Fuori dagli schemi. Giovani: Progetto formativo, in undici tappe, per lasciarsi interrogare da questo tempo

Uffici pastorali e realtà associative propongono alcune piste di riflessione per stare dentro di sé, interrogare la realtà e il tempo che stiamo vivendo, esplorare domande di fondo...

Fuori dagli schemi. Giovani: Progetto formativo, in undici tappe, per lasciarsi interrogare da questo tempo

Raccogliersi: è questo il primo tema del progetto di formazione per giovani “Thinking outside the box” (pensare fuori dagli schemi). Viene declinato a tre voci, sul sito gio vanipadova.it: don Federico Giacomin, Chiara Boccardo e Nicolò Capuzzo (che sono moglie e marito). Sono loro, lunedì 27 aprile, ad aprire le danze e poi si continua – ogni lunedì – per undici appuntamenti, fino a luglio. Con tante voci diverse che propongono un testo, un video, un articolo, una preghiera...

«Il tempo che stiamo vivendo, con le sue difficoltà, le limitazioni, le apprensioni e le inquietudini, offre a tutti spazi e tempi per curare la propria formazione e crescita personale – spiega don Paolo Zaramella, direttore dell’ufficio di Pastorale dei giovani – Pur consapevoli che le proposte non mancano e che i veri protagonisti della formazione sono i giovani stessi (autoformazione), vorremmo come uffici pastorali della Diocesi di Padova e realtà associative (Azione cattolica e scout) offrire qualche pista di riflessione attraverso testi, video e strumenti che favoriscano lo stare dentro di sé (habitare secum, interrogare le proprie domande, paure, speranze, e capire cosa è davvero importante), l’intelligenza dei fatti e degli avvenimenti (intus-legere, interrogare la realtà, il nostro tempo, cosa sta succedendo, cosa sta cambiando), esplorare una domanda di fondo (che società e Chiesa desideriamo? Quale contributo i giovani possono donare per ripensare i nostri modelli sociali?)».

Il progetto “Thinking outside the box” può essere approcciato da ciascun giovane, singolarmente, oppure con il proprio gruppo o realtà associativa di appartenenza: «Potrebbe essere l’occasione per incontrarsi (on o off line, come sarà possibile) e discuterne. Di materiale se ne potrà raccogliere parecchio, visto che il progetto dura fino a luglio».

La prima tappa – che ha come titolo “La ‘zona franca’ del raccogliersi dentro” – propone, come sarà per tutte le tappe, questo percorso: riflettere, approfondire, interrogarsi, pregare. Don Federico ha chiesto a Chiara e Nicolò come fanno a raccogliersi in questi tempi pieni di sollecitazioni di tutti i tipi, pieni di messaggi da tutti i media possibili. «Ci siamo confrontati – racconta don Federico – su cosa trovano quando vanno/ abitano dentro di sé». Per scoprirlo e lasciarsi provocare: giovanipadova.it

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