“L'azzardo non è un gioco”, online le videotestimonianze di commercianti slot free

A Bologna, una serie di video racconti mettono al centro le storie degli esercenti che hanno scelto di dismettere o non installare le slot machine nel proprio locale. Di Girolamo: “Vogliamo far emergere le numerose esperienze positive sul territorio e perseguire l’opera di sensibilizzazione e prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo patologico”

“L'azzardo non è un gioco”, online le videotestimonianze di commercianti slot free

Abbiamo deciso che le slot qui dentro non ci metteranno più piede, almeno finché ci saremo noi, per il semplice motivo che l’azzardo è una delle più brutte malattie che ci possono essere, peggio della droga”. Stefano, proprietario dello Zanzibar caffè di Bologna, non ha dubbi: dal 2011 gestisce il locale insieme a sua moglie Daniela, e da allora le slot machine sono state sostituite da due librerie per lo scambio di libri. È lui uno dei protagonisti dei video racconti realizzati all’interno del progetto L’azzardo non è un gioco. Liberi di uscirne, che mettono al centro le storie e le esperienze degli esercenti di Bologna che hanno scelto di dismettere o non installare le slot nel loro locale, compiendo con questo gesto una scelta etica e a beneficio dell’intera comunità.

“Abbiamo cominciato quasi per gioco, con libri personali, ma poi lo scambio di libri ha preso piede – racconta Stefano nel video realizzato per la campagna –. Cerchiamo di invogliare la gente a non rovinarsi con il gioco, ma passare il tempo in maniera diversa: venire al bar dev’essere un passatempo, la passione del caffè, un panino al volo. I clienti che erano giocatori li abbiamo persi, mentre abbiamo rafforzato la clientela attratta dalla lettura. Così si è creato un ambiente più tranquillo, salutare, perché il giocatore quando perde a volte beve o diventa violento con le persone che gli sono intorno”.

L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione, promossa dal Comune di Bologna, è di far emergere le esperienze positive che esistono sul territorio, valorizzando le storie personali di ognuno e promuovendo le buone prassi, affinché possano diventare un esempio e un punto di riferimento per altri commercianti e cittadini.

“Attraverso la realizzazione di questi video abbiamo voluto, da una parte, far emergere le numerose esperienze positive di chi ha scelto di non introdurre le slot nei propri esercizi – afferma Giulia Di Girolamo, consigliera di fiducia del Sindaco Virginio Merola per la Legalità –. Dall’altra, attraverso queste storie, vogliamo perseguire quell’opera di sensibilizzazione e prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo patologico che, come Comune, portiamo avanti su diverse direttrici e che riteniamo fondamentale per contrastare e monitorare questo fenomeno”.

I video verranno pubblicati sul sito dell’Osservatorio permanente per la legalità e il contrasto alla criminalità organizzata del Comune di Bologna, in vista dell'incontro che si svolgerà il 9 ottobre nel quartiere San Donato-San Vitale, dove due gestori di esercizi slot free racconteranno la propria esperienza. “La sera vado a letto più sereno, più tranquillo – conclude Stefano da dietro al bancone del bar –. Almeno sono sicuro che quello che abbiamo ce lo siamo guadagnato con il nostro sudore, non che abbiamo rubato soldi alle persone attraverso le slot machines”.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)