I primi quindici anni dell’Istituto superiore di scienze religiose di Padova. Martedì 23 marzo, si celebra on line il dies academicus

L’anniversario. Dal 2006 l’Istituto superiore di scienze religiose della Diocesi di Padova forma insegnanti di religione cattolica e non solo. Nel tempo è diventato un punto di riferimento per tutti i laici che vogliono approfondire la fede. Martedì 23 marzo, il dies academicus.

I primi quindici anni dell’Istituto superiore di scienze religiose di Padova. Martedì 23 marzo, si celebra on line il dies academicus

Quindici anni di impegno, dedizione, rinnovamento e cultura, in un costante spirito di servizio verso la Chiesa e verso la comunità. Il 23 marzo del 2006 la Congregazione per l’educazione cattolica istituiva l’Istituto superiore di scienze religiose di Padova, autonomo dal punto di vista giuridico ma collegato alla Facoltà teologica del Triveneto. Nel quindicesimo anniversario di questa data, il 23 marzo 2021, l’Issr celebra il suo dies academicus per l’anno 2020-2021, e lo farà alle ore 17, in diretta streaming sul suo canale Youtube, con la presenza del vescovo Claudio, moderatore dell’Istituto. «Il dies academicus – racconta il direttore, don Livio Tonello – è un momento celebrativo, di solito nei primi mesi dell’anno, nel quale si consegnano i diplomi e si affronta un tema in particolare. Quest’anno, nel clima della pandemia, abbiamo scelto di sottolineare questa ricorrenza». Un’occasione per fermarsi, guardare al percorso compiuto e ancor di più a quello da intraprendere.

A differenza della Facoltà teologica, incentrata proprio sulla teologia e che conferisce il baccalaureato, la licenza e il dottorato in teologia, l’Istituto superiore di scienze religiose ha tra gli obiettivi primari la formazione di insegnanti di religione cattolica per le scuole e di operatori pastorali impegnati nei ministeri ecclesiali più disparati.

Prima del 2006 esisteva l’Istituto superiore di scienze religiose delle Venezie, poi, ogni Diocesi ha avuto il suo istituto. «Dopo la revisione del Concordato tra Italia e Santa Sede, nel 1984, nel quale si delineavano le linee guida per gli insegnanti di religione – spiega don Livio Tonello – sono stati creati gli Issr per i laici che non avevano accesso agli studi teologici dei seminari. Nel tempo, però, questi istituti sono diventati centro di eccellenza anche per i laici che volevano approfondire la loro fede e consacrati in cerca di formazione più specifica. C’è da dire che negli anni gli Istituti hanno integrato sempre più una prospettiva pedagogica e didattica fortemente finalizzata all’insegnamento della religione, per la quale, dal 2012, è richiesta la laurea magistrale per ogni scuola di ordine e grado».

In questi quindici anni i percorsi si sono evoluti, anche nel rispetto del Processo di Bologna che permette il riconoscimento dei titoli accademici nei vari Paesi dell’Unione Europea e al quale ha aderito anche la Santa Sede. «Sono stati anni di continuo movimento, di ripensamento e di riformulazione dei corsi – racconta don Livio Tonello – per il biennio specialistico, in particolare, abbiamo scelto una prospettiva interculturale improntata nel dialogo interreligioso perché riteniamo possa essere una risorsa preziosa per gli insegnanti di religione, vivendo ormai dentro una società multiculturale e multireligiosa». Negli ultimi anni si è dato spazio anche a una offerta culturale improntata all’arte, nella conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico in chiave formativa.

L’occorrenza del 23 marzo sarà anche l’occasione per salutare due docenti che concludono il loro insegnamento all’interno dell’Istituto, la prof.ssa Emanuela Toffano, pedagogista, da sempre impegnata sul fronte dei diritti dell’infanzia e della valorizzazione del bambino nella didattica e il prof. don Giuseppe Toffanello, presbitero della Diocesi di Padova, esperto di sacramenti, ma soprattutto specializzato nelle religioni orientali e del loro dialogo con la fede cristiana. «Le loro materie, attinenti ai diritti umani e ai valori del dialogo interreligioso – spiega don Livio Tonello – possono e debbono dare anche oggi stimoli preziosi per la nostra società, per i formatori ecclesiali e ancora di più per gli insegnanti di religione, che si trovano ad avere a che fare anche con studenti e ragazzi di altre religioni, tutti chiamati, insieme ai ragazzi cristiani, ad apprendere nell’ambiente scolastico uno stile di vita bello e significativo, improntato nel rispetto verso l’altro».

Anche nella formula della didattica a distanza l’Istituto, in tempo di pandemia, continua a formare operatori di pastorale e insegnanti di religione: «Sul mercato del lavoro non c’è figura forse più richiesta degli insegnanti di religione, tanto che già arriva la richiesta di ammettere all’insegnamento anche gli studenti del biennio che non hanno ancora conseguito il titolo. Abbiamo chiesto agli insegnanti di religione nelle scuole di comunicare questa possibilità, perché non c’è veicolo migliore del dialogo a tu per tu».

Leggere la fede con gli occhi dell'arte

Se lo sbocco primario degli studenti dell’Istituto superiore di scienze religiose di Padova è l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, questo sbocco non è tuttavia l’unico possibile. Dopo la laurea triennale, per il biennio magistrale, è possibile scegliere tra due diversi indirizzi: il pedagogico-didattico, finalizzato all’insegnamento della religione cattolica, e l’artistico-pastorale. «All’interno di questo ultimo indirizzo – spiega il direttore dell’Istituto, don Livio Tonello – ci sono corsi legati all’arte, alla formazione con l’arte, alla catechesi con l’arte, alla relazione tra arte e teologia. Questi corsi hanno avuto finora un discreto riscontro e un notevole successo. Si tratta infatti di una tematica molto allettante e assolutamente preziosa per conoscere un patrimonio culturale che ha un ruolo di primissimo piano per la nostra fede».

Le celebrazioni alla presenza del vescovo Claudio
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A chiudere il Dies Academicus 2021 dell'Istituto superiore di scienze religiose di Padova sarà l'intervento del vescovo Claudio, moderatore dell'istituto. Al cuore gli interventi dei proff. Toffano e Toffanello, che concludono la loro docenza, i quali esprimeranno i valori e le motivazioni che hanno ispirato in questi anni il loro insegnamento

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