I concerti della domenica dedicati a Claudio Scimone. Domenica 24 novembre al Pollini Shlomo Mintz

Domenica 24 novembre alle ore 11.00 all’Auditorium Pollini di Padova si terrà il recital violinistico di Shlomo Mintz, violinista fra più importanti del nostro tempo, che per la prima volta si esibisce a Padova.

I concerti della domenica dedicati a Claudio Scimone. Domenica 24 novembre al Pollini Shlomo Mintz

62 anni, nato a Mosca ed immigrato con la famiglia quando aveva 2 anni in Israele, Shlomo Mintz è considerato un violinista simbolo del secondo Novecento. Solista, direttore d’orchestra, compositore e perfino organizzatore di eventi, Mintz è da 40 anni al centro della vita musicale mondiale, come testimoniano le sue collaborazioni con i più rappresentativi protagonisti della storia della musica degli ultimi decenni. Il pianista Sander Sittig (Rotterdam 1961) che da lungo tempo lo accompagna regolarmente nei recital solistici sarà al suo fianco anche in questa occasione.

Il programma, librato tra Otto e Novecento, ammiccante tanto al secondo Romanticismo quanto alle avanguardie novecentesche, propone un accostamento tra Brahms e Prokofiev. Si comincia con la Sonata in re minore n°3 op.108 di Brahms. Brahms pubblicò solo tre Sonate per violino e pianoforte. La composizione della Terza Sonata impegnò l'autore per circa due anni (1887/88). Nata durante i soggiorni sulle rive del lago di Thun, la Sonata ci offre una pienezza di suono, grande virtuosismo e felice creatività.

E se Brahms fu un autentico innovatore, un vero rivoluzionario, non da meno fu Prokofiev nel cui nome proseguirà il programma con due pagine geniali: “Cinque Canti senza parole” op 35 bis e la “Sonata n° 2 in re maggiore op. 94 bis.

Pur essendo principalmente uno straordinario pianista, Sergej Prokofiev ha dato un contributo importante al repertorio violinistico del Novecento. La versione per violino e pianoforte delle Cinque Melodie, realizzata da Prokofiev nel 1925 fa infatti risaltare al meglio la cantabilità dello strumento ad arco.

Solo apparentemente più leggera la Sonata n° 2 op. 94 bis in re maggiore, la cui freschezza inventiva, unita a un vivace senso dell'umorismo e a una spontanea cantabilità melodica nascondono un impianto estetico di non trascurabile profondità.

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Fonte: Comunicato stampa