Giornata mondiale dell'ambiente: l'esempio dei comuni pesticidi free

Da nord a sud sono 46 le amministrazioni che hanno deciso di bandire l'uso di sostante chimiche nella gestione del verde pubblico. E aderiscono alle Rete europee delle Città libere da pesticidi. Per le prossime vacanze, potrebbe essere un motivo in più per scegliere queste località.

Giornata mondiale dell'ambiente: l'esempio dei comuni pesticidi free

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Ambiente e c'è un piccolo gruppo di Comuni che da alcuni anni ha deciso di non utilizzare più pesticidi nelle aree verdi pubbliche. Sono 46 e aderiscono alla rete europea delle Città libere da pesticidi, promossa dalla ong Pan Europe. Ci sono anche due capoluoghi di provincia, Varese e Ragusa.“Si tratta di comuni che hanno sottoscritto un protocollo ben preciso -spiega Michela Bilotta, coordinatrice della rete-. Entro tre anni dalla firma si impegnano a bandire erbicidi e insetticidi nella gestione del verde pubblico e ad avviare progetti e iniziative di sensibilizzazione dei cittadini”. Dalle erbacce nelle strade alla lotta alle zanzare, sono molte le sostanze chimiche normalmente usate. E se anche ciascun pesticida è ammesso dalla leggi, difficile è valutare l'impatto che ha il cocktail di sostanze che si accumulano sul terreno e nell'acqua quando vengono eseguiti trattamenti diversi nell'arco di un tempo più o meno lungo. “Noi siamo convinti che sia possibile utilizzare alternative più sostenibili -aggiunge-. Si tratta di metodi e prodotti che salvaguardano la salute dei cittadini e tutelano la biodiversità ambientale”. Una tutela che può quindi partire dal parco cittadino, dai campi di calcio, dai bordi di strade e marciapiedi. E anche dai giardini privati: i Comuni possono infatti aiutare i cittadini ad adottare pratiche ecocompatibili.

Uno dei primi comuni ad aver aderito alla Rete delle Città Libere da pesticidi è Melpignano, in provincia di Lecce. Ha fatto scalpore negli anni scorsi perché il Comune ha “assunto” un asino-tosaerba, che tiene puliti giardini e aiuole. Geo, questo il nome dell'asino, però è diventato anche una sorta di testimonial del Comune per sensibilizzare i cittadini sulle scelte green dell'amministrazione. “Il divieto dei pesticidi è anche sui giardini privati -aggiunge il sindaco Ivano Stomeo-. E il coinvolgimento dei cittadini ha permesso di creare anche una cooperativa di comunità e un apiario condiviso”.

Alla Rete delle Città libere da pesticidi aderisce l'Associazione Borghi Autentici d'Italia, grazie ad un accordo siglato tra le due realtà nel 2018. “Nella scelta della propria destinazione di vacanza -aggiunge Michela Bilotta-, sapere che il luogo che ci ospita non utilizza pesticidi chimici è un forte attrattore, soprattutto per le famiglie con bambini, più vulnerabili all’esposizione ai pesticidi”. La mappa dei comuni della rete è consultabile su www.citta-libere-dai-pesticidi.info.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)