinazione e le sue priorità: i bambini, i giovani e gli anziani, per i quali ristrutturò l’asilo infantile parrocchiale, il Centro parrocchiale e Il Villaggio Anziani tra noi, «non una classica casa di riposo, ma un borgo del paese». Quest’ultima opera cominciò a delinearsi negli anni della vecchiaia: pareva cosa temeraria proseguire con l’iniziativa di fronte a problemi di ogni genere, ma anche di opportunità pastorale. Don Giovanni non si scoraggiò ed entrò nell’impresa con animo giovanile e con quella infaticabile intraprendenza che aveva contrassegnato tutta la sua vita di prete.

Va anche detto che l’impegno di don Giovanni non fu caratterizzato soltanto dalla costruzione di edifici, ma da una visione pastorale precisa, come quando, ad esempio, dovendo tenere conto di nuove situazioni pastorali, si era ripromesso di portare la Confermazione all’età di 18 anni, o almeno al tempo delle Superiori, con la sollecitudine di educare ad una vita cristiana più consapevole e adulta.

Le esequie sono state celebrate dal Vescovo emerito Antonio Mattiazzo a Solesino, sabato 9 marzo 2019.

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