In Italia 5.939 minori vittime di reato: oltre un terzo ha subito maltrattamenti in famiglia

Dossier della Campagna Indifesa di Terre des Hommes. Dati in lieve calo (-1%) tra 2018 e 2919 ma in aumento del 41% negli ultimi 10 anni. Crescono quasi tutte le fattispecie di reato: +333% per la pornografia minorile e + 700% per la detenzione di materiale pornografico in 10 anni. Raccolta fondi con il numero solidale 45591

In Italia 5.939 minori vittime di reato: oltre un terzo ha subito maltrattamenti in famiglia

Maltrattamenti in famiglia, violenza, abusi: sono 5.930 i minori vittime di reato in Italia, di cui il 60,5% bambine e ragazze. Il dato del 2019 registra un lieve calo rispetto all’anno precedente (5.990 le vittime, -1%) ma un aumento del 41%  negli ultimi 10 anni (dal 2009 al 2019). Lo rivelano i dati elaborati dal Comando Interforze per il nuovo Dossier della Campagna Indifesa di Terre des Hommes, presentato a Roma. “Il fenomeno della violenza sui bambini rivela tutta la sua drammatica realtà con una crescita in quasi tutte le fattispecie di reato, arrivando a un +333% nel numero delle vittime di pornografia minorile (+26% rispetto al 2018), il 74,5% delle quali bambine e ragazze. – si legge - Ancora più impressionante l’aumento del 700% nel decennio (+11% rispetto al solo 2018) delle vittime del reato di detenzione di materiale pornografico, per l’84% bambine e ragazze”.

Più di un terzo delle vittime ha subito maltrattamenti in famiglia. E’ il reato che registra maggiori vittime tra i bambini e i numeri continuano a crescere: +7% rispetto al 2018 e +105% rispetto al 2009. Delle 2.101 vittime, il 54% è di sesso femminile. “Le storie solo nei casi più eclatanti arrivano sui nostri media – commentano gli osservatori - e, cosa ancora più triste, di cui pochissimo sembra interessare alla politica italiana, se non quando risulti utile cavalcare demagogicamente qualche caso isolato”. “I casi raccolti - si legge - non sono che una piccola parte di quelli che si consumano, nel silenzio e nell’invisibilità, tra mura che dovrebbero proteggere e non incombere minacciose come quelle di una prigione. Non ci resta che auspicare che questi dati suonino, una volta per tutte, come un campanello d’allarme e che finalmente la questione infanzia diventi davvero centrale per questo paese, partendo dal sostegno alla genitorialità e dall’investimento nell’istruzione e nella protezione”. Ancora. L’abuso di mezzi di correzione o disciplina segna un +16% nel confronto con l’anno precedente e +137% nel decennio. Tra i reati attinenti alla sfera sessuale, quella dove la percentuale delle vittime tra le bambine e le ragazze può superare l’80%, crescono la violenza sessuale aggravata (+5% rispetto il 2018, +34% sul 2009), la corruzione di minorenne (+24% sul 2018, +56% sul 2009), gli atti sessuali con minorenne (rispettivamente +6% e +19%). Cala invece la prostituzione minorile (-19% rispetto al 2018, -34% sui 10 anni).

La regione che ha registrato il maggior numero di reati contro i minori è stata la Lombardia, con 1.015 vittime. Seguono Sicilia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Campania. L’incremento più significativo è stato registrato nella Basilicata (+83%), che è passato da 30 vittime nel 2018 a 55 vittime nel 2019. Altri incrementi a due cifre per Trentino (+36%), Umbria (+22%), Friuli (+16%) e Sardegna (+13%). 

La Valle d’Aosta segna il maggiore calo nel numero di vittime minori di reato con un -63% rispetto al 2018, seguita da Calabria (-17%), Molise (-14%) e Piemonte (-12%).

