L’altro Veneto è nascosto sotto i nostri piedi

Dai Pfas agli sversamenti sotto la Valdastico sud, dai nuovi sospetti sull’inquinamento della falda di Dueville al sequestro di un’area industriale contaminata a Montecchio. Quante bombe nascoste?

L’altro Veneto è nascosto sotto i nostri piedi

Quanto mi piacerebbe potervi parlare di alberi in fiore, nuvole bianche in cielo, profumi nell’aria, piatti con le erbette, rondini e uccelli migratori. Invece la realtà costringe a fare i conti con la cronaca di un trentennio di soprusi e violazioni, che stanno disvelando un’inquietante realtà, simile alla “Terra dei fuochi” campana.

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È ancora il Vicentino a essere al centro di una serie di scoperte e sequestri, che mostrano come per decenni, lontani da occhi indiscreti sotto copertura politica, si è scelto di mettere “la polvere sotto il tappeto”. Cioè interrare sostanze industriali altamente problematiche: cromo, piombo, mercurio, eternit e tutta l’infinita gamma di prodotti chimici che minacciano la salute umana.

Scopriamo quindi che esiste un altro Veneto sotto i nostri piedi, che nasconde ciò che siamo stati. Oggi ad allarmarsi sono anche le provincie limitrofe, quella padovana e quella veronese, che risentono del fenomeno naturale dei vasi comunicanti anche in termini d’inquinamento. È di una settimana fa il sequestro di un’area industriale contaminata a Montecchio Precalcino.

Rifiuti “speciali” anche sotto l’oasi naturalistica di Casale. Da un pentito di mafia, poi, giungono notizie di sversamenti anche a Torri di Quartesolo. A preoccupare Padova, vi è la fondata notizia di una storica azienda sospettata di inquinare da anni a ridosso delle risorgive di Novoledo-Dueville che approvvigionano d’acqua Padova e Vicenza.

Io stesso nei giorni scorsi sono stato ascoltato come teste dal tribunale di Vicenza, dove tra mille cavilli è in corso il processo sugli sversamenti sotto la nuova Valdastico Sud, altra autentica “bomba ecologica”. Per effetto dei “vasi comunicanti”, quindi, i veneti tutti stanno dormendo con “una bomba” sotto il proprio cuscino. Ma è lo stesso primavera!

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