Fisp. Chiamati all'impegno, orientati dalla democrazia e dal Vangelo

Scuola di formazione all'impegno sociale e politico. Sono aperte le iscrizioni a uno dei due percorsi proposti sul valore della democrazia: il corso base sul governo della casa comune che inizierà il 6 ottobre e il plus sulla gestione (in partenza il 9 febbraio)

Fisp. Chiamati all'impegno, orientati dalla democrazia e dal Vangelo

Etica e dottrina sociale della Chiesa, le fondamenta del nostro vivere sociale e politico e alcuni strumenti pratici: tre macro aree per affrontare il tema “Governare la casa comune” puntando l’attenzione sul valore della democrazia. È su questi ambiti che si sviluppa il percorso per il 2018-19 della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico (Fisp) della Diocesi di Padova (nella foto di Giorgio Boato, la consegna dei diplomi nel 2015 a Openfield).

«Un tema attuale – precisa Luigi Gui, direttore della scuola – che può sembrare retorico. In realtà è un tema cruciale e approfondirlo aiuta ad acquisire categorie di pensiero che possono orientarci nell’impegno civile, sociale o politico. In questo momento storico diventa prezioso soffermarci a riflettere sul tema della democrazia».

Dodici incontri, a partire dal 6 ottobre, con cadenza quindicinale, per comprendere le dinamiche della politica e dell’organizzazione della società confrontandosi con esperti e incontrando casi concreti. Il percorso prevede una parte di lezioni frontali e una laboratoriale, dove le prospettive teoriche vengono declinate in un'esperienza concreta. Nella prima parte si lascia spazio alla dottrina sociale della Chiesa trattando la vocazione all’impegno nella storia, il pensiero sociale della Chiesa e i concetti espressi nella Laudato si'.

A questo segue un nucleo di incontri incentrato sulle fondamenta: i processi di aggregazione, la comunicazione, le forme di amministrazione e di governo, il coordinamento fra poteri territoriali. «A questo punto – sottolinea suor Francesca Fiorese, direttrice dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro e delegata vescovile per la Fisp – il percorso si fa più concreto. L’ultimo blocco di appuntamenti riguarda gli strumenti di lettura della realtà politica. Quest’anno si è scelto di riprendere i principi dell’Evangelii gaudium e nel programma lo si nota già a partire dai titoli degli incontri: il tempo è superiore allo spazio, l’unità prevale sul conflitto, la realtà è più importante dell’idea, il tutto è superiore alla parte. Cosa significa concretamente? L’idea è che per amministrare devo fare delle scelte che possono essere varie: posso scegliere il consenso, una risoluzione pratica. Il percorso propone di cogliere l’impostazione dell’esortazione apostolica per leggere la realtà».

Oltre ai relatori di alto livello, la presenza di testimoni e anche una uscita, la visita al museo delle idrovore di Santa Margherita per un tema di estrema attualità come la gestione delle acque. Accanto poi al percorso “base”, la Fisp ne propone anche uno “plus”, cioè di approfondimento in continuità con la proposta formativa dell’anno precedente. Il tema è “Gestire la casa comune” con uno sguardo alle nuove frontiere dell’economia e della finanza.

«È importante sottolineare – afferma Luigi Gui – che, in entrambi i percorsi, non siamo di fronte a un ciclo di conferenze, ma è un cammino condiviso. Siamo abituati a flash che colpiscono e spesso non lasciano un segno. Questa è una proposta quasi “contro culturale” perché si cerca di fare un cammino condiviso, invece del tradizionale approccio individuale alla formazione. Ed è un cammino che richiede anche una certa fedeltà, da ottobre ad aprile. Un cammino però che grazie all’eterogeneità dei partecipanti per età, ma anche esperienza di vita, porta arricchimento nel confronto e spesso consente di abbattere tanti stereotipi».

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