Madonna Incoronata. Estate alla grande: domenica 8 settembre messa solenne e pranzo comunitario

Ancora un fine settimana di festa per la parrocchia che si ritrova dopo un tempo estivo dedicato a grest, camposcuola per elementari e medie a Vigo e campo di lavoro per i giovanissimi a Palermo.

Madonna Incoronata. Estate alla grande: domenica 8 settembre messa solenne e pranzo comunitario

Già di prima mattina era tutta una frenesia di banchi frigo da spostare, di piatti e pentole ancora da lavare, di verdure da grigliare. Alla Madonna Incoronata, il giorno prima dell’apertura della festa, che prosegue adesso per un altro weekend fino a domenica 8, si avvertiva nell’aria la fibrillazione del debutto che, come in ogni occasione, è anticipato da mille cose da organizzare ancora e mettere in ordine. Eppure quest’aria di condivisione, festa e sorrisi, a volte tirati per la stanchezza e la tensione che tutto vada per il verso giusto (anche con il meteo), fa percepire senza dubbio l’impegno e la dedizione dei volontari che spesso rinunciano a parte delle ferie per mettersi a servizio della propria comunità parrocchiale.

In questo secondo fine settimana il programma prosegue con la possibilità di visitare la mostra collettiva di pittura che mette insieme una dozzina circa di artisti locali e che è allestita in sala Papa Giovanni XXIII, la pesca di beneficenza, il mercatino dei libri e dei dvd usati e gli stand di scout e Usmi basket che illustrano le loro attività, dando la possibilità di giocare insieme. Dalle 20.15 gli animatori fanno ballare i più piccoli con la baby dance, segue la musica con la scuola di ballo Media Luz (venerdì 6), l’esibizione di balli swing (sabato 7) e il tributo ai Queen (domenica 8).

Sotto il tendone dalle 19, venerdì si mangia il pesce fritto e il baccalà, mentre sabato e domenica il menù torna tradizionale con carne alla griglia (ottima la tagliata di manzo), primi con ragù tradizionale o d’anatra e deliziosi dolci. Il chiosco dei panini riserva una sopresa con birre artigianali tutte da provare. 

L’estate eccezionale 
La festa dell’Incoronata è arrivata a concludere come sempre un’estate piena, intensa, tra grest, campiscuola a Vigo di Cadore per elementari e medie e a Palermo per i giovanissimi.
Estate tempo eccezionale è proprio il caso di dirlo per la Madonna Incoronata: 270 bambini e ragazzi dalla prima elementare fino alla terza media hanno frequentato le due settimane di grest a ridosso della conclusione della scuola. Ad accompagnarli dentro all’avventuroso mondo gallico di Asterix e Obelix è stata un’ottantina di animatori coordinati da un’équipe di giovani e adulti che li hanno prima guidati nella formazione e che si sono occupati anche della cucina per la somministrazione dei pasti forniti da una ditta di catering. E non è mancata la generosità di numerose mamme che hanno gestito la preparazione dei panini per le merende, arrivando in parrocchia di buon mattino prima del lavoro.

«Tutto è andato bene ‒ racconta don Carlo Cavallin ‒ I bambini e i ragazzi hanno trascorso due settimane toste a partire dalle 8 del mattino per poi proseguire fino al tardo pomeriggio, sopportando il caldo torrido di quei giorni. Gli animatori si sono rivelati seri nell’impegno, molto motivati anche grazie alla formazione a cui hanno partecipato nei mesi precedenti, con il Grestyle e le due serate organizzate in parrocchia grazie anche con contributi esterni». 
Il camposcuola nel corso della prima settimana di luglio è stata un’occasione importante per cementare lo spirito di comunità che l’iniziazione cristiana e tutte le attività parrocchiali contribuiscono a creare lungo l’anno pastorale. Oltre novanta ragazzi hanno approfondito il valore dell’amicizia e delle relazioni e, per i ragazzi di seconda e terza media, il campo è stata un’esperienza unica con la due giorni in tenda lontano dalle comodità della casa di Vigo. 

«Di sicuro abbiamo gettato più di un seme – prosegue Andrea Lovisetto, che da adulto ha seguito l’équipe animatori sia del grest che del camposcuola – Confrontarsi con se stessi, vivere a stretto contatto con gli altri non è facile per nessuno». La sorpresa più grande l’hanno però riservata i ragazzi di seconda e terza media: su sei giorni di campo ne hanno trascorsi ben tre all’aperto, due con il bivacco montato nel bosco raggiunto a piedi e lontano dalla casa di Vigo e un’altra giornata di escursione con tutti gli altri. «Si sono montati le tende – continua Lovisetto – hanno fatto legna, hanno preparato pranzo e cena davanti al fuoco, con la pioggia a complicare tutto. Dopo l’iniziale smarrimento si sono dimostrati capaci di adattarsi alla nuova libertà in mezzo al bosco. Ed è stato molto più facile poi ritornare alla casa di Vigo, dove tutto sembrava più semplice da gestire».

Domenica messa solenne e pranzo comunitario

Domenica 8 l’Incoronata si dà appuntamento fin dalla mattina con la messa solenne delle 10 celebrata per la comunità che riprende le attività dopo la pausa estiva. Segue il pranzo per tutti sotto il tendone dalle 12.30.

A Palermo Il campo di lavoro per i giovanissimi della parrocchia con Libera nel quartiere Ballarò ha reso più consapevoli dell’illegalità e dell’ingiustizia

La ciliegina sulla torta di quest’estate 2019, così emozionante per tutti, dal parroco fino ai ragazzi passando per gli animatori, è stato il campo di lavoro con l’associazione Libera nel quartiere multiculturale Ballarò di Palermo e in continuità con la Giornata nazionale per la legalità che si è svolta a Padova in primavera insieme a don Luigi Ciotti. La settimana al centro Santa Chiara non verrà dimenticata tanto facilmente: «La mattina i ragazzi erano coinvolti in varie attività di volontariato ‒ racconta don Cavallin ‒ Dalla tinteggiatura delle aule, dove durante l’anno vengono ospitati i doposcuola per i figli degli immigrati, allo smistamento dei vestiti donati alla Caritas; dal servizio di animazione per i figli delle donne straniere che lavorano alla sistemazione di un giardino pubblico perché non sia più luogo di degrado e criminalità. Il pomeriggio poi abbiamo accolto le testimonianze molto forti di vittime innocenti della mafia e di immigrati che, nonostante tutto, sono riusciti a ricostruirsi una vita».

«All’esperienza di questo campo attingeremo a lungo – continua Bianca Carraro dell’équipe animatori – Gli incontri vissuti e le realtà conosciute sedimenteranno i nostri pensieri e si trasformeranno in nuove sensibilità e consapevolezze. Sono certa che si sta già attivando un circolo virtuoso, perché ogni ragazzo, una volta tornato a casa, sta raccontando ad amici e familiari ciò che ha vissuto, diffondendo un messaggio di impegno, responsabilità e cittadinanza attiva».

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