Incendio nel campo dei migranti: "Omar è morto, basta ghetti"

Nella campo di Campobello di Mazara in provincia di Trapani, ha perso la vita un giovane uomo. In molti hanno perso tutto. Lanciata una campagna di aiuto. "Dalla morte di Ousman del 2013 alla morte di Omar, la storia purtroppo si ripete"

Incendio nel campo dei migranti: "Omar è morto, basta ghetti"

Omar, giovanissimo bracciante senegalese, è stato trovato morto dai vigili del fuoco. Il decesso è avvenuto a causa dello scoppio di un incendio, nella tarda serata di ieri, dentro il campo allestito con materiali di fortuna nella ex Calcestruzzi, un sito in stato di abbandono tra Campobello di Mazara e Castelvetrano, in provincia di Trapani. I braccianti del campo, più volte nel tempo, avevano chiesto alle istituzioni di avere condizioni di vita dignitose. In seguito al rogo molti di loro hanno perso tutto ciò che avevano. Questa mattina hanno attivato un blocco stradale di 2 ore, si sono mossi in corteo dalla ex Calcestruzzi al sito di Fontane d'Oro per rivendicare i loro diritti.

"Dalla morte di Ousman del 2013 alla morte di Omar, oggi la storia purtroppo si è ripetuta - dice con grande amarezza e rabbia Martina Lo Cascio, referente di Contadinazioni, nodo locale di Fuori Mercato -. Da anni lavoriamo con loro per il riconoscimento dei loro diritti. I braccianti si sentono oggi impotenti ma anche molto arrabbiati per una tragedia che, anche questa volta, si sarebbe potuta, forse, evitare, se avessero avuto un maggiore rifornimento di acqua e se non ci fossero state montagne di rifiuti. I braccianti chiedono adesso di essere trasferiti tutti insieme nell'area di Fontane d'oro senza distinzioni di sorta tra regolari e irregolari. Chiediamo a tutte le autorità competenti una forte assunzione di responsabilità. Considerato che, da molti anni, portano avanti l'economia del territorio, è arrivato il momento di dare loro delle risposte concrete e significative".

Per discutere sull'accaduto, è stata convocata una riunione in prefettura con i sindaci di Campobello e Castelvetrano e altre autorità.

"Omar è morto, basta ghetti, basta sfruttamento - incalzato ancora Contadinazioni in una nota -. Non ci sono parole che possono esprimere la rabbia e il dolore per quanto successo stanotte. È morto bruciato vivo mentre dormiva nella sua baracca Omar, un ragazzo di circa trent’anni. Questo è un morto ammazzato dall’incuria e dallo sfruttamento. Domenica durante la festa di Magal, avevamo chiesto, ancora una volta insieme ai braccianti organizzati nella Casa del mutuo soccorso, un maggiore rifornimento di acqua, la rimozione immediata dell’immondizia, il lavoro giusto e l'accesso alle case! Le fiamme hanno iniziato a divampare prima della mezzanotte, i soccorsi hanno tardato ad arrivare e non c’era acqua sufficiente per domare o arrestare il fuoco. Tutti hanno perso i loro risparmi, i loro documenti, i loro vestiti in alcuni casi la pazienza. Molti sono scappati, molti non andranno a lavorare, molti comunque sono già andati, in ogni caso il paese oggi si accorgerà di quanto siano fondamentali queste persone per l’economia locale".

Domenica scorsa, infatti, tutti i braccianti, impegnati nella raccolta stagionale delle olive, in occasione della festa religiosa di Magal, dopo l'incontro dentro il campo con il sindaco di Campobello di Mazara, avevano inviato una lettera in cui venivano specificate le condizioni di invivibilità del campo che è sprovvisto di servizi igienici, luce, acqua e corrente elettrica. "Siamo costretti a vivere qua e vogliamo viverci meglio, ringraziamo per l’acqua che deve essere portata ogni giorno durante la raccolta delle olive -  avevano detto al sindaco di Campobello domenica scorsa -, vogliamo tolta l’immondizia perché non possiamo respirare, vogliamo un salario giusto o ce ne andiamo a casa!”

Purtroppo non è la prima tragedia perché, già  nell'ottobre del 2013 a perdere la vita fu Ousman, un ragazzo senegalese ustionato gravemente nel ghetto di Erbe Bianche a causa del suo fornelletto da campo che  aveva preso fuoco. Stanotte, durante l'incendio la maggior parte dei migranti è riuscita a salvarsi, scappando in tempo prima che le fiamme avvolgessero l'intero campo, riversandosi nelle strade, dove hanno trascorso la notte. Il fuoco ha purtroppo distrutto tende, alloggi di fortuna e baracche. Per spegnerlo sono dovute intervenire diverse squadre.

"Lanciamo intanto una raccolta immediata di beni di prima necessità, sacchi a pelo, vestiti a Fontane D’oro a Campobello di Mazara - scrive Contadinazioni -. Chiediamo un sostegno economico per sostenere le spese di emergenza per chi ha perso tutto. Chiediamo l’impegno immediato della prefettura per permettere l’accesso alle case! Mai più ghetti- Vogliamo le case. Mai più sfruttamento- Vogliamo un lavoro giusto".
Donazione diretta: Fuorimercato Iban: IT79D 0838633 910000000470387 - Banca credito cooperativo di Binasco, filiale di Trezzano s/N - Causale: SOS BRACCIANTI DI CAMPOBELLO DI MAZARA

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)