Hai bevuto? Non guidare. Gli effetti dell'alcol sulla capacità di guida

Secondo uno studio della Nasa una quantità di alcol minima - ben inferiore ai limiti che la legge ritiene compatibili con la possibilità di guidare – è sufficiente per annebbiare la vista e compromettere la capacità di condurre un'automobile in completa sicurezza.

Hai bevuto? Non guidare. Gli effetti dell'alcol sulla capacità di guida

Tasso di alcolemia nei limiti? A parte i casi “conclamati” di consumo di bevande alcoliche, a volte, persino concedersi un bicchiere di vino o di birra prima di mettersi alla guida di un veicolo può comportare il superamento della fatidica soglia (0,5 g/litro) consentita dalla vigente normativa stradale. Qualcuno la ritiene esagerata, eccessivamente restrittiva, nel convincimento che difficilmente un buon bicchiere di vino può seriamente compromettere la nostra capacità di concentrazione, necessaria ad una guida sicura. Chi avrà ragione? La parola… alla scienza!

Il tema, infatti, è stato recentemente affrontato da un gruppo di ricercatori del prestigioso Ames Research Center della Nasa. Ebbene, dal loro studio emerge con chiarezza che una quantità di alcol minima – ben inferiore ai limiti che la legge ritiene compatibili con la possibilità di guidare – è sufficiente per annebbiare la vista e compromettere la capacità di condurre un’automobile in completa sicurezza. Dunque, anche un bicchiere di troppo prima di mettersi al volante può risultare fatale! Per sé e per gli altri!

Ma torniamo ai dati scientifici. Gli studiosi hanno potuto verificare come la prima facoltà ad andare in crisi dopo poche gocce di alcol sia proprio la vista. In base ai risultati ottenuti, ad una persona di 75 Kg basterebbe solo mezza birra per perdere la coordinazione mani-occhi, indispensabile per condurre un veicolo! Questi dati sono emersi attraverso uno studio sperimentale, consistente nel somministrare piccole quantità di bevande alcoliche ad un gruppo di volontari. I drink “controllati” hanno innalzato il tasso alcolemico nel sangue delle persone sottoposte al test di una percentuale compresa tra lo 0,2 e lo 0,6% (quasi sempre inferiore, quindi, al limite legale europeo dello 0,5%). Ovviamente, ai volontari non è stato rivelato il tasso alcoolico contenuto nel loro drink. Una volta che l’alcol è entrato in circolo, i partecipanti al test si sono misurati con una serie di prove di coordinazione mani-occhi, condotte usando uno speciale software e un controller simile a quello dei videogames.

Durante lo svolgimento delle sessioni di “gioco”, i ricercatori hanno analizzato 21 parametri relativi ai processi neurologici e al movimento delle pupille. Ebbene, alcune di queste misurazioni hanno evidenziato un peggioramento delle funzionalità monitorate già con tasso alcolemico dello 0,15%, vale a dire un livello tre volte più basso di quello consentito dal codice della strada! Va anche sottolineato che tutti i partecipanti al test erano studenti e studentesse di età compresa tra i 20 e i 30 anni, abituati a bere modeste quantità di alcol una o due volte a settimana.

L’obiettivo di questa ricerca della Nasa rientra in un orizzonte più ampio, ovvero comprendere come e in che misura fattori esterni di vario tipo possano compromettere, in maniera reversibile, le facoltà neurologiche di individui sani. I risultati di questo esperimento, dunque, saranno utilizzati per stimare il decadimento delle perfomance cerebrali causati da stress diversi, per esempio la stanchezza o un’alterazione della forza di gravità.
Spazio a parte, l’ammonimento che ci riguarda è chiaro e forte: prima di guidare, non si beve alcol!

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Fonte: Sir