Per quanto riguarda il reato di omicidio volontario, a detenere il triste primato nel 2019 è stata la regione Campania, che ha registrato 5 vittime, 2 delle quali erano bambine. Il reato di maltrattamento in famiglia miete più vittime in Lombardia (327 vittime, -9% rispetto al 2018), seguita da Sicilia (253), Emilia Romagna (252), Lazio (182) e Piemonte (151). Il Veneto è invece la regione dove nel 2019 si è registrato il maggior numero di vittime di prostituzione minorile (12, in maggioranza maschi), seguita da Lombardia (8, per il 75% femmine), Sicilia (6) e Piemonte (5 casi). Anche per i reati di violenza sessuale e violenza sessuale aggravata, la Lombardia ha registrato nel 2019 un drammatico record, rispettivamente con 153 e 73 vittime, seguita, per i reati di violenza sessuale, da Lazio (72) Emilia Romagna (55 vittime), Toscana e Veneto (entrambi con 44 vittime).

L’Italia deve ancora investire molto e su fronti diversi per potersi avvicinare a quel 5° Obiettivo di sviluppo sostenibile che, oggi, per il nostro Paese sembra ancora piuttosto lontano. - commenta Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Progetti Italia di Terre des Hommes - Noi intendiamo contribuire a questa delicata sfida sostenendo le istituzioni con dati sempre aggiornati e progetti che concorrano ad offrire alle ragazze pari opportunità nella scelta e costruzione di un futuro che sia davvero libero e scevro da ogni costrizione”. “Il Servizio Analisi Criminale è un ufficio interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che segue con particolare attenzione il tema dei reati contro i minori", spiega Stefano Delfini, Direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

"Durante il periodo del lockdown abbiamo registrato una sensibile diminuzione di quasi tutti i reati commessi in danno di minori, con l’eccezione del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e di quelli online (come la pornografia minorile), che si sono ridotti in misura inferiore"E' la "testimonianza di come il lockdown abbia inciso su situazioni di disagio esistenti all’interno delle mura domestiche. - prosegue - Tra tanti dati non sempre confortanti, voglio ricordarne uno positivo: i giovani tra i 18 e i 24 anni risultano commettere meno reati in danno di minori. Come Forze di Polizia ci stiamo impegnando molto per contrastare questo fenomeno e far emergere il c.d. “numero oscuro”. Lo stiamo facendo anche investendo nella formazione del personale, nell'istituzione di strutture specializzate ed implementando il nostro patrimonio informativo. Proprio per condividere il nostro patrimonio conoscitivo è per noi molto importante essere qui oggi insieme ad una delle più autorevoli organizzazioni mondiali del settore come Terre des Hommes”.

"È questo il tempo di scelte coraggiose perché le bambine e le ragazze possano crescere e costruire un futuro all'altezza dei loro sogni"

E' l'invito della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti che ha ringraziato Terre des Hommes per il suo "prezioso report che anche quest'anno ci offre una lettura puntuale di quanto accade nel nostro Paese". Investiamo - dice - nell'educazione, nell'autonomia dei giovani e delle donne: sappiamo che è la strada da percorrere tutti insieme, l'abbiamo intrapresa come Paese perché ci siano pari opportunità per ciascuna e ciascuno".

La raccolta fondi

Grazie al numero solidale 45591, attivo fino al 18 ottobre 2020, si potranno sostenere due importanti progetti avviati in Italia da Terre des Hommes. Consultami – Spazio indifesa: spazio di ascolto e sostegno a ragazze e donne vittime di violenza fisica, psicologica o economica situato a Parma. Network indifesa - Empowerment Ragazze, per la realizzazione di percorso di empowerment femminile e generazionale rivolto a 200 ragazze dai 14 ai 19 anni in tutta Italia attraverso webinar condotti da un dream team di esperte, role models e professioniste.
Il valore della donazione tramite numero solidale 45591 sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 e 10 euro chiamando da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e di 5 euro chiamando da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)