La vita accanto a una macchia sul viso. Il nuovo film di Marco Tullio Giordana dal romanzo di Mariapia Veladiano
Dal romanzo di Mariapia Veladiano in anteprima il 12 agosto il nuovo film di Marco Tullio Giordana
Chi fosse passato per Vicenza la scorsa estate avrà probabilmente visto del trambusto in città, durato qualche settimana. Il capoluogo berico è stato infatti il set del film La vita accanto di Marco Tullio Giordana che uscirà in anteprima il 12 agosto alla 77a edizione del Locarno Film Festival. Una “gestazione” dunque lunga – come spesso accade per lungometraggi impegnativi che richiedono mesi di post produzione – ma l’attesa sarà certamente premiata, visto che ci sono tutti i presupposti per una pellicola d’eccellenza. Il film racconta la storia di una famiglia benestante vicentina che, a causa della nascita di una figlia con una vistosa macchia rossa sul viso, inizia a veder crollare le proprie certezze ed i propri segreti. A cavallo tra gli anni ’80 del ‘900 e i 2000, Maria (Valentina Bellè) e suo marito Osvaldo (Paolo Pierobon) diventano genitori di Rebecca (Beatrice Barison). Di fronte all’impossibilità di rimuovere il difetto fisico della bambina, Maria arriva a rifiutare il suo ruolo di madre, mentre la zia Erminia (Sonia Bergamasco), sorella di Osvaldo, si prende cura di Rebecca, insegnandole a suonare il pianoforte. La musica diventa quindi occasione di riscatto e sarà per lei il modo per affermarsi malgrado il difetto fisico che la affligge. Il lungo, prodotto da Kavac Film, “parla” veneto sotto vari aspetti. Anzitutto per le location del vicentino, ma non solo. Da anni la Film Commission Veneto finanzia produzioni girate in tutto o in parte nel nostro territorio ed anche questo film ha goduto di alcuni contributi, sempre più importanti in tempi di ristrettezze nel mondo del cinema. Lo scopo del finanziamento da un lato è generare lavoro per le maestranze, i fornitori, gli alberghi, ma dall’altro far conoscere al grande pubblico le bellezze venete, auspicando un ritorno in ambito turistico. Anche il cast è composto da diversi attori veneti: Beatrice Barison è un’eccellente pianista padovana, alla sua prima esperienza davanti alla macchina da presa; Paolo Pierobon è originario di Castelfranco Veneto e vanta una lunghissima carriera nel cinema e nella televisione; ancora, tra le attrici figura la trevigiana Michela Cescon che ha già collaborato con Marco Tullio Giordana in Romanzo di una strage; infine vedremo anche la giovane veronese Valentina Bellè che nel suo curriculum annovera una ventina di ruoli in film per la tv e il cinema. Ma all’origine di tutto c’è un’altra veneta doc: è Mariapia Veladiano, originaria di Vicenza, che ha pubblicato La vita accanto per Einaudi nel 2011. Come spesso accade, ci sono voluti diversi anni per arrivare alla trasposizione cinematografica – considerando anche gli adattamenti ed alcuni cambiamenti rispetto al romanzo – ma dal 22 agosto il film sarà su tutti gli schermi. «Entriamo in un territorio molto personale» ha commentato il regista Tullio Giordana in una recente intervista a Repubblica. «Io ho avuto una sorella che è mancata quando era molto giovane, 22 anni, non aveva un angioma, però aveva dei problemi. Io so, in famiglia, che cosa vuol dire il silenzio, la deformità, la vergogna di essere tenuti a parte. Io ho visto cos’è, come faceva soffrire, oltre che lei, anche noi altri fratelli. Questo mi sembra il tema». Un film che, dunque, racconterà per immagini il nostro territorio, ma allo stesso tempo farà riflettere su noi stessi e sulle piccole e grandi insicurezze di ciascuno.
Un regista vincitore di due David di Donatello
Marco Tullio Giordana è nato a Milano 73 anni fa. Nella sua lunga carriera ha diretto film per il cinema, la tv e ha scritto numerose sceneggiature. Tra i premi vinti due David di Donatello: nel 2001 per I cento passi (sceneggiatura) nel 2003 per La miglior gioventù (regia). La sceneggiatura de La vita accanto è stata scritta assieme a Marco Bellocchio e Gloria Malatesta.
Premio Calvino per il romanzo da cui è tratto il film
Mariapia Veladiano originaria di Vicenza, da sempre coltiva la passione per la filosofia, le lettere e la scrittura. È una firma di punta di diversi giornali locali e nazionali, è stata docente di lettere e preside. Il suo romanzo d’esordio è proprio La vita accanto (Premio Italo Calvino nel 2010 e secondo al Premio Strega nel 2011). Il suo ultimo libro è Parole per giorni di pace del 2023, edito da Messaggero.
Andrea Benato