La scienza del buon dormire. La correlazione tra intestino e sonno

La regolazione del sonno sarebbe controllata in parte da una piccola molecola che viene prodotta proprio nell'intestino.

La scienza del buon dormire. La correlazione tra intestino e sonno

Ne siamo tutti tristemente consapevoli: se l’intestino si mette a fare “le bizze”, soprattutto di sera, difficilmente avremo un sonno tranquillo! Dunque, meglio cene leggere e riposo garantito. Ma a quanto pare, l’incidenza dell’intestino sul nostro dormire non si limita soltanto a questo genere di “turbamenti”, bensì si estende a livelli molto più radicali. Secondo quanto scoperto da un recente studio (pubblicato su “Nature Communications”), infatti, la regolazione del sonno sarebbe controllata in parte da una piccola molecola, quasi sconosciuta fino a pochi anni fa, che viene prodotta proprio nell’intestino. La ricerca, realizzata da Yi Rao e alcuni suoi colleghi, della Peking University di Pechino (Cina), è stata condotta sul comune moscerino della frutta (Drosophila melanogaster), un modello molto usato per comprendere alcuni meccanismi genetici e fisiologici fondamentali come il sonno. La molecola individuata dai ricercatori è in realtà un amminoacido (vale a dire, uno dei mattoni elementari che costituiscono la catena lineare delle proteine), denominato “D-serina”. Fino poco tempo, gli studiosi erano convinti che la D-serina esistesse solo nei batteri, ma poi altre ricerche hanno dimostrato che questo amminoacido viene prodotto naturalmente anche nell’organismo degli esseri umani.

Tornando alla recente ricerca, i suoi autori hanno scoperto che alcuni moscerini, il cui tempo di sonno notturno appariva notevolmente ridotto ed accompagnato da un’alterazione dello stato di allerta ed eccitazione diurno, erano in realtà portatori di mutazioni genetiche a carico di cinque geni: due che codificano per enzimi coinvolti nella sintesi della D-serina, due nella sua degradazione e uno nella sintesi del recettore per questo amminoacido. In particolare, l’attenzione di Yi Rao e del suo team si è concentrata sull’enzima chiamato “serina racemasi”, presente sia nel sistema nervoso che nell’intestino. Ebbene, con sorpresa dei ricercatori, ad influenzare il sonno è risultato proprio l’enzima dell’intestino. Tale scoperta potrebbe avere implicazioni importanti anche per gli animali superiori, dal momento che la D-serina è un amminoacido che si è conservato nel corso dell’evoluzione, divenendo costantemente presente anche nei mammiferi.

Dunque, se ulteriori studi confermeranno questa scoperta, si avrà la riprova della correlazione tra disturbi del sonno e patologie gastrointestinali e metaboliche negli esseri umani e negli animali. Del resto, già da qualche tempo gli studiosi avevano verificato che il microbioma intestinale (l’insieme dei batteri e dei lieviti che vivono nell’intestino) influenza la regolazione di comportamenti come la locomozione e alcuni stati emotivi come l’ansia.

La ricerca di Yi Rao e colleghi mette quindi in evidenza – per la prima volta – come l’espressione di un gene nell’intestino sia in grado di regolare il sonno; ma per comprendere in modo più preciso i meccanismi che regolano questa correlazione certamente saranno necessari ulteriori approfondimenti, soprattutto per verificare se altre tipologie di cellule (ad es. la glia del sistema nervoso centrale) o altre funzioni neurofisiologiche sono implicate in tale processo.

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Fonte: Sir